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Indulto, sì del Senato

Il provvedimento è legge

18.15 - L'assemblea del Senato, con la richiesta maggioranza dei due terzi, ha approvato definitivamente il ddl sull'indulto.

A favore hanno votato 245 senatori, contrari 56, 6 gli astenuti.

16.40 - Terminate le votazioni degli emendamenti al testo di indulto nell'aula del Senato, sono iniziate le dichiarazioni di voto. I circa 250 emendamenti sono stati bocciati tutti a ritmo da record grazie alla conduzione super veloce di Roberto Calderoli, che ha avuto anche i complimenti di Luigi Zanda, vicepresidente dell'Ulivo, che si e' congratulato con il vicepresidente leghista per la "professionalita' e ottima conduzione della seduta". E Calderoli ha risposto sorridendo: "In Finanziaria quando ero espressione della maggioranza facevo anche di meglio...". Assolto il suo compito, Calderoli lascia il banco della presidenza al collega Milziade Caprili (Prc). Ma ora non serve piu' andare di fretta perche' per le dichiarazioni di voto i tempi sono contingentati.

16.20 - Non solo presenta l'emendamento per escludere dall' indulto il falso in bilancio e gli altri reati finanziari. Il capogruppo della Lega, Roberto Castelli, chiede anche il voto elettronico, palese, sulla sua proposta di modifica. "Voglio proprio vedere - dichiara Castelli - come vota la maggioranza su questo emendamento. Dopo che hanno fatto tanto i moralisti, attaccandomi e dicendo falsamente di aver voluto depenalizzare il falso in bilancio, sono curioso di vedere come si comporteranno con la mia richiesta di escludere questi reati dallo sconto di pena...". Il capogruppo dell' Idv Nello Formisano prima annuncia di voler aggiungere la sua firma all' emendamento di Castelli e poi chiede che si voti con voto segreto. Castelli pero' si oppone e chiede al presidente di turno Roberto Calderoli di procedere col voto elettronico palese. Con 215 si', esattamente il quorum necessario per avere la maggioranza, e 58 no, l'aula di Palazzo Madama boccia l'esclusione dallo sconto di pena per il falso in bilancio.

15.30 - Sono ripresi i lavori al Senato che sta votando a raffica gli emendamenti dell' IdV sull' indulto regolarmente bocciati. Ad un tratto il dipietrista Sergio De Gregorio avverte il presidente di turno Roberto Calderoli che le proposte di modifica sulle quali l' Aula si sta esprimendo sono gia' state ritirate questa mattina. Immediata la replica di Calderoli: "Evidentemente gli uffici non sono riusciti ad aggiornare il fascicolo degli emendamenti..." quindi si riprende a votare su altre proposte di modifica.

14.00 - L'aula di palazzo Madama, impegnata nell'esame del provvedimento di indulto, ha esaurito la fase dell'esame e della votazione degli ordini del giorno. Il presidente Franco Marini ha sospeso la seduta. I senatori torneranno a riunirsi alle ore 15 per la discussione e la votazione dei circa 250 emendamenti.

12.19 Al termine della riunione convocata per fare il punto della situazione arriva il sì "sofferto" da parte dell'Ulivo al provvedimento di indulto. La riunione, molto animata, è stata aggiornata alle 13. Tra i tanti esponenti ulivisti che hanno espresso perplessità sul testo anche Gerardo D'Ambrosio, che ha presentato due emendamenti per ridurre da tre anni a uno lo sconto di pena. Se gli emendamenti non passeranno, il suo voto sarà contrario.

12.13 "Lealtà non vuol dire rinunciare alle proprie idee- ha dichiarato Marco Rizzo del Pdci- La posizione del Pdci è difficile, ma consapevole. Urge un provvedimento di clemenza, perché le carceri esplodono, ma non si può barattare la giusta clemenza con l'immunità dei potenti".

12.08 Davanti a palazzo Madama si sta svolgendo una manifestazione bipartisan contro l'indulto con protagonisti da un parte i manifestanti dell'Italia dei Valori e dall'altra i senatori leghisti. Dai primi si levano voci "indulto insulto", mentre gli altri indossano la maglietta con la scritta "io sto con Abele" e sono capeggiati dall'ex ministro della Giustizia Roberto Castelli, con cartelli in cui campeggiano le scritte "no ai colpi di spugna", "niente sconti ai delinquenti". Applausi reciproci tra i manifestanti.

11.28. "Si' alla legge sull' indulto, ma subito dopo occorre con la stessa energia votare anche la legge per la confisca dei beni dei corrotti e per rendere difficile la vita a tutti coloro che commettono crimini odiosi e inaccettabili". E' quanto afferma il ministro per l' Ambiente, Alfonso Pecoraro Scanio.

11.27 "Beh, con noi al governo non c'è stato nessun indulto e nemmeno nessuna rivolta. E' bastata usare l'intelligenza e far capire ai detenuti che volevamo risolvere i loro problemi per evitare le rivolte". Così l'ex Guardasigilli, oggi capogruppo della Lega al Senato, Roberto Castelli, commenta le dichiarazioni del leader di Forza Italia Silvio Berlusconi secondo cui senza l'indulto si rischierebbero rivolte carcerarie.

11.14 Sono circa 1.500 gli emendamenti presentati in aula a Palazzo Madama al ddl sull'indulto. Quasi tutti portano la firma de l'Italia dei valori che già ieri sera aveva annunciato che avrebbe quintuplicato il numero degli emendamenti presentati in Commissione (314). Non è escluso che a seguito di accordi gli emendamenti potrebbero ridursi notevolmente, si parla di qualche centinaio, ma resterebbe sempre il problema di doverli esaminare e votare tutti.

10:22 Esattamente il contrario di quanto avvenuto alla Camera: ai banchi del governo è presente il ministro della Giustizia, Clemente Mastella e non quello delle Infrastrutture, Antonio Di Pietro. Il Guardasigilli siede da solo nella seconda fila delle sedie di ministri. Antonio Di Pietro pero' e' evocato dal senatore di An, Buccico che se la prende con il leader dell'IdV per il sit-in organizzato fuori da Palazzo Madama. "Di Pietro - dichiara - non puo' continuare a mescolare basso populismo e demagogia sull' indulto peraltro senza dimettersi dal governo".

10:18 - "
Ogni anno si ripropone questa emergenza. L'indulto e' necessario per evitare il rischio di rivolte, non approvarlo sarebbe pericoloso". Prima di lasciare Roma il leader di Forza Italia Silvio Berlusconi conferma all'agenzia Ansa l'auspicio che l'indulto possa essere approvato prima della pausa estiva.

09.47 - E' iniziata la seduta al Senato per il voto sull'indulto presentato dal governo. I senatori dell'Ulivo sono ancora in una riunione di gruppo convocata per fare il punto della situazione. Lega Nord e Italia dei Valori hanno chiesto più tempo per parlare in Aula. Fuori da Palazzo Madama manifestazione del partito di Antonio Di Pietro: "No all'indulto mascherato" c'è scritto sullo striscione all'ingresso del Senato.