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Kiev: "La prossima settimana scambio di prigionieri con Mosca"

Zelensky: "L'Ucraina avrebbe dovuto ricevere 20mila missili per combattere i droni russi ma l'amministrazione Trump ha deciso di trasferirli in Medioriente"

di Redazione online
08 Giu 2025 - 17:39

La guerra in Ucraina giunge al giorno 1.201. Lo scambio di prigionieri programmato fra Kiev e Mosca avverrà la prossima settimana. Lo ha reso noto il capo dell'intelligence militare ucraina spiegando che l'Ucraina sta rispettando "scrupolosamente" gli accordi raggiunti a Istanbul. Gli attacchi russi su Kharkiv sono "puro terrorismo". Lo afferma il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, riferendo che nel raid di sabato pomeriggio che ha colpito la città ucraina il bilancio è di un morto e oltre 40 feriti. "Questo va avanti da oltre 3 anni di guerra e non può essere ignorato. Non possiamo chiudere gli occhi. E questo non è un gioco. Ogni giorno perdiamo la nostra gente solo perché la Russia si sente impunita. C'è bisogno di una forte pressione sulla Russia per ottenere la pace". Il leader ucraino ha poi aggiunto: "L'Ucraina avrebbe dovuto ricevere 20mila missili per combattere i droni russi ma l'amministrazione Trump ha deciso di trasferirli in Medioriente".

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Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha accusato la Russia di aver condotto un gioco "sporco e politico" riguardo all'imminente scambio di prigionieri, che Mosca e Kiev si accusano a vicenda di ostacolare.


L'Ucraina avrebbe dovuto ricevere 20mila missili per combattere i droni russi ma l'amministrazione del presidente statunitense Donald Trump ha deciso di trasferirli in Medioriente. Lo ha affermato il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, in un'intervista alla Abc riportata da Rbc-Ukraine. 


Il portavoce dello Stato maggiore ucraino, Andriy Kovalev, ha respinto come falso l'annuncio di Mosca di un'offensiva nella regione di Dnipropetrovsk. "Questa informazione non è vera. I combattimenti continuano nella regione di Donetsk" e l'annuncio "è disinformazione russa", ha affermato citato dai media ucraini. "Il nemico non è entrato nella regione di Dnipropetrovsk".Nel frattempo, le Forze di difesa dell'Ucraina meridionale hanno detto che "il nemico non abbandona i suoi propositi di entrare nella regione di Dnipropetrovsk, ma i nostri combattenti mantengono la loro linea del fronte, sventando i piani dell'occupante".


Kiev ha annunciato che lo scambio di prigionieri con la Russia avverrà la "prossima settimana". L'Ucraina "sta subendo pressioni informative e tentativi di dettare unilateralmente i parametri del processo di scambio. Stiamo rispettando scrupolosamente gli accordi raggiunti a Istanbul", ha affermato il capo dell'intelligence militare ucraina Kyrylo Budanov. "L'avvio delle misure di rimpatrio basate sui risultati dei negoziati di Istanbul è previsto per la prossima settimana, come comunicato alle persone autorizzate martedì. Tutto sta procedendo secondo i piani, nonostante il gioco sporco dell'informazione del nemico", ha riferito.


Il trasferimento delle salme dei soldati di Kiev alla parte ucraina potrebbe aver luogo la prossima settimana. Lo ha dichiarato il Tenente Generale Alexander Zorin, in rappresentanza del gruppo negoziale russo, ribadendo le accuse agli ucraini di ritardare lo scambio dei caduti e che la Russia attende la conferma ufficiale di Kiev del rinvio. "Ci sono segnali che indicano che l'azione umanitaria verrà rinviata alla prossima settimana. Confermo che stiamo aspettando una conferma ufficiale, attraverso i canali noti alla parte ucraina, che avrà luogo un'azione per la restituzione delle salme. Ripeto, siamo pronti a restituire oltre seimila salme in gruppi tramite trasporto su strada e su rotaia. Non ho altri commenti riguardo alle polemiche secondo cui si tratterebbe di una decisione politicizzata. Si tratta di un'azione puramente umanitaria", sostiene il militare russo citato dalla Tass. Questa mattina, Zorin ha ribadito che Mosca ha portato il primo gruppo di caduti da scambiare - 1.212 salme - nel luogo designato per lo scambio.


La Russia ha reso noto che sta conducendo una offensiva nella regione ucraina di Dnipropetrovsk. Il ministero della Difesa ha detto che unità della 90esima divisione corazzata hanno "raggiunto il confine occidentale della Repubblica popolare del Donetsk, e stanno continuando a sviluppare un'offensiva nella regione di Dnipropetrovsk".


"È stata dura ma stiamo gestendo la situazione, Kharkiv resiste". Lo spiega in un'intervista alla Stampa il sindaco Igor Terekhov, dopo l'ultimo attacco russo sulla città. "È stato un attacco molto pesante, di sicuro il più potente dall'inizio della guerra, sono stati colpiti edifici residenziali soprattutto ai piani alti e infrastrutture, ci sono morti e ci sono feriti - racconta -. La città però non è in preda al panico".


Durante la notte, le difese aeree di Mosca hanno intercettato e distrutto 61 droni ucraini in diverse regioni russe. Lo riporta la Tass, citando il Ministero della Difesa del Paese guidato da Vladimir Putin. "I dispositivi sono stati abbattuti sulle regioni di Bryansk, Belgorod, Kaluga, Tula, Orel e Kursk, così come nella regione di Mosca e sul territorio della Repubblica di Crimea", scrive la Tass. Nove di questi droni, come riferito dal sindaco moscovita Sergey Sobyanin, sono stati abbattuti nello spazio aereo della capitale russa.


Gli attacchi russi su Kharkiv sono "puro terrorismo". Lo afferma il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, riferendo che nel raid di sabato pomeriggio che ha colpito la città ucraina il bilancio è di un morto e oltre 40 feriti. "Questo va avanti da oltre 3 anni di guerra e non può essere ignorato. Non possiamo chiudere gli occhi. E questo non è un gioco. Ogni giorno perdiamo la nostra gente solo perché la Russia si sente impunita. C'è bisogno di una forte pressione sulla Russia per ottenere la pace", ha aggiunto Zelensky.

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