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Lavoro, nel terzo trimestre del 2019 alle aziende tornerà la voglia di assumere

A livello nazionale la Previsione Netta sull'Occupazione è del + 1%

In un mondo sempre più interconnesso in cui, però, si addensano le nubi del protezionismo e delle frontiere chiuse, la sfida del lavoro è ancora aperta e tutta da giocare.

Lo sa bene il presidente della Repubblica Sergio Mattarella che in occasione dei cento anni di fondazione dell'Organizzazione Internazionale del Lavoro (OIL), è intervenuto lo scorso 10 giugno alla sessione Plenaria della Conferenza Internazionale del Lavoro presso il Palazzo delle Nazioni di Ginevra.

Al centro del suo discorso non sono mancati passaggi sull'importanza di un accesso equo al mercato, dal momento che "il lavoro è una delle più efficaci infrastrutture della pace mondiale". La situazione delineata in tale occasione è piuttosto fosca: "Oltre duecento milioni di persone - ha rimarcato Mattarella - risultano oggi prive di un lavoro, altrettanti i lavoratori migranti, quasi un miliardo gli abitanti del pianeta che vivono sotto la soglia di povertà".

È forte l'impegno dei settori pubblico e privato per azzerare le disparità messe in luce dal Colle e tornare ai livelli di occupabilità ante crisi, e qualche primo segnale incoraggiante in questo senso arriva, anche quando ci si limita a valutare soltanto la situazione italiana.

L'ultima edizione del Meos (Manpower Employment Outlook Survey) realizzato da ManpowerGroup in merito al terzo trimestre 2019 mostra un miglioramento tendenziale del quadro complessivo: la Previsione Netta sull'Occupazione (vale a dire il saldo tra le entrate e le uscite) sale, infatti, dell'1%, davanti a datori di lavoro italiani più inclini a potenziare la propria forza lavoro, con un miglioramento di 2 punti percentuali rispetto al terzo trimestre del 2018.

A livello regionale, i più ottimisti sono i datori di lavoro del Nord-Est i quali prevedono un incremento delle assunzioni del 3% nel prossimo trimestre, nonostante un calo di 6 punti percentuali rispetto al secondo trimestre 2019. I piani di assunzione sono stabili rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente. La previsione occupazionale più debole è stata registrata nel Nord Ovest (-2%), rimanendo relativamente stabile sia su base trimestrale che annua.

"Coerentemente a quanto sta emergendo dai dati statistici nazionali anche le aziende che rispondono alla nostra indagine, confermano una sostanziale stabilità nelle intenzioni di assunzione. In particolare, stiamo notando segnali positivi dal settore manifatturiero dove i datori di lavoro prevedono un incremento delle assunzioni per i profili nelle funzioni IT, Produzione e Logistica,” ha commentato Riccardo Barberis, amministratore delegato di ManpowerGroup Italia. ”Come sempre la sfida riguarda i settori ad alto livello di tecnologia ed automazione e la richiesta di profili in grado di supportare le organizzazioni nel processo di trasformazione digitale. Per questo è fondamentale porre in primo piano una chiara strategia rivolta alla costruzione e allo sviluppo (upskilling) delle competenze del futuro ”.

Il settore Manifatturiero (+7%) si conferma il più performante dei 10 settori industriali italiani, in calo di 2 punti percentuali rispetto al trimestre precedente, ma in miglioramento di 4 punti rispetto allo stesso trimestre dell'anno precedente. Il settori Energia, Gas & Acqua registra le previsioni di assunzione più “deboli” (-6%), in calo di 5 e 3 punti percentuali, rispettivamente, dal secondo trimestre 2019 e terzo trimestre 2018.

Il trend positivo riguarda le aziende di tutte le dimensioni: nel terzo trimestre 2019 si prevede un aumento dell'occupazione in tutte e quattro le categorie, anche se le maggiori intenzioni di assunzione sono segnalate dai datori di lavoro delle Grandi aziende (+13%), mentre le Piccole imprese riportano un incremento più modesto ma comunque presente dell'1%.