Billie Eilish a Bologna, un concerto tra brividi, luci e poesia: "Ci sarò sempre per voi"

Sei anni di attesa ripagati da un'ora e mezza di emozioni sonore e visive, indimenticabili. Una gioia per gli occhi e per il cuore il concerto di Billie Eilish, nell'unica tappa italiana del suo "Hit Me Hard and Soft Tour”, sulla scia dell’omonimo terzo album uscito nel 2024. 15mila i fortunati fan che sono riusciti ad accaparrarsi un biglietto, per questo evento sold out in appena 3 minuti. La 23enne cantautrice californiana non li ha delusi.

Dal palco a 360 gradi montato al centro dell'Unipol Arena chiunque può godersi lo show a prescindere da dove è seduto. Il suo ingresso su questa originalissima scena lo fa in ginocchio su una pedana dentro a un cubo che illuminandosi si solleva pian piano da terra. Lo spettacolo inizia sulle note di "Chihiro", uno dei singoli dell’ultimo lavoro. Billie non si risparmia: corre, cammina, salta, si sdraia, balla, suona chitarra e tastiere, si siede a gambe incrociate, gioca con lo spazio attraverso una micro camera che riprende da prospettive inconsuete quello che succede durante il live: dai primi piani dei musicisti posizionati un gradino sotto il palco, ai volti dei tecnici nascosti dall'imponente scenografia. 22 brani cantati e vissuti quasi senza pause, tranne quando chiede il silenzio per cantare sulla sua voce in loop "When the Party’s Over". Il pubblico dei suoi seguaci, che studia ogni sua mossa, lo sa ed esegue. E poi la sorprende due volte: prima di “Wildflower” le mostrano dei cartelli bianchi con le scritte “We Missed You” ( “Ci sei mancata”). Poi, intonano “Sei bellissima” di Loredana Berté. Billie prova a intonare il ritornello: “Fa così? Molto carina”.

I maxi schermi la inquadrano spesso in primissimo piano: i suoi occhi zaffiro, così naturalmente in grado di esprimere quello che sta provando nel qui e ora, rivelano che, forse, nonostante il mega successo raggiunto quando non era ancora maggiorenne, riesce ancora a divertirsi. "Bologna… chissà se ho mai suonato in questa città?..." - si chiede ironica mentre il repertorio in scaletta passa da un estremo all’altro di quel hard&soft del disco: sulle note della scatenata "Oxytocin" invita tutti a saltare per poi passare alle note struggenti e delicate di “What was I made for” che porta poi verso il gran finale con "Bad Guy" e “L’Amour de ma vie”. Lei ringrazia e promette: “Non abbiate paura, ci sarò sempre per voi”.

Bandana in testa, canottiere striminzite o magliette over size e bigiotteria sono la divisa indossata dai suoi giovani fan, che ne imitano il look, si riconoscono nei suoi testi: ansie, frustrazioni, incertezze, il bisogno di vivere l’amore con libertà. A chiudere “Birds of a Feather” accompagnata da una pioggia di coriandoli che cadono sul palazzetto. Il pubblico ne raccoglierà almeno uno da portarsi a casa.

CHIHIRO

LUNCH

NDA

Therefore I Am

WILDFLOWER

when the party's over

THE DINER

ilomilo

bad guy

THE GREATEST

Your Power

SKINNY

Halley's Comet

BITTERSUITE

bury a friend

Oxytocin

Guess

everything i wanted

lovely

BLUE

ocean eyes

L'AMOUR DE MA VIE

What Was I Made For?

Happier Than Ever

BIRDS OF A FEATHER