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Sgrena: "Quattrocchi un mercenario"

"Non meritava la medaglia". Cdl insorge

"Quattrocchi era un mercenario.

Anche se è morto dicendo "vi faccio vedere come muore un italiano" non meritava la medaglia d'oro". Da Sassari e poi da Oristano, la giornalista del "Manifesto" Giuliana Sgrena, ha commentato con i cronisti l'onorificenza assegnata dal presidente della Repubblica Ciampi, alla memoria di Fabrizio Quattrocchi, l'italiano rapito e ucciso in Iraq. Bondi: "Che tristezza". Per An "un insulto al Presidente"

La Sgrena, in Sardegna per presentare il suo libro Fuoco Amico, edito da Feltrinelli, ha poi aggiunto che "non si conferisce un'onorificenza per come si affronta la morte. Un conto e' se uno va in Iraq per un'azione nobile, un altro e' se ci va come mercenario, come Quattrocchi".

Inevitabilmente scoppia la polemica: "Le parole della signora Sgrena sull'eroe Quattrocchi suscitano una profonda tristezza e turbano il sentimento civile, democratico e religioso del popolo italiano", dice il coordinatore nazionale di Forza Italia, Sandro Bondi.

Le parole della giornalista del Manifesto fanno rimpiangere al capogruppo di An alla Camera Ignazio La Russa di "aver gioito per lei" e che per qualcuno addirittura tirano in ballo direttamente il presidente della Repubblica. Nel centrosinistra, unici a scendere in campo in soccorso della Sgrena i Verdi e i Comunisti italiani, che sottolineano come siano in tanti in Italia a pensarla allo stesso modo.

E se per il senatore Riccardo Pedrizzi basterebbero delle scuse alla famiglia e al Quirinale, un altro collega di partito, Enzo Fragala', va oltre e chiede addirittura "l'intervento di Ciampi", perche' "non puo' essere consentito a nessuno", tanto meno a "una giornalista che con il suo comportamento irresponsabile ha causato lutti e sciagure", di "sporcare quanto gli italiani hanno di piu' caro, l'inarrivabile comportamento di Fabrizio Quattrocchi davanti ai suoi assassini".

Il ministro delle Comunicazioni Landolfi, invece, ne fa una questione di 'dna': "Per i comunisti come la signora Sgrena - afferma - deve essere un desiderio insopprimibile tentare di sporcare anche le cose piu' sacre, perfino la morte eroica di un uomo normale". A rendere poi tutto "ancora piu' stomachevole", il fatto che la stessa Sgrena non provi vergogna a parlare dall'alto dei suoi diritti d'autore, mentre il destinatario delle sue infamie e' due metri sotto terra". Anche per Roberto Menia, l'unica strada dignitosa sarebbe quella del silenzio visto che "per salvare lei abbiamo perduto un valoroso servitore dello Stato come Calipari".

Ma non solo. Per Maurizio Gasparri definire Quattrocchi un mercenario e' "una falsita"' ed un uso del "linguaggio" che assimila Sgrena "piu' ai terroristi che l'hanno rapita che alle persone dotate di raziocinio". Si deve "vergognare" e' il leit motiv della maggior parte dei commenti, anche perche' sottolinea il sottosegretario alla Giustizia Jole Santelli "il coraggio e la dignita' dimostrati da Fabrizio Quattrocchi nel momento della sua esecuzione hanno toccato il cuore degli italiani", anche se "forse non quello di una giornalista faziosa come lei", e le sue, dunque, sono "dichiarazioni infami", aggiunge un'altra azzurra, Maria Burani Procaccini.

Un fuoco di fila, insomma, quello che si e' abbattuto su Giuliana Sgrena rotto solo dai Verdi e dai Comunisti italiani, che parlano di un attacco della destra rozzo e incomprensibile, al contrario delle parole della giornalista condivise da "tanti in Italia".