Decine di camion di aiuti entrati a Gaza, centinaia di persone in attesa del cibo
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Israele annuncia una tregua di 24 ore per consentire la consegna del cibo. Fermata da Tel Aviv la nave Freedom Flotilla con attivisti a bordo, i due italiani potrebbero rientrare a breve
di Redazione onlineIl conflitto in Medioriente è giunto al giorno 660. Dall'Egitto sono arrivati a Gaza decine di camion carichi di aiuti umanitari per la popolazione, mentre il ministro degli Esteri israeliano Gideon Saar ha annunciato una tregua di 24 ore per consegnare il cibo. Papa Leone lancia l'ennesimo appello per i "civili schiacciati dalla fame" nell'enclave palestinese ed esorta a "rispettare il diritto umanitario". Malgrado la "pausa tattica" annunciata da Israele per permettere l'afflusso di aiuti umanitari, nella sola giornata di oggi, dall'alba i morti a Gaza sono stati almeno 62, dei quali 34 erano persone in fila per il cibo. Lo scrive Al Jazeera, che cita fonti locali. Fermata la nave Freedom Flotilla e attivisti arrestati. I due italiani a bordo potrebbero rientrare a breve.
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Malgrado la 'pausa tattica' annunciata da Israele per permettere l'afflusso di aiuti umanitari, nella sola giornata di oggi, dall'alba i morti a Gaza sono stati almeno 62, dei quali 34 erano persone in fila per il cibo. Lo scrive Al Jazeera, che cita fonti locali.
Si prevede che la Siria terrà a settembre le sue prime elezioni parlamentari sotto il nuovo governo di Ahmed al-Sharaa (Jolani) dopo la caduta di Bashar Assad. Lo ha dichiarato il responsabile del processo elettorale all'agenzia di stampa statale Sana rilanciata dal Guardian. Il voto per l'Assemblea del Popolo dovrebbero svolgersi dal 15 al 20 settembre, ha aggiunto il funzionario, Mohamed Taha. In precedenza, Sharaa aveva affermato che ci sarebbero voluti fino a quattro anni prima che si tenessero le elezioni nel Paese.
Il premier britannico Keir Starmer richiamerà la prossima settimana il suo consiglio dei ministri dalla pausa estiva per affrontare l'emergenza Gaza, a fronte anche della crescente pressione sull'esecutivo laburista affinché riconosca formalmente lo Stato palestinese. Lo riportano i media del Regno Unito. Il Parlamento di Westminster e il gabinetto di governo sono attualmente in pausa fino al primo di settembre.
Il premier israeliano Benjamin Netanyahu ha chiesto alle Nazioni Unite di smettere di incolpare il suo governo per la situazione umanitaria a Gaza dopo l'apertura di percorsi sicuri per il passaggio degli aiuti da parte dell'esercito. "Ci sono vie sicure. Ci sono sempre state, ma oggi è ufficiale. Non ci saranno più scuse", ha dichiarato il leader israeliano durante una visita a una base aerea.
"L'iniziativa da assumere con urgenza è l'immediato riconoscimento nazionale dello Stato di Palestina". E' quanto chiedono 34 ambasciatori italiani in pensione - tra i quali Pasquale Ferrara, Pasquale Quito Terracciano, Ferdinando Nelli Feroci, Stefano Stefanini, Rocco Cangelosi - in una lettera aperta al premier Giorgia Meloni. I firmatari chiedono di "sospendere ogni rapporto e cooperazione" nel settore militare e della difesa con Israele; "sostenere in sede Ue ogni iniziativa che preveda sanzioni individuali"; "unirsi al consenso europeo" per la sospensione temporanea dell'accordo Israele-Ue.
Il ministro della Difesa israeliano Israel Katz ha minacciato di colpire la guida Suprema iraniana, l'ayatollah Ali Khamenei, un mese dopo il cessate il fuoco fra i due Paesi. "Voglio trasmettere un messaggio chiaro al dittatore Khamenei: se continuerai a minacciare Israele, il nostro lungo braccio raggiungerà di nuovo Teheran, con ancora più forza, e questa volta direttamente te. Non minacciarci, altrimenti ti faremo del male" ha concluso Katz durante una visita alla base aerea di Ramon.
Le Nazioni Unite sono pronte a sostenere il popolo palestinese nella ricostruzione della Striscia di Gaza: lo ha dichiarato l'Alto Commissario dell'Onu per i diritti umani, Volker Turk. "Siamo pronti a sostenere i palestinesi nella costruzione dello Stato, ponendo al centro i diritti umani e lo stato di diritto. Quando arriverà quel momento, i programmi di supporto alle vittime e ai sopravvissuti saranno una strada importante per aprire la strada alla responsabilità e alla giustizia", ha concluso.
"Rinnovo il mio appello al cessate il fuoco, alla liberazione degli ostaggi e al rispetto integrale del diritto umanitario" nella Striscia di Gaza. Lo ha detto il Papa all'Angelus, sottolineando che nell'enclave palestinese la popolazione è "schiacciata dalla fame".
I due cittadini italiani a bordo della Freedom Flotilla fermati dalle autorità israeliane potrebbero rientrare a breve. Si tratta di Antonio Mazzeo, insegnante, giornalista e ricercatore per la pace, e Antonio La Picirella, attivista per la giustizia climatica e sociale. Partita da Gallipoli il 20 luglio, la Handala aveva come obiettivo quello di sfidare apertamente il blocco imposto da Israele sulla Striscia di Gaza, portando aiuti umanitari. I due attivisti italiani fermati sono arrivati nel porto di Ashdod dove verranno assistiti da personale dell'ambasciata d'Italia a Tel Aviv. Il ministro Sa'ar ha indicato che la procedura prevede che i partecipanti alla manifestazione avranno due opzioni: firmare una dichiarazione che consenta loro di recarsi in aeroporto e lasciare subito il Paese oppure venire fermati presso una struttura detentiva locale con rimpatrio forzato nei prossimi tre giorni.
Secondo fonti degli ospedali di Gaza, riprese da Haaretz, domenica mattina 38 persone sono state uccise nella Striscia di Gaza, e tra queste 24 erano in attesa di ricevere aiuti. L'ospedale Al-Awda nel nord di Gaza ha segnalato almeno 9 morti e circa 50 feriti tra quelli che chiedevano cibo nei pressi del corridoio di Netzarim, nel centro della Striscia.
A bordo della nave Handala della Freedom Flotilla Coalition ci sono anche due italiani. Come si legge nella lista dei partecipanti sul sito ufficiale della spedizione che tentava di rompere il blocco navale imposto da Israele alla Striscia di Gaza, Antonio La Piccirella e Antonio Mazzeo sono tra i 19 attivisti presenti sull'imbarcazione fermata nella notte dalla Marina militare israeliana a largo della costa di Gaza. Insieme a loro sono presenti anche due giornalisti dell'emittente qatariota "Al Jazeera". Dopo che la Marina ha intercettato la nave Handala, il profilo X della Freedom Flotilla Coalition ha pubblicato una serie di video in cui gli attivisti chiedono di fare pressione sui rispettivi governi. In particolare, i due italiani dicono di essere stati "intercettati e rapiti dalle forze di occupazione israeliane", e fanno appello a "mobilitarsi e fare pressione sul governo italiano per chiedere il nostro rilascio, quello di tutti gli attivisti a bordo della Handala e l'apertura immediata di tutti i canali umanitari via mare e via terra".
Fonti mediche di Gaza hanno riferito ad Al Jazeera che almeno 19 palestinesi sono stati uccisi dall'alba di oggi negli attacchi israeliani nella Striscia.
I camion provenienti dall'Egitto con il carico di aiuti umanitari hanno iniziato a entrare nella Striscia di Gaza attraverso il valico di Rafah. Lo riferisce, con un post su X, Al Qahera News, che pubblica anche filmati con convogli di aiuti in movimento nella zona di confine.
Un bambino palestinese è stato ucciso e diverse altre persone sono rimaste ferite in seguito ad un attacco israeliano vicino a un centro di assistenza a Khan Yunis, nel sud della Striscia di Gaza: lo ha riferito una fonte del Nasser Medical Complex ad Al Jazeera Arabic.
La "pausa tattica" delle operazioni dell'esercito israeliano nelle Striscia di Gaza annunciata oggi sarà in vigore a livello locale "ogni giorno fino a nuovo avviso": lo ha reso noto l'Idf su Telegram. "La pausa avrà inizio nelle aree in cui l'Idf non è operativa: Al-Mawasi, Deir al-Balah e Gaza City, ogni giorno fino a nuovo avviso", si legge in un comunicato stampa.
Camion di aiuti umanitari hanno iniziato a muoversi dall'Egitto verso la Striscia di Gaza, riportano i media locali. Israele ha affermato che da oggi saranno istituiti "corridoi umanitari" per garantire la circolazione in sicurezza dei convogli delle Nazioni Unite che consegnano aiuti alla popolazione dell'enclave palestinese e che saranno implementate "pause umanitarie" nelle aree densamente popolate.
Secondo l'emittente araba Al Jazeera undici persone sono rimaste ferite quando uno dei pallet di aiuti paracadutati stanotte dall'esercito israeliano sulla Striscia di Gaza ha colpito una tenda di sfollati vicino a Beit Lahiya, nel nord dell'enclave palestinese.
Le Forze di difesa israeliane (Idf) hanno annunciato di aver paracadutato aiuti umanitari sulla Striscia di Gaza. "Il lancio, effettuato in coordinamento con le organizzazioni internazionali e guidato" dal Coordinamento delle attività governative nei territori (Cogat), ha incluso "sette pacchi di aiuti contenenti farina, zucchero e cibo in scatola", si legge in un comunicato pubblicato dalle Idf su Telegram.
Il segretario di Stato americano Marco Rubio ha detto alle famiglie degli ostaggi israeliani che gli Stati Uniti "devono cambiare strategia a Gaza".