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Speciale Guerra Ucraina

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Ucraina, Lavrov: "Russia e Usa hanno discusso di relazioni bilaterali"

Peskov: "L'obiettivo è quello normalizzare le relazioni". Zelensky: "La Russia continua a lanciare attacchi e ignora la diplomazia"

di Redazione online
12 Apr 2025 - 14:44

La guerra in Ucraina giunge al giorno 1.144. Dopo l'incontro fra Putin e l'inviato Usa Witkoff, il ministro degli Esteri russo Lavrov dice che Russia e Usa hanno discusso di relazioni bilaterali a partire dagli sforzi per normalizzare il lavoro delle loro missioni diplomatiche. Inoltre dice che trump comprende meglio dei leader Ue l'essenza del conflitto in Ucraina. E' stata la terza volta in due mesi che Witkoff è arrivato in Russia per vedere Putin nel tentativo di spingere per un cessate il fuoco in Ucraina. A San Pietroburgo il vertice è durato oltre quattro ore. Cremlino: "L'incontro è stato incentrato sulla risoluzione della crisi ucraina". Intanto, Zelensky scrive su X che Mosca sta "ignorando la diplomazia" e continua a lanciare attacchi nonostante la proposta statunitense di cessate il fuoco. Donald Trump potrebbe imporre ulteriori sanzioni alla Russia, se un accordo sul cessate il fuoco in Ucraina non sarà raggiunto entro la fine di aprile. Lo riporta Axios citando alcune fonti.

Ucraina, raid russo sulla città di Kryvyi Rih: bimbi tra le vittime

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Gli Stati Uniti, nell'ambito delle trattative con l'Ucraina sullo sfruttamento del suo sottosuolo, hanno chiesto anche il controllo di un gasdotto cruciale in Ucraina, utilizzato per inviare gas russo in Europa. Lo riferisce il Guardian. Funzionari statunitensi e ucraini si sono incontrati ieri per discutere le proposte della Casa Bianca per un accordo sui minerali, ma i colloqui sono diventati sempre più aspri. L'ultima bozza statunitense è più "massimalista" rispetto alla versione originale di febbraio, che proponeva di fornire a Washington 500 miliardi di dollari in metalli rari, oltre a petrolio e gas.


Donald Trump "sembra avere una comprensione molto migliore di ciò che sta accadendo in Ucraina rispetto a qualsiasi leader europeo". Lo ha affermato il ministro degli Esteri russo, Sergei Lavrov, citando come "uniche eccezioni" i leader di Ungheria e Slovacchia, che ha definito "di buon senso".


Russia e Stati Uniti hanno discusso le relazioni bilaterali, a partire dagli sforzi per normalizzare il lavoro delle loro missioni diplomatiche. Lo ha affermato il ministro degli Esteri russo, Sergei Lavrov. "Discutiamo della normalizzazione delle condizioni di lavoro delle nostre ambasciate e del rilascio dei visti entro un certo lasso di tempo, in modo che i diplomatici non debbano aspettare anni per ottenerli. Non abbiamo mai respinto proposte di cooperazione".


"L'articolo del Times travisa ciò che ho detto. Stavo parlando di una forza di resilienza post-cessate il fuoco a sostegno della sovranità dell'Ucraina. Nelle discussioni sulla spartizione, mi riferivo ad aree o zone di responsabilità di una forza alleata (senza truppe statunitensi). NON mi riferivo a una spartizione dell'Ucraina". E' quanto scrive su l'inviato speciale di Donald Trump per Ucraina e Russia, Keith Kellogg.


L'idea dell'inviato speciale del presidente degli Stati Uniti per l'Ucraina, Keith Kellogg, di dividere il Paese in zone di controllo, simili alla Berlino del dopoguerra, ha provocato una reazione a Mosca, anche se in un messaggio su X, l'inviato statunitense ha affermato che il Times ha distorto le sue parole. L'idea non è accettabile per la Russia e potrebbe portare a un'ulteriore escalation, ha dichiarato Rodion Miroshnik, ambasciatore del ministero degli Esteri russo, durante una trasmissione in diretta sul canale di propaganda Soloviev Live. Secondo lui, "gli ucraini hanno raccolto, analizzato l'esperienza, preparato e rimotivato decine di migliaia di combattenti addestrati in Gran Bretagna". Donald Trump ha invitato ieri Mosca a "darsi una mossa" per trovare una via d'uscita dal conflitto in Ucraina. L'ambizione del presidente americano è quella di mettere fine alle ostilità scatenate dal Cremlino e, a tal fine, a febbraio ha rotto l'isolamento diplomatico che l'Occidente stava imponendo alla sua controparte russa. La sua amministrazione sta organizzando colloqui distinti con alti funzionari russi e ucraini, ma finora non hanno portato a una fine completa delle ostilità. I negoziati diplomatici proseguono, senza alcuna concessione decisiva da parte del governo di Mosca. Kiev e alcune capitali occidentali sospettano che la Russia, il cui esercito è più grande e meglio equipaggiato sul fronte, stia deliberatamente trascinando i negoziati. 


L'Ucraina potrebbe essere divisa, "quasi come Berlino dopo la Seconda Guerra Mondiale", nell'ambito di un accordo di pace tra Kiev e Mosca: lo ha detto in un'intervista al Times l'inviato speciale di Donald Trump per Ucraina e Russia, Keith Kellogg. Il generale, figura di spicco negli sforzi statunitensi per porre fine alla guerra in corso da tre anni, ha suggerito che le truppe britanniche e francesi potrebbero istituire zone di controllo nell'ovest del Paese come parte di una "forza di rassicurazione", con l'esercito russo nell'est occupato. Tra di esse ci sarebbero le forze ucraine e una zona smilitarizzata. 


Il vice capo del ministero degli Esteri russo, Andrei Rudenko, ha definito completamente false le affermazioni secondo cui cittadini cinesi starebbero combattendo in Ucraina. "Posso dire che questa è una totale falsità, per usare un eufemismo - ha detto all'agenzia Tass, rispondendo a una domanda in merito -. La Cina assume una posizione molto ponderata, equilibrata e verificata sulla risoluzione in Ucraina e siamo grati ai nostri amici per questo".

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