Oltre 360mila persone in Italia convivono con sordocecità e pluridisabilità psicosensoriale
© Lega del Filo d'Oro
In Italia ci sono oltre 360mila persone che convivono con sordocecità e pluridisabilità psicosensoriale, spesso accompagnate da limitazioni motorie. Una condizione che isola, che rende complesse anche le azioni più semplici, ma che può e deve essere affrontata con strumenti concreti, visione inclusiva e volontà politica. In occasione della Giornata Internazionale della Sordocecità, che si celebra il 27 giugno, la Lega del Filo d’Oro, da oltre sessant’anni punto di riferimento nazionale per chi non vede e non sente, rilancia l’importanza di un impegno collettivo per non lasciare nessuno indietro.
“Questa giornata è l’occasione per ribadire che nessuno deve restare invisibile – spiega Rossano Bartoli, Presidente della Fondazione –. Il nostro impegno è costruire una società in cui le persone sordocieche siano riconosciute, ascoltate e messe in condizione di vivere con dignità e autonomia. Abbiamo fatto molto, ma resta ancora tanta strada da percorrere”.
Secondo una recente indagine AstraRicerche, condotta su un campione rappresentativo di italiani, la conoscenza della sordocecità è ancora parziale: sebbene il 70% sappia che può essere congenita, molti ignorano che si possa acquisire nel corso della vita. Significativo anche il fatto che un quinto degli intervistati la consideri erroneamente una condizione rarissima e che una parte considerevole creda che chi nasce sordocieco non abbia alcun modo per comunicare con il mondo. Eppure, accanto a questi dati emerge un segnale positivo: cresce la sensibilità verso chi vive con disabilità complesse. Dal 2016 al 2025, il numero di chi sostiene Enti dedicati all’assistenza di persone con disabilità motorie, cognitive e sensoriali è quasi raddoppiato.
Per dare risposta concreta alle esigenze delle persone sordocieche, la Lega del Filo d’Oro ha presentato alla Camera dei Deputati nel 2024 il Manifesto delle Persone Sordocieche, un documento in dieci punti che richiama le istituzioni a un maggiore impegno: accesso a cure, educazione, interpreti di Lingua dei Segni (anche Tattile), mobilità autonoma, luoghi di cultura e sport accessibili, fino al diritto a una vita indipendente. Non sono solo rivendicazioni: sono diritti fondamentali, troppo spesso disattesi.
La Lega del Filo d’Oro, presente in 11 regioni italiane con oltre 1.200 utenti seguiti ogni anno, è anche in prima linea per promuovere una piena attuazione della Legge n. 107/2010, che riconosce la sordocecità come disabilità unica e specifica. Un passo fondamentale è stato compiuto con l’approvazione dal Consiglio dei Ministri, nel 2024, del disegno di legge, che si auspica possa essere ratificato in Parlamento, che estende tale riconoscimento a tutte le persone con compromissioni combinate di vista e udito, indipendentemente dall’età. Una svolta attesa da anni, che potrebbe finalmente aprire la strada a una presa in carico sociosanitaria adeguata, all’inclusione scolastica e lavorativa, e a una reale autodeterminazione delle persone sordocieche.