Una buona postura può essere influenzata da diversi fattori, anche mentali, e ha diverse conseguenze sulla nostra salute in generale
© Istockphoto
"Stai dritto bene, retto con la schiena". Un monito da tenere sempre presente durante tutta l'infanzia e che comunque era ricordato con solerzia e continuità da tutti i parenti, preoccupati quasi al limite dell'ossessione della postura dei più giovani. Posto che oggi le cose sono un po' degenerate, con anche gli stessi adulti ormai ripiegati su se stessi in costante ammirazione dello schermo del telefono, anche quel consiglio (trasformato spesso e volentieri in imperativo) può diventare adesso oggetto di discussioni: non basta infatti solo assumere una posizione perfettamente regale davanti alla scrivania per salvare la propria postura. Anzi, ci sono diversi trucchetti per evitare di intaccare la salute della nostra schiena che vanno ben oltre quello che si dava per scontato.
Nella loro hit Domani smetto gli Articolo 31 mettevano il "camminare dritto bene eretto con la schiena" tra i vari buoni propositi per il giorno dopo. Va tuttavia fatto presente anche a J-Ax e Dj Jad che lo stare in piedi con la schiena dritta, le spalle indietro e la colonna vertebrale dritta come un pino non è per forza salvifico per il nostro corpo. Ne è certo il dottor Xand van Tulleken, medico e collaboratore della BBC che ammonisce su come stare sempre nella posizione considerata a lungo perfetta può diventare addirittura deleterio.
La postura è dinamica, non statica, ammonisce Van Tulleken, ed è quindi sconsigliabile stare per ore senza cambiare posa. "Puoi avere la sedia migliore, ma se ci passi seduto otto ore avrai comunque mal di schiena", è la convinzione del dottore, che mette in guardia anche da quegli strumenti che giurano di avere effetti positivi sulla propria schiena quando in realtà finiscono solo per limitare i movimenti.
Philippe Petit è un acrobata francese, entrato nella storia per diverse imprese molto rischiose. Sulla sua Monna Lisa, una passeggiata su un filo che divideva le due Torri Gemelle a New York, si è girato addirittura un film di buon successo intitolato non a caso The Walk. Non vi sorprenderà tuttavia sapere che Petit non sarebbe mai riuscito a rimanere in equilibrio di fatto nel vuoto senza l'aiuto di una perfetta postura. Perfetta postura che tuttavia non sarebbe stata a sua volta possibile senza il necessario allenamento.
Per fortuna nessuno sarà costretto probabilmente a esporsi a un rischio pari a quello di questo spericolato artista francese ma, la sua disciplina e la sua attenzione al corpo può esserci di esempio nella ricerca di una postura irreprensibile. Anche Van Tulleken non a caso sprona ad avere una muscolatura forte. Tranquilli, con questo non si intende per forza che sia necessario sfruttare quell'abbonamento in palestra che si è sottoscritto a inizio anno, pieni di buoni propositi poi disattesi. Il medico rincuora infatti tutti spiegando che per stare bene a volte bastano esercizi semplici per il core e la schiena. Movimenti semplici come sollevare le braccia sopra la testa o girare la testa da un lato all'altro "possono alleviare la tensione e farti sentire subito meglio", garantisce il dottore e presentatore.
Oltre ai vantaggi fisici, una postura corretta può migliorare anche la salute mentale e la vita lavorativa, scolastica e sociale. Laura Deon, specialista in medicina fisica e riabilitazione presso il RUSH University Medical Center di Chicago ne è sicura: "Le ricerche dimostrano che una buona postura può aiutare a rimanere più concentrati, poiché sappiamo che la mente vaga di più nelle persone sdraiate rispetto a quelle in piedi o sedute". Richard Petty, ricercatore dell'Ohio State University, ha da parte sua addirittura coordinato uno studio che dimostra come il mantenimento di una postura corretta possa addirittura "aumentare il senso di fiducia verso ciò che ci circonda".
Ma per il dottor Van Tulleken le cose possono andare anche al contrario, con la nostra postura che può essere influenzata direttamente dal nostro atteggiamento verso la vita. Il modo in cui ci sediamo, stiamo in piedi e ci muoviamo spesso riflette il livello di stress che proviamo per ciò che stiamo facendo e "Il dolore non è solo una questione muscolare, ma anche emotiva e psicologica", spiega il medico. Per questo dobbiamo toglierci dalla schiena tutti quei pesi metaforici che, come dei moderni Sisifo, ci portiamo sempre appresso. Insomma, correggere la postura significa spesso e volentieri tanto alleggerire i propri impegni quanto provare ad allungare la colonna vertebrale, con buona pace di chi pensi che sia tutta una questione "corporale".