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Def, Renzi: "Le coperture ci sono Chi ha avuto troppo restituisca"

"I soldi li abbiamo da venti giorni - assicura il premier -. Siete voi ad essere preoccupati". E sulla spending review: "Una priorità"

cameron,renzi
ansa

"Le coperture? Ci sono da venti giorni, siete voi che siete preoccupati che non ci siano". Lo ha affermato il premier, Matteo Renzi rispondendo ai cronisti sul Def in attesa di approvazione. "Non faremo mezzanotte, ma finiremo giusto in tempo per i tg", ha aggiunto circa i tempi del Consiglio dei ministri e della successiva conferenza stampa in programma.

"Chi ha avuto troppo restituisca" - Il presidente del Consiglio,intervenendo agli Stati generali della sanità, sostiene poi che "è evidente che la revisione della spesa va fatta, è una priorità. E in questa revisione della spesa il criterio chiave è che chi ha preso troppo deve restituire quello che ha avuto alle famiglie che sono sotto i 1500 euro al mese e che non ce la fanno più".

Renzi torna poi sul nodo dei manager pubblici assicurando che "per nessuno di loro sarà possibile superare il tetto della retribuzione. E se ci saranno meno auto blu bisognerà farsene una ragione". Poi scherza e, rivolgendosi al pubblico degli Stati generali della sanità, dice: "Sul Def sarò breve, ho preparato solo 82 slide sui tagli alla salute".

Riforme, "nessuna punizione alle Regioni" - Toccando invece il capitolo riforme, il premier dice: "Non stiamo cercando di punire qualcuno o di valorizzare altri. Noi crediamo nel ruolo delle Regioni al punto da farne il cuore del Senato che verrà, ma dobbiamo dirci che il loro ruolo e il loro prestigio è messo a dura prova da alcuni fenomeni diffusi che hanno allontanato i cittadini".

Nelle riforme, aggiunge, "stiamo cercando di prendere atto di una realtà per cui negli ultimi anni il sistema ha lanciato segnali di allarme, in particolare dallo Stato centrale, ma che in parte riguarda relazione stato regioni. Se stiamo immaginando un futuro diverso dobbiamo pensare a un'Italia più efficace, ma non dobbiamo farlo uno contro l'altro".