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Ruby, spuntano due supertestimoni

Spuntano due testimoni chiave nell'inchiesta della Procura di Milano su Berlusconi.

La prima è una ventenne che racconta le confidenze di una ragazza ospite a Villa San Martino che avrebbe avuto rapporti sessuali con il premier in cambio di un appartamento. La seconda è Maria Makdoum, la danzatrice che avrebbe raccontato dei festini hot ad Arcore. I nuovi particolari arrivano dagli atti inviati alla Camera basati su perquisizioni e intercettazioni.

I racconti hot della danzatrice
Maria Makdoum, la danzatrice del ventre citata in una conversazione intercettata dell'ex prefetto Carlo Ferrigno, ha messo a verbale questa dichiarazione: "Ognuna di noi si è seduta per la cena dove voleva. Finita la cena il presidente disse 'E ora facciamo il Bunga Bunga' e spiegò che cosa era, cioè una cosa sessuale". Poi ha aggiunto: "Le De Vivo in mutande e reggiseno. Il presidente le toccava e loro lo toccavano nelle parti intime. Si avvicinarono anche a Emilio Fede che toccava il seno e altre parti intime. Poi la ragazza brasiliana con perizoma ballava il samba in maniera hard". E ancora: "Anche le altre ragazze ballavano facendo vedere il seno e il fondo schiena. Tutte loro si avvicinavano al presidente che le toccava nelle loro parti intime. Sono rimasta inorridita. Se avessi saputo prima quello che si faceva alla villa non sarei andata".

Infine, la giovane ha ricordato ai pm che "nel giugno del 2010 Lele Mora mi chiese se ero interessata a partecipare a una serata ad Arcore e se volevo fare parte del suo harem. Mi trasferii a casa sua da giugno ad agosto. Mi sono recata ad Arcore a luglio" e, prima di entrare nella villa, "si sono materializzate da una stradina laterale delle autovetture con i contrassegni della polizia di stato. Si trattava di una sola macchina con un lampeggiante".

Nicole Minetti irritata con Berlusconi
Il consigliere regionale Nicole Minetti, intercettata dalla Procura di Milano, avrebbe espresso giudizi durissimi nei confronti di Silvio Berlusconi. "C'è un limite a tutto, non me ne frega un c... se lui è il presidente del Consiglio. E' un vecchio e basta", dice la Minetti in una telefonata dell'11 gennaio a Clotilde Strada. "Io non mi faccio pigliare più per il c... così, si sta comportando da pezzo di m...".

"Lo sapevamo", le risponde Clotilde. "Perché uno che fa così è un pezzo di m...", insiste Minetti, "perché lui mi ha tirato nei casini in una maniera che solo Dio lo sa. In cui non sarei finita neanche se ci mettevo tutto l'impegno. Gli ho parato il c... e non si può permettere di fare così".

In un'altra telefonata sempre a Clotilde, la Minetti dice: "Tu hai mai sentito dire dalla sua bocca: 'oh, fermi un attimo, guarda che lei è una brava ragazza'? Lui pur di salvare il suo c... flaccido non se ne frega di niente". E ancora, in una conversazione allegata qualche pagina dopo: "A lui non gliene frega niente, io ho capito questo. Cioè io per la prima volta ho realizzato che lui non mi ha dato quel ruolo perché pensava che io fossi idonea e adatta, mi ha dato quel ruolo perché' in quel momento è la prima cosa che gli è venuta in mente", spiega Minetti, "se non ci fossi stata io ma ci fosse stata un'altra l'avrebbe data a un'altra".

Minetti: il "casino" del 17 ottobre
In una telefonata a Marysthell Garcia Polanco, Nicole Minetti raccontò già il 17 ottobre della vicenda Ruby, come si legge negli atti inviati dalla Procura di Milano alla Giunta per le autorizzazioni a procedere della Camera. Silvio Berlusconi, racconta la Minetti, "mi ha detto che è successo un casino perché 'sta stronza di Ruby ha detto delle cose e ci sta sputtanando".

Marysthell Polanco chiamò il prefetto per il passaporto

Dagli atti emerge poi un'intercettazione di Marysthell Garcia Polanco che, il 6 dicembre del 2010, chiama il prefetto di Milano per farsi rilasciare il passaporto. "Io la chiamo a nome del presidente del Consiglio", dice la ragazza che abita in via Olgettina secondo quanto emerge dai nuovi documenti inviati alla Giunta per le autorizzazioni. Nelle carte si dice che la ragazza è stata ricevuta per due volte dal prefetto. Sette, invece, i contatti telefonici intercettati tra i due. Ma la Polanco non avrebbe ottenuto il documento richiesto.

Nell'abitazione della giovane sono stati trovati dodici chili di cocaina appartenente, dicono i nuovi atti, al suo fidanzato. Il ragazzo, si apprende dai documenti, è stato poi arrestato sull'auto di Nicole Minetti, una mini cooper verde. Nel faldone si parla anche di un "lui" che avrebbe consigliato alla Minetti di fare una denuncia di furto dell'auto.

Sull'agenda di Iris Berardi appuntamenti e soldi
E' sostanzioso lo scrigno di denaro e gioielli trovato durante la perquisizione fatta il 14 gennaio a casa di Iris Berardi, all'Olgettina. Da quanto si legge negli atti sono stati trovati "gioielli vari, parecchi, collane, bracciali pendagli". In proposito, la giovane "ha dichiarato che sono omaggi provenienti da Berlusconi, ricevuti durante le sue ripetute partecipazioni a feste presso la villa del presidente del Consiglio".

Ricca di dettagli anche l'agenda della Berardi che ha annotato con scrupolo le date delle sue serate, con accanto delle cifre: "6 febbraio andare da Papi, 26 febbraio andare da Nicole, 27 febbraio andare da Papi, 7 marzo Papi 2.000, 13 marzo Papi 2.000, 5 aprile 2.000, 17 aprile Papi 2.000, 25 aprile 2.000, 22 maggio Papi. Silvio 39335xxxx. 5 giugno Papi 2.000. Riepilogo gennaio 9.580, febbraio 21.000, aprile 7.350".

La procura ha poi stabilito che la Berardi è stata una trentina di volte ad Arcore e diverse volte a Porto Rotondo.