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La giovinezza è scritta nei geni

La chiave? Una modificazione chimica del Dna. La scoperta potrebbe essere usata in medicina preventiva per individuare i farmaci più adatti a contrastare le malattie legate allʼinvecchiamento

Afp

L'eterna giovinezza è un mito che si insegue a tutti i costi. Se, nei Duemila, si è disposti a sedute sfiancanti in palestra e a iniettarsi botox in ogni millimetro della superficie del volto, fare dei sacrifici per rimanere freschi e in forma non è certo una novità contemporanea. Tanto che, ne "Il ritratto di Dorian Gray", il protagonista è disposto a fare un patto col diavolo per mantenere intatti i propri lineamenti.
Ma, tra accordi che puzzano di zolfo e punture consumate in ambienti asettici, c'è chi riesce a dimostrare meno anni in modo naturale grazie a un corredo genetico invidiabile.
In particolare, è stato scoperto che il segreto è nel processo di modificazione chimica del Dna chiamato metilazione. I ricercatori della California University hanno spiegato sulla rivista Molecular Cell che basta un semplice esame del sangue per determinare la vera età biologica di una persona e che questo offre la possibilità di battere sul tempo le malattie legate all'invecchiamento.

Il tempo non è uguale per tutti
L'orologio biologico non girano con la stessa velocità in tutti gli individui. Il coordinatore dello studio Kang Zhang spiega: "Alcuni settantenni dimostrano cinquant'anni, al contrario alcuni cinquantenni dimostrano vent'anni di più".
Esiste però una spia molecolare in grado di rivelare la vera età di una persona: è il processo di modificazione chimica del Dna che accende e spegne i geni, la cosiddetta metilazione.
Un altro autore dello studio, Trey Ideker, precisa: "Lo stato di metilazione decade nel tempo lungo l'intero genoma. Nelle cellule dei giovani la metilazione è presente in alcuni punti ben distinti e non in altri, ed è molto strutturata. Nel tempo, tuttavia, i siti di metilazione diventano più sfocati e i confini si confondono".
Questo, però, non avviene con la stessa velocità per tutti: addirittura diversi organi di una stessa persona invecchiano a ritmi diversi.

Un esame del sangue per scoprire la vera età
Partendo da questa scoperta, i ricercatori hanno messo a punto un esame del sangue che permette di svelare l'età biologica di una persona valutando i marcatori che descrivono lo stato di metilazione del Dna.
Testato già su oltre seicento persone dai 19 ai 101 anni, ha dimostrato di essere un ottimo modo per predire l'invecchiamento.
Potrà essere usato in ambito forense, ma anche nel campo della medicina preventiva, per identificare lo stile di vita e i farmaci più adatti a prevenire le malattie legate all'invecchiamento.