ALTA TENSIONE

Trump mobilita due sottomarini dopo il botta e risposta con Medvedev: ecco cosa è successo

Il russo, che aveva evocato lo spettro di una guerra tra Washington e Mosca, è stato definito dal tycoon un "ex presidente fallito". Da qui l'escalation verbale, culminata (per il momento) con una prima mossa militare

01 Ago 2025 - 22:34
 © Ansa/Ipa

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Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha ordinato il dispiegamento di due sottomarini nucleari "in zone appropriate" dopo le uscite "idiote e incendiarie" di Dmitry Medvedev, ex presidente della Russia e attuale vicepresidente del Consiglio di Sicurezza della Federazione, che aveva evocato lo spettro di una guerra tra le due massime potenze atomiche. La decisione, ha spiegato il tycoon, deriva dal timore che le parole di Medvedev possano rivelarsi in futuro "qualcosa di più serio". Ma come si è arrivati a questa escalation verbale, tradottasi poi in una mossa militare?

Il post incriminato

 Tutto è partito da un post su X di Medvedev datato lunedì 28 luglio, in cui stigmatizzava il "gioco di ultimatum" di Washington con Mosca e sottolineava la pericolosità di questa condotta. "Ogni ultimatum alla Russia è un passo verso la guerra" con gli Stati Uniti, aveva scritto il vicesegretario del Consiglio di Sicurezza russo, commentando l'intenzione del tycoon di ridurre da 50 a 10-12 giorni il tempo concesso a Mosca per giungere alla pace con l'Ucraina. "La Russia non è Israele e nemmeno l'Iran", aveva aggiunto Medvedev, che si era anche lasciato andare a un consiglio: "Trump, non incamminarti sulla strada di Sleepy Joe". Il riferimento è all'ex presidente americano Joe Biden, lì citato con il soprannome che gli aveva affibbiato proprio il tycoon.

I dazi ai Paesi "amici"

 A incrinare ulteriormente i rapporti tra Trump e Medvedev è stata la minaccia da parte di Washington di imporre un dazio aggiuntivo fino al 100% come sanzione secondaria a quei Paesi, come India e Cina, che continuano ad acquistare idrocarburi dalla Russia. Di lì a poco, il presidente americano aveva annunciato che l'India avrebbe pagato "un dazio del 25%, più una penale aggiuntiva a partire dal primo agosto" perché "ha sempre acquistato la maggior parte del suo equipaggiamento militare dalla Russia" e perché "è il maggiore acquirente di energia russa". E a proposito dei rapporti tra Nuova Delhi e Mosca, sui social Trump aveva rincarato la dose: "Lasciate che facciano crollare insieme le loro economie ormai morte. Abbiamo fatto pochissimi affari con l'India: i loro dazi sono troppo alti, tra i più alti al mondo. Allo stesso modo, Russia e Stati Uniti non fanno quasi alcun affare insieme. Continuiamo così e diciamo a Medvedev, l'ex presidente fallito della Russia che si crede ancora presidente, di stare attento a come parla. Sta entrando in un territorio molto pericoloso".

La risposta di Medvedev

 Il vicesegretario del Consiglio di Sicurezza russo non ha tardato a rispondere all'attacco diretto di Trump. "Se un presidente degli Stati Uniti, per quanto formidabile, reagisce così nervosamente a certe parole di un ex leader russo, significa che la Russia ha ragione su tutto e andrà per la sua strada", aveva scritto sui social Medvedev, che è stato capo di Stato dal 2008 al 2012 e primo ministro dal 2012 al 2020. L'esponente di primo piano della Federazione russa ha anche deriso il commento del tycoon sulle "economie morte", ricordandogli "i suoi film preferiti sugli zombie" e quanto possa essere pericoloso il sistema di ritorsione nucleare conosciuto come "mano morta". Tale sistema, stando agli analisti militari, era in funzione in Russia durante la Guerra fredda e permetteva a Mosca di lanciare missili nucleari qualora la sua leadership fosse stata messa in pericolo.

L'atto finale

 Dopo la risposta di Medvedev, è arrivata la mossa militare di Trump. "Sulla base delle dichiarazioni altamente provocatorie dell'ex presidente russo Dmitry Medvedev, ora vicepresidente del Consiglio di Sicurezza della Federazione russa, ho ordinato il riposizionamento di due sottomarini nucleari in zone appropriate, nel caso in cui queste dichiarazioni insensate e provocatorie fossero più di questo", ha scritto l'inquilino della Casa Bianca sul proprio social Truth. "Le parole sono molto importanti e spesso possono portare a conseguenze indesiderate. Spero che questo non sia uno di quei casi", ha aggiunto. Ora non resta che attendere la risposta di Medvedev.

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