Cannes 78, tutti gli occhi per Tom Cruise e "Mission: Impossible - Final Reckoning"

Tom Cruise è tornato sul luogo del delitto. Tre anni dopo aver portato al Festival di Cannes "Top Gun: Maverick" la stella di Hollywood è tornata sulla Criosette con "Mission: Impossible - Final Reckoning", quello che potrebbe essere l'ultimo capitolo della saga di azione campione di incassi. Alla domanda se "Final Reckoning" rappresenti per lui l'ultimo saluto, ha esitato, definendolo "il culmine di tre decenni di lavoro". "Preferirei che la gente lo vedesse e se lo godesse", ha detto Cruise.

Cruise ha detto di apprezzare molto il lavoro di stuntman in "Mission: Impossible" con Christopher McQuarrie. "Non mi dispiace incontrare l'ignoto. Mi piace la sensazione - ha spiegato -. È semplicemente un'emozione per me. È qualcosa che non mi paralizza". Cruise, McQuarrie e la Paramount Pictures, che distribuirà 'Final Reckoning' nei cinema nordamericani il 23 maggio, sperano che l'ottavo capitolo di "Mission: Impossible" riporti la saga ai vertici del botteghino. Il loro film precedente, "Mission: Impossible - Dead Reckoning Part One", è stato considerato una delusione al botteghino, sebbene abbia incassato 571,1 milioni di dollari in tutto il mondo. Tuttavia, con budget di produzione prossimi ai 300 milioni di dollari per questi film, molto dipende da "Final Reckoning".

Cruise ha viaggiato in tutto il mondo, con tappe in Giappone, Corea del Sud e Inghilterra in vista di Cannes, per suscitare entusiasmo. Cruise e McQuarrie, come avevano fatto in occasione dell'uscita di 'Top Gun: Maverick' (di cui McQuarrie è co-sceneggiatore e produttore), si sono trasformati in appassionati promotori dell'esperienza sul grande schermo. Mercoledì McQuarrie ha ammesso: "Sono preoccupato per il destino e la sopravvivenza del cinema". "Lo streaming rischia di portare l'industria all'estinzione", ha affermato McQuarrie. "Il vantaggio che ha un regista quando entra in questo mondo è che non ha la pressione di un weekend di apertura", ha aggiunto.