prossima udienza il 29 settembre

Omicidio Kirk, la procura chiede la pena di morte per Tyler Robinson

Il presunto omicida, che rimarrà in carcere senza cauzione, è apparso in videocollegamento per la prima volta in tribunale

17 Set 2025 - 00:20
 © IPA

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La procura della contea di Utah chiederà la pena capitale nei confronti di Tyler Robinson, 22 anni, accusato di essere l'omicida dell'influencer dell'ultradestra Charlie Kirk. Lo ha annunciato il procuratore Jeff Gray. Tra i numerosi capi di imputazione che verranno avanzati nei confronti di Robinson, che rimarrà in custodia senza cauzione, vi è infatti quella relativa all'omicidio aggravato, che prevede la pena capitale. Il 22enne è comparso davanti a un giudice per un'udienza da remoto, la prima dopo l'arresto. Il giorno della sparatoria, Tyler Robinson mandò un messaggio al suo compagno in cui annunciava l'omicidio.

Prima apparizione da remoto in tribunale

  Tyler Robinson è apparso per la prima volta in tribunale, a Provo, Utah, in videocollegamento dal carcere. Il 22enne è apparso calmo, ha confermato le sue generalità, ha ascoltato senza battere ciglio le accuse e l'intenzione del pm di chiedere la pena di morte. Non ha ancora un avvocato e il giudice gli ha detto che può averne uno d'ufficio. Il giudice ha annunciato che la prossima udienza si terrà il 29 settembre. Robinson ha annuito quando il giudice gli ha comunicato che sarebbe rimasto in carcere, senza cauzione, per tutta la durata del caso.

"L'omicidio di Charlie Kirk è una tragedia per il Paese: è stato assassinato mentre esercitava uno dei nostri diritti più sacri, quello della libertà di espressione", ha affermato il procuratore. Tra le varie accuse, ci sono anche l'utilizzo illegale di arma da fuoco, subornazione di testimoni e intralcio alla giustizia.

"Proiettile che uccise Kirk sfiorò bimbi"

 Il proiettile che ha colpito al collo, uccidendolo, Kirk, è passato vicino ad altre persone, compresi dei bambini presenti e la persona che aveva posto la domanda sulle sparatorie all'attivista prima che venisse ucciso. Lo ha riferito il procuratore dello Utah Jeff Gray, spiegando che questa circostanza è una aggravante per l'accusato perché ha messo in pericolo l'incolumità di altre persone. 

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