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Charlie, Valls: "Rischi molto elevati Oltre 1.200 francesi con i jihadisti"

Il primo ministro lancia un nuovo allarme, mentre si indaga sui canali di finanziamento stranieri per le armi usate negli attentati

hollande valls
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A meno di una settimana dagli attentati contro Charlie Hebdo, il premier Manuel Valls lancia l'allarme sulla "schiera dei francesi (oltre 1.200) che si sono uniti ai jihadisti", sul pericolo di eventuali complici dei killer e sulle armi usate: "Stiamo indagando sui canali di finanziamento stranieri", dicono alla polizia. "Ci sono rischi molto seri ed elevati - avverte il primo ministro - sull'eventuale azione dei complici degli autori delle stragi".

"Francia in guerra per difendere i suoi cittadini" - Il numero di francesi che si sono uniti ai jihadisti, dichiara Valls davanti all'Assemblea nazionale, ha superato quota 1.200 per la sola filiera iracheno-siriana. Oggi, continua intervenendo alla sessione speciale dedicata alle vittime degli attacchi terroristici nel Paese, "la Francia è in guerra contro il terrorismo, l'integralismo, l'islamismo radicale. La Francia non è in guerra contro una religione. Proteggeremo tutti i cittadini, credenti o no".

"Detenuti radicalizzati separati" - Inoltre Valls annuncia la creazione "entro la fine dell'anno" di "ali specifiche" nelle prigioni per i "detenuti radicalizzati". E precisa: "E' assolutamente urgente proteggere i nostri compatrioti musulmani", sottolineando che "l'Islam ha tutto il suo posto in Francia".

Poi riprende: "Hanno voluto abbattere il messaggio della Francia, la sua luce, ma la Francia è sempre qui, è sempre presente. E' tutta la comunità nazionale che è toccata, le 17 vittime erano altrettanti volti della Francia".

"La sola posta in gioco che conta - riprende Valls - è la laicità, la laicità, la laicità, perché è al cuore della repubblica e della scuola".

Lotta al terrorismo senza deroghe a diritto e valori - Valls assicura poi che, nella sua lotta al terrorismo, la Francia non prenderà "mai misure d'eccezione che deroghino al principio del diritto e dei valori".

"Grazie alla polizia": applausi scroscianti - Il premier rivolge inoltre i suoi ringraziamenti e i complimenti alle forze dell'ordine per quanto fatto in occasione degli attentati e ringrazia il lavoro del ministro dell'Interno, Bernard Cazeneuve, e i deputati presenti lo interrompono con applausi scroscianti e una standing ovation.