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Renzi: "Il calo del Pil? Diventi un'occasione per accelerare le rifome"

Lo ha detto il premier, sottolineando come non sia in programma nessuna manovra, mentre il governo è pronto a varare "cinque riforme"

renzi, scherma
agenzia

"La linea non si cambia, il calo del Pil non va letto come una bocciatura, e bisognerà lavorare di più, trasformando questo numero in occasione per accelerare sulle riforme". Lo ha detto il premier Matteo Renzi, sottolineando inoltre come non sia in programma nessuna manovra, mentre il governo è pronto a varare "cinque riforme".

Il premier, in un'intervista al quotidiano "Il Messaggero", spiega inoltre che gli italiani possono anche smettere di fidarsi dell'esecutivo, "ma quello di cui non possono accusarci è la mancanza di chiarezza".

I cinque punti del governo - La scommessa è: cambiare le regole del gioco, Costituzione e legge elettorale. Avere un profilo più marcatamente mediterraneo e africano nella politica estera. Un grande investimento su cultura ed educazione. E un'operazione sulla spending. "Con questi cinque punti la politica torna ad essere degna di questo nome", ha affermato Renzi.

"Appoggio FI su economonia? Dubito" - Il premier ha poi spiegato come non sia ipotizzabile che Forza Italia possa sostenere anche dei provvedimenti economici del governo. Ma il grande fatto politico è che le riforme istituzionali si fanno insieme. E non è in discussione neppure un'ipotesi di appoggio esterno: "l'operazione regole ha senso proprio nel momento in cui ci riconosciamo avversari politici".

"Avanti con le privatizzazioni, ma non svendere" - Per Renzi è necessario andare avanti con le privatizzazioni, "ma non con l'ansia di chi ha bisogno di realizzare. Questo non è il momento di svendere". Si cominci dalle municipalizzate, multiutility, "alcune funzionano e altre no". E "iniziamo a disboscare la giungla di partecipate, di poltrone, dicendo ai sindaci: noi vi diamo gli incentivi, ma voi mettete insieme le aziende".