Sono sempre di più gli italiani consapevoli di come il benessere animale rappresenti una garanzia di un cibo più sano
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Alimentazione sana, spazi adeguati e una riduzione dello stress: l’importanza del benessere animale negli allevamenti non è solo una favola, ma un fattore che incide fortemente e concretamente nella qualità e alla sicurezza di ciò che portiamo in tavola.
Gli studi scientifici hanno infatti da tempo dimostrato come gli animali maltratti, mal nutriti e stipati in spazi invivibili si ammalino più facilmente, richiedendo spesso l’utilizzo di medicinali che, indirettamente ma inevitabilmente, finisco poi anche nei nostri piatti.
L’Efsa, l’Autorità europea per la sicurezza alimentare, ha inoltre più volte sottolineato come condizioni di vita stressanti per gli animali favoriscano malattie trasmissibili, con impatti potenziali anche sulla salute umana. La scelta di prodotti provenienti da allevamenti che abbiano a cuore il benessere alimentare rappresenta quindi non solo un tema etico ma anche una garanzia per un’alimentazione più sicura.
Questa consapevolezza sembra ben presente ai consumatori italiani: il 91% considera infatti il benessere animale fondamentale e il 96% chiede regole più severe. Inoltre la forte domanda di trasparenza per le modalità con cui gli animali vengono allevati si traduce nella richiesta di etichette più chiare, per potersi orientare in scelte più consapevoli.
E’ chiaro quindi come il tema non si esaurisca in posizioni etiche, né semplicemente qualitative. Un animale ben nutrito e cresciuto in condizioni dignitose non produce infatti solo latte o carne “più buoni”, ma produce cibo più sicuro. È un circolo virtuoso che parte dall’allevamento e arriva fino alla nostra tavola.