FOTO24 VIDEO24 Logo Mediaset ComingSoon.it Donne logo mastergame Grazia Meteo.it People sportmediaset_negative sportmediaset_positive TGCOM24 meteo.it
Podcast DirettaCanale 51
Temi del momento

Ministri, ecco chi sono i nuovi

Da un operaio a un professore

Paolo Ferrero, ministro delle Politiche sociali
Paolo Ferrero, 46 anni, piemontese, ex operaio e cassintegrato Fiat, responsabile economia e componente della segreteria di Rifondazione comunista, e' il nuovo ministro delle Politiche sociali.
Nato a Chiotti Superiori, paesino di montagna della Val Germanasca in provincia di Torino, il 17 novembre 1960, valdese (e' stato segretario nazionale della Federazione giovanile evangelica), separato dopo 23 anni di convivenza, ha una figlia e un figlio. Di famiglia operaia e antifascista ha cominciato l'esperienza politica in Democrazia proletaria. Obiettore di coscienza, dopo essere stato messo in cassa integrazione ha dato vita al coordinamento cassintegrati Fiat di Pinerolo e a una cooperativa forestale, attiva tutt'ora.
"Mi piace suonare e andare in montagna", racconta di se'. Alla confluenza di Dp nel Movimento per la Rifondazione comunista, sorto dopo la fine del Pci, diventa segretario provinciale di Torino. Successivamente e' consigliere comunale e nel 1995 entra a far parte della segreteria nazionale del Prc, e' stato indicato come uno dei possibli successori di Bertinotti alla guida del partito. Eletto deputato alle ultime politiche, ma per fare il ministro lascera' il suo seggio a Montecitorio.

Alessandro Bianchi ai Trasporti
Ordinario di Urbanistica e rettore dell'Universita' Mediterranea di Reggio Calabria, Alessandro Bianchi e' il ministro dei Trasporti nel secondo governo Prodi ed e' la 'sorpresa' nella squadra del Professore. Nato a Roma il 28 gennaio 1945 e' stato iscritto al Pci sino allo scioglimento e attualmente e' un indipendente di sinistra. Dirige la collana Immagini di Citta' della Rubettino editore ed e' segretario generale della Conferenza dei Rettori.
A Reggio Calabria e' stato titolare della cattedra di pianificazione del territorio e di fondamenti di urbanistica. Ha diretto, sempre a Reggio, il dipartimento di architettura e analisi della citta' .

Paolo De Castro all'Agricoltura
I piu' cattivi lo definiscono un "prodiano di rito dalemiano". La colpa di Paolo De Castro: aver accettato nel 1998 di diventare ministro dell'Agricoltura nel governo guidato dal presidente dei Ds. In realta', Romano Prodi non sembra mai aver preso troppo in considerazione "lo sgarbo", visto che da gennaio 2001 il 48enne professore di Economia e politica agraria dell'Universita' di Bologna e' stato chiamato a presiedere Nomisma, il centro studi bolognese "fabbrica" del pensiero prodiano.
E lo stesso Prodi lo ha portato ora in Parlamento. Assieme a Silvio Sircana, Ricardo Franco Levi, Mario Barbi e Giulio Santagata, De Castro rappresenta infatti la cinquina di deputati di stretta nomina prodiana eletti nelle liste dell'Unione. D'altronde, Prodi lo ha sempre voluto con se' nella sua esperienza politica. Tra il 1996 e il 1998 nel ruolo di consigliere economico a Palazzo Chigi, nel 2000 da consigliere speciale a Bruxelles. Difficile insomma non definirlo un "prodiano Doc".
Appassionato cacciatore di cernie, sostiene che l'agricoltura "deve essere considerata una leva strategica per lo sviluppo dell'economia e del Paese". E tra i suoi progetti figura anche la creazione di un ministero dell'Alimentazione "per realizzare il giusto coordinamento tra produzione, trasformazione, norme per la sicurezza alimentare, strumenti sanitari".

Giuseppe Fioroni all'Istruzione
Giuseppe Fioroni e' uno degli esponenti di spicco della Margherita ed e' in Parlamento da dieci anni; non aveva pero' finora ricoperto incarichi di governo.
Nato a Viterbo 14 ottobre 1958 e' laureato in medicina, specialista di medicina interna. E' ricercatore presso l'Universita' cattolica Gemelli di Roma., consigliere di amministrazione dell'Istituto Superiore Prevenzione e Sicurezza sul Lavoro (Ispesl) e dell'Istituto Superiore di Sanita' (Iss). Sposato con Rosetta, ha un figlio, Marco. Entra nel movimento giovanile della Democrazia Cristiana ed e' attivo nell'Agesci, la piu' grande associazione scout italiana. Dopo essere stato segretario della Dc di Viterbo, e' eletto consigliere comunale e poi consigliere provinciale. Nel 1989 diventa sindaco di Viterbo (e' stato il piu' giovane sindaco di una citta' capoluogo di provincia). Nel 1996 viene eletto deputato nel collegio di Viterbo, per l'Ulivo, e diventa responsabile nazionale per il settore Sanita' del Partito popolare e poi, nel 1999, segretario Organizzativo. Nel 2001 e' rieletto alla Camera con la Margherita. Nella nuova formazione politica, Fioroni guida il Dipartimento delle Politiche della Solidarieta' e, dopo il Congresso di Rimini, gli viene affidata la responsabilita' del Dipartimento Enti locali. In quella legislatura fa parte della commissione Affari sociali.

Cesare Damiano ministro del Lavoro
Cesare Damiano e' nato a Cuneo il 15 giugno 1948. Dopo aver conseguito il diploma di scuola superiore nel 1968 viene assunto come impiegato dalla Societa' Riv-Skf nella sede centrale di Torino. Nel 1970 si iscrive alla Fiom-Cgil e viene eletto rappresentante sindacale aziendale. Nel 1972 entra nella struttura della Fiom-Cgil di Torino diventando responsabile del lavoro sindacale tra gli impiegati. Nel 1976 entra a far parte della segreteria della Fiom-Cgil di Torino, con la responsabilita' delle politiche della Formazione, delle 150 ore e della cultura. In seguito e' responsabile del settore delle macchine utensili e della Olivetti. Dal 1980 al 1990 e' segretario generale della Fiom-Cgil del Piemonte. Nel 1990 entra a far parte della segreteria della Cgil di Torino. All'inizio del 1991 e' eletto segretario generale della Camera del Lavoro di Torino. E' eletto segretario generale aggiunto della Fiom nazionale al XX Congresso nazionale nel novembre 1991. Fa parte della delegazione alle trattative per il rinnovo dei contratti nazionali del 1973, 1983, 1986 e segue direttamente, in quanto responsabile delle politiche contrattuali della Fiom Cgil, tre rinnovi del contratto nazionale di lavoro dei metalmeccanici (1994, 1996-1997 e 1998-1999), gestisce le vertenze nazionali del gruppo Olivetti nel 1992 e Fiat del 1996. E' Segretario Generale della Cgil del Veneto dal marzo 2000 fino all'elezione, nel dicembre 2001, nella segreteria nazionale Ds, dove e' stato responsabile del Dipartimento Lavoro.

Tommaso Padoa Schioppa all'Economia
Tommaso Padoa Schioppa e' nato a Belluno nel 1940. Sposato con l'economista Fiorella Kostoris, ha tre figli. Dopo la laurea all'Universita' Bocconi a Milano nel 1966, ottiene un master al Massachussetts Institute of Technology (Mit) nel 1970. Nel 1968 inizia la sua carriera alla Banca d'Italia, entrando a lavorare alla sede di Milano. Nel 1979 e' direttore generale per l'economia e gli affari finanziari alla Commissione Europea e nel 1983 torna a Roma e, con Carlo Azeglio Ciampi alla guida di Palazzo Koch, assume il ruolo di funzionario generale per la ricerca economica alla Banca d'Italia. Nel 1984 entra nel direttorio della banca come vice direttore, con Ciampi governatore, Lamberto Dini direttore generale e Antonio Fazio vice direttore anche lui. Nel maggio del 1997 lascia la Banca d'Italia per andare a presiedere la Consob. Dopo un anno, nel giugno del 1998 entra nel consiglio della neonata Banca Centrale Europea dove rimarra' per sette anni, fino a giugno dello scorso anno.