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Ultimo aggiornamento: 2 mesi fa
Speciale Guerra Ucraina

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Putin non sarà ai colloqui tra Mosca e Kiev in Turchia | Zelensky: "Pronti a ogni tipo di negoziato per arrivare alla pace"

A Istanbul assente anche il ministro degli Esteri russo Lavrov. Per gli Usa saranno presenti l'inviato speciale di Trump per il Medioriente Witkoff e il segretario di Stato Rubio

di Redazione online
14 Mag 2025 - 23:15

La guerra in Ucraina giunge al giorno 1.176. Il Cremlino ha fatto sapere che sarà Vladimir Medinsky, ex ministro della Cultura e attuale consigliere del presidente Vladimir Putin, a guidare la delegazione russa ai negoziati diretti con l'Ucraina a Istanbul. Saranno quindi assenti lo stesso Putin e anche il ministro degli Esteri Serghei Lavrov. Volodymyr Zelensky ha invece reso noto che giovedì sarà in Turchia e che Kiev è pronta a "qualsiasi formato di negoziato per arrivare alla pace". Per gli Usa saranno presenti l'inviato speciale di Trump per il Medioriente, Steve Witkoff, e il segretario di Stato Marco Rubio. Il ministro degli Esteri ucraino Andrii Sybiha ha ribadito "la disponibilità immediata e incondizionata" da parte di Kiev "a un cessate il fuoco completo e duraturo".


In Turchia, oltre al presidente ucraino Volodymyr Zelensky, domani dovrebbero esserci il capo dell'ufficio presidenziale ucraino Andriy Yermak, il ministro della Difesa ucraino Rustem Umerov, il consigliere diplomatico del presidente Ihor Zhovkva e il ministro degli Esteri Andrii Sybiha, ma non è ancora chiaro se i negoziati con la Russia avranno effettivamente luogo perché "la decisione sul formato dei negoziati e sul loro effettivo svolgimento sarà presa personalmente dal presidente domani in Turchia". Lo ha riferito una fonte alla testata ucraina NV, rilanciata da Unian. La dichiarazione era precedente all'annuncio del Cremlino, che ha riferito la composizione della delegazione russa a Istanbul e questa non include Vladimir Putin. Secondo quanto la fonte aveva riferito, Zelensky contava ancora su una possibilità della presenza di Putin. Lo stesso Zelensky qualche ora fa aveva dichiarato: "Sto aspettando di sapere chi arriverà dalla Russia e poi stabilirò quali passi l'Ucraina dovrà compiere".


Sarà Vladimir Medinsky, ex ministro della Cultura e attuale consigliere del presidente Vladimir Putin, a guidare la delegazione russa ai negoziati diretti con l'Ucraina previsti domani a Istanbul. Saranno quindi assenti lo stesso Putin e anche il ministro degli Esteri Serghei Lavrov. Lo riferisce il Cremlino. Medinsky ebbe un ruolo di primo piano anche negli ultimi negoziati diretti, nel 2022.


Funzionari americani ed europei hanno convinto Volodymyr Zelensky ad andare ai colloqui in Turchia dopo che martedì sera il presidente si era detto frustrato e ha lasciato intendere che non sarebbe andato né avrebbe mandato i suoi collaboratori. Lo hanno affermato due diplomatici a conoscenza della questione al Washington Post. I funzionari hanno sottolineato l'importanza di inviare almeno una delegazione di collaboratori di alto livello, tra cui il suo capo di gabinetto, Andriy Yermak, e il ministro degli Esteri Andrii Sybiha, ma hanno incontrato ripetute resistenze da parte del leader ucraino. "Zelensky non ne vedeva affatto il motivo", ha dichiarato uno dei diplomatici. L'inviato speciale di Donald Trump, Steve Witkoff, in particolare ha fatto capire agli ucraini che presentarsi ai colloqui diretti con la Russia sarebbe stata una mossa vantaggiosa per tutti: se loro si fossero presentati e la Russia no, Mosca avrebbe fatto una brutta figura e ne avrebbe pagato le conseguenze. Se invece Ucraina e Russia si fossero presentate, le due parti avrebbero potuto avvicinarsi a un cessate il fuoco e alla fine della guerra.


Un attacco missilistico russo su un impianto industriale su Sumy ha provocato tre morti. Lo fa sapere il presidente della regione Oleg Grigorov, come riportano i media ucraini.


"Sono grato a Sua Santità Papa Leone XIV per le sue sagge parole sulla disponibilità della Santa Sede a svolgere un ruolo di mediazione nel ripristino della pace globale. La pace è il desiderio più sacro di milioni di persone. Auspichiamo e facciamo ogni sforzo per ripristinare una pace dignitosa. Apprezziamo la perspicace dichiarazione del Pontefice e ribadiamo il nostro impegno nel promuovere significativi sforzi di pace, tra cui un cessate il fuoco completo e un incontro personale al più alto livello con la Russia". Lo ha scritto su X il presidente ucraino Volodymyr Zelensky.


Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky afferma che Kiev è pronta a "qualsiasi formato di negoziato" per porre fine alla guerra con la Russia e deciderà i "prossimi passi" a seconda di chi rappresenterà la Russia ai colloqui di Istanbul.


L'inviato di Donald Trump Steve Witkoff e il segretario di Stato Marco Rubio si recheranno a Istanbul venerdì 16 maggio per i colloqui tra Russia e Ucraina.


"Questo è prematuro, c'è stato l'invito del presidente Zelensky, adesso il Papa valuterà cosa fare, però come faccio a dire sì o no? Credo che neanche lui a questo punto, dica sì o no". Lo dice il cardinale Pietro Parolin, confermato Segretario di Stato della Santa Sede, dopo l'invito del presidente ucraino a Papa Leone XIV di andare a Kiev.


"Durante il nostro incontro, ho ringraziato Hakan Fidan per avermi invitato in Turchia e l'ho informato sugli ultimi sviluppi sul campo di battaglia e in ambito diplomatico. L'epicentro della diplomazia mondiale è ora in Turchia, che sta svolgendo un ruolo attivo di mediazione. Lo apprezziamo". Lo scrive sui social il ministro degli Esteri ucraino Andrii Sybiha. "Ho ribadito l'impegno dell'Ucraina per la pace, la nostra disponibilità immediata e incondizionata a un cessate il fuoco completo e duraturo, nonché la nostra offerta di un incontro diretto al più alto livello tra l'Ucraina e la Russia. Putin deve smettere di rifiutare il cessate il fuoco e di evitare l'incontro con il presidente Zelensky. Abbiamo avuto una conversazione approfondita sui modi per portare avanti un processo di pace significativo: sono grato al mio collega per il suo sostegno e le sue preziose osservazioni".


"Non può esserci una pace dettata e nessuna sottomissione a fatti creati militarmente contro la volontà dell'Ucraina. Ci auguriamo, e stiamo tutti lavorando intensamente, che questa posizione chiara sia condivisa non solo in tutta Europa, ma anche dai nostri partner americani". Lo ha detto il cancelliere tedesco, Friedrich Merz, durante la sua prima dichiarazione al Bundestag.


" Questa guerra e il suo esito non determineranno solo il destino dell'Ucraina. L'esito di questa guerra deciderà se la legge e l'ordine continueranno a prevalere in Europa e nel mondo oppure se prevarranno la tirannia, la forza militare e il puro diritto del più forte". Lo ha detto il cancelliere tedesco, Friedrich Merz, durante la sua prima dichiarazione al Bundestag.


"Noi continuiamo a fornire un forte sostegno all'Ucraina, che è sotto attacco. L'ho ribadito al presidente Zelensky durante la mia visita a Kiev lo scorso fine settimana. È chiaro che non siamo parte della guerra e non vogliamo diventarlo. Ma non siamo nemmeno una terza parte non coinvolta o un mediatore neutrale tra i fronti, per così dire". Lo ha detto il cancelliere tedesco Friedrich Merz nel suo primo discorso da Kanzler al Bundestag. "Non ci devono essere dubbi sulla nostra posizione: cioè senza se e senza ma dalla parte degli ucraini e quindi dalla parte di tutte le persone in Europa che si impegnano per la democrazia e lo Stato di diritto, che vogliono vivere in libertà e in società aperte".



Donald Trump ha evocato la possibilità di visitare la Turchia se il presidente russo Vladimir Putin vi si recherà per colloqui con il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky. "Non so se verrà. So che gli piacerebbe che fossi lì. È una possibilità", ha detto il presidente degli Stati Uniti ai giornalisti a bordo dell'Air Force One dopo aver lasciato l'Arabia Saudita e prima di arrivare in Qatar.


"La proliferazione di armi nucleari in Europa non favorirà la sicurezza, la prevedibilità e la stabilità nel continente". Lo ha detto il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov, rispondendo all'ipotesi avanzata ieri dal presidente francese Emmanuel Macron di schierare testate francesi in Polonia. Lo riferisce l'agenzia Ria Novosti.


Alla vigilia dei negoziati diretti con l'Ucraina a Istanbul, il Cremlino ha fatto sapere di non potere ancora rendere nota la composizione della delegazione russa. Lo riferisce l'agenzia Interfax.


Gli Stati Uniti sono contrari a estendere l'invito a partecipare al vertice Nato dell'Aia del 24 giugno al presidente ucraino Volodymyr Zelensky. Lo confidano all'Ansa fonti diplomatiche alleate. Al momento, infatti, le partecipazioni sono state inviate solo ai quattro partner asiatici: Giappone, Corea del sud, Australia e Nuova Zelanda. "Quasi tutti tra gli alleati hanno espresso a Washington perplessità su questa scelta", precisa una fonte. Il tema, fra gli altri, potrebbe fare capolino alla ministeriale esteri informale di Antalya, che si apre questa sera con la cena organizzata dai padroni di casa.


Via libera dei Rappresentanti Permanenti dei 27 Paesi Ue al 17esimo pacchetto di sanzioni contro la Russia. Le nuove misure europee, oltre a colpire nuovamente la cosiddetta "flotta ombra" di Mosca, prevedono anche sanzioni relative alle attività ibride della Russia, alle violazioni dei diritti umani e all'uso di armi chimiche. 


Il presidente brasiliano, Luiz Inacio Lula da Silva, ha dichiarato che intende esortare Vladimir Putin a incontrare Volodymyr Zelensky in Turchia, dove sono previsti negoziati sulla guerra in Ucraina, aggiungendo il suo ai numerosi appelli al leader russo affinché si rechi personalmente a Istanbul per colloqui diretti con Kiev. "Cercherò di parlare con Putin", ha detto Lula in una conferenza stampa a Pechino, prima della tappa programmata a Mosca durante il suo viaggio di ritorno in Brasile. "Non mi costa nulla dirgli: 'Ehi, compagno Putin, vai a Istanbul e negozia, per l'amor di Dio'", ha aggiunto.

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