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Napolitano si congeda dal Paese Lʼultimo discorso da presidente

Sarà il nono e lʼultimo per il capo dello Stato. Attesa per lʼindicazione della probabile data di congedo. Beppe Grillo farà il "contro-discorso di fine anno" mentre la Lega trasmetterà un vecchio messaggio di Sandro Pertini

giorgio napolitano matteo renzi
ansa

Grande attesa per Giorgio Napolitano che terrà l'ultimo discorso dal Colle, nel quale il presidente della Repubblica potrebbe, tra l'altro, indicare proprio le coordinate temporali del suo congedo. In contemporanea ci sarà anche un "contro-discorso" di Grillo. "L'Ue si allarghi o non ha futuro", queste invece il messaggio con cui Renzi ha deciso invece martedì di chiudere il semestre di presidenza italiana.

Riforme subito in tutti i campi, coraggio della politica - ma serve anche uno scatto di reni dei cittadini - e fiducia, certo, per il futuro dell'Italia. E poi realismo senza chiudere gli occhi di fronte alla realtà non facile in cui si trova il Paese. Massimo riserbo dal Quirinale sui contenuti ma potrebbe costruirsi intorno a questi concetti il discorso di fine anno del presidente della Repubblica. Dovrebbe essere un messaggio leggermente più breve ma decisamente incisivo con l'obiettivo di scuotere positivamente un Paese accartocciato su se stesso, spaventato e sulla difensiva.

Sarà il nono e l'ultimo discorso per Giorgio Napolitano che si congederà dagli italiani con un intervento che con tutta probabilità non rinuncerà a sottolineare le criticità di passaggi parlamentari in realtà assai complessi e la farraginosità delle attuali dinamiche politiche. Napolitano spiegherà al Paese reale come sia nato questo suo secondo ed eccezionale impegno da primo cittadino e naturalmente anche le personalissime ragioni di una conclusione anticipata del gravoso impegno che lui ha sempre dato per certa sin dal discorso di insediamento alle Camere.

Napolitano insisterà molto sui tanti esempi di un'Italia che funziona, che non si rassegna e che - se sarà accompagnata dalle giuste scelte politiche - saprà risollevarsi da questi anni di crisi durissima. I giovani, la ricerca italiana d'eccellenza, le imprese che funzionano e ci ammirano nel mondo. Il presidente batterà su questi tasti dopo aver già salutato il mondo della politica con un articolato discorso alle Alte cariche dello Stato nel quale ha sostenuto gli sforzi riformatori del governo Renzi e messo in guardia tutti dai pericoli dell'anti-politica.

Il capo dello Stato da giorni sta scrivendo il suo messaggio, questa volta più che mai in solitudine. Punto per punto nel suo studio al Quirinale, chiedendo solo qualche consiglio ai suoi collaboratori più stretti. Poi, dopo le consuete prove televisive affinché la diretta delle 20.30 sia ineccepibile, tutto sarà pronto per il congedo dal Paese.

Non dovrebbe indicare una data precisa per le sue dimissioni il cui percorso resta confermato. L'orizzonte rimane la fine del semestre italiano di presidenza di turno dell'Unione europea e quindi dal 14 gennaio ogni giorno sarà buono per inviare ai presidenti delle Camere la lettera di uscita. Un atto privatissimo che non deve neanche essere controfirmato dal presidente del Consiglio.

Probabile infine un passaggio dedicato all'Europa, a questa istituzione da lui tanto amata e che oggi viene così pesantemente messa in discussione dai venti del populismo e da quanti teorizzano l'uscita dall'Euro.

Il boicottaggio dei grillini e della Lega - La parola d'ordine dei due partiti di opposizione anche quest'anno è boicottare. Anche se con due diverse interpretazioni. Beppe Grillo farà il "contro-discorso di fine anno" mentre Matteo Salvini ha annunciato che, in concomitanza con la diretta tv del capo dello Stato, Radio Padania trasmetterà un vecchio discorso di Sandro Pertini. Nessun boicottaggio, invece, da parte di Forza Italia. Lo scorso anno una schiera di parlamentari azzurri, guidati dal senatore Augusto Minzolini, lanciò l'iniziativa "Spegni Napolitano ed accendi il tricolore" invitando a non seguire il discorso del presidente e ad esporre una bandiera italiana alla finestra.