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Ultimo aggiornamento: 24 giorni fa
Speciale Guerra Ucraina

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Scambio prigionieri Kiev-Mosca in tre giorni: ognuno ne libera 1.000

Kiev: "La Svizzera pronta a ospitare futuri incontri per risolvere il conflitto"

di Redazione online
23 Mag 2025 - 16:35

La guerra in Ucraina giunge al giorno 1.185. Russia e Ucraina hanno cominciato il maxiscambio di prigionieri concordato nei negoziati di Istanbul, che proseguirà nei prossimi giorni. La Russia ha restituito all'Ucraina 270 prigionieri e 120 civili, ha affermato il ministero della Difesa russo. In risposta, sono stati rimpatriati 270 militari russi e 120 civili, tra cui alcuni civili della regione di Kursk catturati dalle forze armate ucraine. La Svizzera ha confermato la propria disponibilità a ospitare nuovi incontri nell'ambito del processo volto a raggiungere una soluzione pacifica del conflitto in Ucraina. Lo ha annunciato su Telegram il capo dell'Ufficio presidenziale ucraino, Andriy Yermak. L'ipotesi potrebbe prendere piede dopo che Mosca non ha confermato l'indiscrezione, rilanciata dai media americani, di un nuovo incontro con Kiev in Vaticano a metà giugno. 


La Russia invierà all'Ucraina le sue condizioni per un accordo di pace una volta completato l'ultimo scambio di prigionieri. "Non appena lo scambio di prigionieri di guerra sarà completato, saremo pronti a consegnare alla parte ucraina la bozza del documento che la parte russa sta attualmente finalizzando", ha dichiarato il ministro degli Esteri Sergei Lavrov.


Un russo in possesso anche di cittadinanza italiana, Ruslan Sidiki, è stato condannato in Russia a 29 anni di reclusione per l'accusa di avere organizzato attacchi a infrastrutture militari e civili su mandato dei servizi d'intelligence ucraini. Alla lettura della sentenza, in una Corte di Ryazan, erano presenti due funzionari del Consolato italiano. Ruslan, 37 anni, era accusato di avere cercato di attaccare con droni esplosivi una base aerea militare a Dyagilevo, nella regione di Ryazan, e di avere compiuto un attentato esplosivo a una ferrovia nella stessa regione facendo deragliare un treno merci.


Ucraina e Russia stanno conducendo il più grande scambio di prigionieri dall'inizio della guerra. Durerà diversi giorni. Lo riportano fonti a Rbc-Ucraina, secondo cui Kiev e Mosca libereranno 1.000 prigionieri ciascuno, così come concordato durante i colloqui di Istanbul. 


Russia e Ucraina hanno cominciato il maxi scambio di prigionieri concordato nei negoziati di Istanbul, che proseguirà nei prossimi giorni. Ne danno notizia le agenzie russe. La Russia ha restituito all'Ucraina 270 prigionieri e 120 civili, ha affermato il Ministero della Difesa russo. In risposta, sono stati rimpatriati 270 militari russi e 120 civili, tra cui alcuni civili della regione di Kursk catturati dalle forze armate ucraine, riporta Sky News.


Sono 270 militari e 120 civili, compresi residenti della regione del Kursk sequestrati dalle truppe d'invasione ucraine, i primi russi liberati nello scambio di prigionieri concordato con Kiev nei negoziati di Istanbul. I 390 rilasciati sono stati consegnati dagli ucraini alla Bielorussia, da dove rientreranno in patria. Lo rendono noto le agenzie russe.


Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky "non ha la legittimità" per firmare un eventuale accordo di pace tra il suo Paese e la Russia. Mosca quindi non si sentirebbe garantita, e per trovare un firmatario "la migliore opzione" sarebbe quella che in Ucraina si svolgessero elezioni per scegliere un nuovo presidente. Lo ha detto il ministro degli Esteri russo Serghei Lavrov. Il mandato di Zelensky è scaduto nel maggio del 2024 senza che fossero indette nuove elezioni a causa della legge marziale in vigore nel Paese. Rispondendo a giornalisti che gli chiedevano se la Russia sarebbe pronta a firmare con Zelensky un trattato di pace, Lavrov, citato dalla Tass, ha risposto: "State mettendo il carro davanti ai buoi. Prima dobbiamo avere un trattato, e poi, quando è stato concordato, decideremo. Ma il presidente Zelensky, come il presidente Putin ha detto ripetutamente, non ha legittimità. Questo è riconosciuto anche in Ucraina". L'attuale Costituzione ucraina, ha aggiunto il ministro russo, sembra indicare come possibile firmatario che Mosca accetterebbe il presidente della Verkhovna Rada, il Parlamento monocamerale ucraino. "Ma forse la migliore opzione sarebbe quella di tenere elezioni", ha concluso Lavrov. 


"Non siamo entrati nei dettagli delle proposte concrete però ci siamo soffermati veramente sull'importanza di lavorare per una pace che sia una pace giusta, questo equilibrio tra pace e giustizia sembra una cosa molto importante nel suo pensiero". Lo hanno detto i vescovi della Comece, rispondendo in una conferenza stampa, alla domanda se nell'incontro di questa mattina con papa Leone XIV, si sia parlato di una possibile mediazione vaticana tra russi e ucraini per porre fine al conflitto.


La Svizzera ha confermato la propria disponibilità a ospitare nuovi incontri nell'ambito del processo volto a raggiungere una soluzione pacifica del conflitto in Ucraina. Lo ha annunciato su Telegram il capo dell'Ufficio presidenziale ucraino, Andriy Yermak. Yermak ha avuto un colloquio con il consigliere per la sicurezza nazionale svizzero, Gabriel Luechinger, in seguito all'incontro tra i presidenti di Ucraina e Svizzera. Durante la conversazione si è discusso dell'incontro tenutosi a Istanbul e dei negoziati per la fine della guerra. "E' stato affrontato anche il futuro del dialogo per una pace giusta".


Il numero di persone ferite per un bombardamento missilistico delle forze armate ucraine sulla città di Lgov, nella regione russa di Kursk, è salito a 16. Lo ha dichiarato ai media russi il governatore ad interim della regione, Alexander Khinshtein. "Quattro dei feriti versano in gravi condizioni: i nostri medici stanno facendo di tutto per salvarli", ha scritto su Telegram. 


Gli attacchi russi in Ucraina da gennaio ad aprile 2025 hanno ucciso e ferito più civili rispetto allo stesso periodo del 2024. Lo ha riferito un rapporto dell'organizzazione internazionale per i diritti umani Human Rights Watch, citata da Ukrinform. Il report evidenzia che nei primi quattro mesi dell'anno le vittime civili sono aumentate del 57%, in particolare il numero di feriti, rispetto allo stesso periodo del 2024. Gli attivisti per i diritti umani hanno esaminato quattro attacchi russi contro l'Ucraina tra il 1° febbraio e il 4 aprile, che complessivamente hanno causato almeno 47 morti e 180 feriti tra i civili. 

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