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"Mi sono fermata e ho trovato una bella ispirazione"

Irene Grandi, ospite di una nuova puntata di RadioItaliaLive, presenta dal vivo il suo nuovo lavoro discografico "Un vento senza nome".

Irene Grandi a RadioItaliaLive
agenzia

Irene Grandi è la protagonista di una nuova puntata di RadioItaliaLive.


Dopo la partecipazione alla 65° edizione del Festival di Sanremo, Irene si esibisce sul palco di RadioItaliaLive per presentare il suo nuovo album: "Un vento senza nome”.
In scaletta: "Prima Di Partire Per Un Lungo Viaggio”, " A Memoria”, "Casomai”, "Un Vento Senza Nome”, "Alle Porte Del Sogno”, "Bruci La Città”, "Settimo Cielo”, "C'est La Vie” ed infine "La Tua Ragazza Sempre".

"Un vento senza nome" è l'album dell'introspezione, dell'esperienza e della consapevolezza, così Paola inizia l'intervista chiedendo a Irene di raccontarci meglio questo progetto musicale. "Tu scrivi molte delle canzoni presenti in questo disco, quindi vuol dire che ti sei raccontata, hai raccontato te stessa".
"Si, si ho raccontato perchè mi sono fermata, un pò di solitudine, un pò di relax dai mille impegni che per 15 anni non mi sono fatta mancare, così con grande sorpresa ho invece ritrovato una bellissima ispirazione, anche più profonda, forse, che nel passato proprio perchè mi sono lascita il tempo di trovare dei nuovi argomenti, delle nuove cose da raccontare e crescere anche un pò".

"Mi sono fermata e ho trovato una bella ispirazione"


"Un vento senza nome" che è la canzone del Festival e la canzone che da il titolo a questo disco, appunto sussurata, che sembra non partire mai, proprio perchè tocca il profondo, sono addirittura arrivata a pensare che la dedica di questa canzone sia a te stessa", ipotizza Paola nel corso dell'intervista.
"Nonostante una produzione ed un Festival di Sanremo, ogni volta questa canzone mi emoziona, "mi tocca la corda". Ad un certo punto del brano mi viene la pelle d'oca ed è forse proprio questo suo vivere di un'emozione più sottile, una riflessione quasi su se stessi, che tanta gente ci si è ritrovata proprio perchè non ha una storia definita, rimane un pochino come evocata".

Alla fine dell'intervista Irene ci tiene a sottolineare quanto siano per lei impotanti il lavoro di squadra e le collaborazioni, quest'ultime in particolare, perchè hanno fatto in modo di creare dei "punti d'incontro musicali" molto importanti, ed i nomi certamente non mancano, da

Stefano Bollani

a

Pino Daniele

.
"Io ci credo molto nel lavoro di squadra, di essere in team, anche incontrarsi in una collaborazione perchè è un pò quello il bello, cercare di trovare un punto d'incontro. Anche Pino, per esempio, con "Non calpestare i fiori nel deserto" era al suo primo disco in lingua italiana e quindi anche per lui era un avvicinarsi a qualcosa di nuovo, così anche per Vasco avvicinarsi al mondo femminile. Anche con Stefano Bollani, con cui poi ho fatto un disco, era proprio un punto d'incontro tra la canzone e il mondo del jazz, il mondo del pianoforte soprattutto. E' questa la grande soddisfazione, forse anche la crescita quando si collabora, il venirsi incontro".

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