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Il ministro Esteri Saar a Tajani: tregua umanitaria a Gaza di 24 ore | Esercito Israele: "Ok ripresa aiuti umanitari ma non si muore di fame, è fake news di Hamas"

Ong: "Tanti morti per fame a Gaza in una settimana come negli ultimi due anni". Londra, Parigi e Berlino pensano a un ponte aereo. Freedom Flotilla, soldati a bordo: arrestati gli attivisti

di Redazione online
26 Lug 2025 - 23:33
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© Italy Photo Press
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Il conflitto in Medioriente è giunto al giorno 659. "L'esercito israeliano attuerà un cessate il fuoco umanitario di 24 ore", a partire da domenica mattina fino alla sera in diversi centri abitati di Gaza, tra cui la Striscia settentrionale. Lo ha annunciato al ministro degli Esteri, Antonio Tajani, il ministro degli Esteri di Israele Gideon Saar. La situazione è infatti sempre più drammatica. La Ong Refugees International ha riferito che il numero di morti per fame in sette giorni sta per eguagliare il numero di morti per fame dal 7 ottobre 2023. L'esercito israeliano ha annunciato che istituirà "corridoi umanitari" per consentire ai convogli delle Nazioni Unite di viaggiare in sicurezza a Gaza e che riprenderà i lanci di aiuti umanitari nel territorio. Per l'esercito nella Striscia tuttavia "non si muore di fame, è fake news di Hamas". Londra, Parigi e Berlino lavoreranno a un piano per la sicurezza e una soluzione a lungo termine per l'enclave palestinese. E promettono "aiuti aerei" per i civili in una situazione che definiscono "spaventosa". Media: "Almeno 53 i palestinesi uccisi in 24 ore nella Striscia". Le forze dell'Idf hanno abbordato l'imbarcazione Handala della Freedom Flotilla al largo della costa di Gaza: nave sequestrata e attivisti arrestati. 


Il premier britannico Keir Starmer richiamerà la prossima settimana il suo consiglio dei ministri dalla pausa estiva per affrontare l'emergenza Gaza, a fronte anche della crescente pressione sull'esecutivo laburista affinché riconosca formalmente lo Stato palestinese. Lo riportano i media del Regno Unito. Il Parlamento di Westminster e il gabinetto di governo sono attualmente in pausa fino al primo di settembre.


"L'esercito israeliano attuerà un cessate il fuoco umanitario a partire da domani mattina e fino a sera in diversi centri abitati di Gaza, tra cui la Striscia settentrionale". Lo ha annunciato al ministro degli Esteri Antonio Tajani, il ministro degli Esteri di Israele Gideon Saar. 


I soldati dell'Idf, che hanno fatto irruzione sulla nave di Freedom Flotilla, che voleva forzare il blocco marittimo al largo della Striscia di Gaza per portare aiuti alla popolazione palestinese, hanno sequestrato l'imbarcazione e arrestato gli attivisti a bordo. Lo riporta Haaretz.


Si è improvvisamente interrotto lo streaming a bord della barca Handala della Freedom Flotilla. Le immagini in diretta dalle webcam di bordo si sono congelate e non si odono più suoni: possibile segno del jamming elettronico israeliano che precede il blitz a bordo dell'Idf. L'interruzione momentanea e il congelamento delle immagini aveva fatto pensare ad una possibile operazione di oscuramento.


"A Gaza non si muore di fame. Si tratta di una falsa campagna promossa da Hamas". Così l'esercito israeliano sui social, dopo aver annunciato la ripresa degli aiuti umanitari a Gaza. "La responsabilità della distribuzione del cibo - sottolinea l'esercito israeliano - è delle Nazioni Unite e delle organizzazioni umanitarie internazionali. Pertanto, le Nazioni Unite e le organizzazioni internazionali sono tenute a migliorare l'efficacia della distribuzione degli aiuti e a garantire che questi non raggiungano Hamas". 


Almeno 53 palestinesi hanno perso la vita da venerdì sera nella Striscia di Gaza a oggi non lontano dal valico di Zikim con Israele, mentre aspettavano di ricevere cibo , colpiti da raid aerei o dal fuoco dei soldati dell'Idf a terra, secondo fonti mediche e della protezione civile palestinesi. Lo rende noto Haaretz. 


L'esercito israeliano ha annunciato sabato che istituirà dei "corridoi umanitari" per consentire ai convogli delle Nazioni Unite di viaggiare in sicurezza a Gaza, nonché che riprenderà i lanci di aiuti umanitari nel territorio, a seguito di una valutazione della situazione e in conformità con le direttive della leadership politica. Lo scrive Haaretz. 



L'esercito israeliano ha dichiarato che le sue truppe hanno sparato "colpi di avvertimento" vicino ai camion degli aiuti umanitari nel nord di Gaza. I medici che lavorano nel territorio hanno dichiarato che sei persone sono state uccise e oltre 160 ferite mentre attendevano i rifornimenti.


L'esercito israeliano ha dichiarato che si sta preparando all'arrivo della nave Handala, che porta aiuti umanitari per la popolazione di Gaza, e che è in attesa di indicazioni dalla leadership politica. "Le Idf impongono il blocco della sicurezza marittima sulla Striscia ed è preparata ad affrontare una serie di scenari", ha affermato l'esercito.


Un comandante di Hezbollah è stato ucciso in un attacco di droni israeliani a Bint Jbeil, nel Libano meridionale. Lo riferisce l'esercito israeliano, precisando che Ali Abed al-Qader Ismail era coinvolto negli sforzi per ripristinare le capacità del "Partito di dio" nell'area di Bint Jbeil e che le sue azioni "costituivano una palese violazione degli accordi tra Israele e Libano".


Regno Unito, Francia e Germania concordano sulla necessità che l'Iran riprenda "entro la fine di agosto la cooperazione con l'Aiea", l'agenzia atomica dell'Onu, e "torni al tavolo della diplomazia" sui suoi programmi nucleari, minacciando in caso contrario d'imporre nuovamente "sanzioni" contro Teheran.


Regno Unito, Francia e Germania tornano a definire "spaventosa" la situazione della popolazione civile palestinese nella Striscia di Gaza, sullo sfondo dei raid israeliani e delle restrizioni sulle forniture essenziali, e annunciano un piano congiunto per la distribuzione aerea di aiuti, autorizzata di nuovo da Israele in risposta alle pressioni internazionali crescenti, in partnership con Paesi come la Giordania. E' quanto si legge in una nota diffusa oggi Downing Street, dopo una nuova telefonata a tre fra Keir Starmer, Emmanuel Macron e Friedrich Merz.


Una nave con a bordo attivisti pro-Palestina e aiuti umanitari si sta avvicinando alla Striscia di Gaza. Lo riferisce il quotidiano "Times of Israel" citando gli organizzatori del viaggio. La barca Handala, con a bordo 15 attivisti, è salpata dalla Sicilia all'inizio di questo mese dopo che Israele aveva intercettato un'altra imbarcazione, la Madleen, che aveva tentato di rompere il blocco navale sulla Striscia di Gaza. Handala è gestita dalla Freedom Flotilla Coalition, che aveva inviato anche la precedente imbarcazione, la Madleen. Gli organizzatori affermano che Handala si trova a 105 miglia nautiche dalle coste di Gaza, dopo aver superato il punto in cui la Marina israeliana aveva intercettato la Madleen. 


Il team di Donald Trump sta riconsiderando la strategia per Gaza dopo sei mesi di fallimenti. Lo riporta Axios. Il Segretario di Stato americano, Marco Rubio è stato definito "visibilmente frustrato" durante il colloquio con un gruppo di famiglie di ostaggi dopo il fallimento dell'ultimo round di colloqui sul Medioriente. Secondo alcune fonti, durante l'incontro Rubio ha ripetuto più volte che l'amministrazione doveva "ripensare" la sua strategia sulla Striscia e "presentarsi al presidente con nuove opzioni". A sei mesi dalla sua presidenza, Trump non è più lontano che mai dalla fine della guerra israelo-palestinese. La crisi umanitaria è peggiore che mai, i negoziati sono in stallo e gli Stati Uniti e Israele sono sempre più isolati a livello internazionale.


Gran Bretagna, Francia e Germania lavoreranno "in stretta cooperazione" a un piano per la sicurezza e una soluzione a lungo termine nella Striscia di Gaza. Lo ha annunciato Downing Street, al termine di una conferenza fra i rispettivi capi di Stato e di governo.


Sono 117 i camion di aiuti umanitari entrati dall'Egitto nella Striscia di Gaza attraverso i valichi di Zikim e Kerem Shalom. Lo riferisce una fonte all'emittente egiziana "Al Qahera News". L'iniziativa fa parte degli sforzi continui del Paese per fornire aiuti umanitari alla Striscia. La fonte egiziana ha aggiunto che gli aiuti comprendono spedizioni di farina, latte per neonati e generi alimentari, sottolineando che l'ingresso degli aiuti prosegue per il terzo giorno consecutivo. 


L'Ufficio governativo per i media di Gaza ha affermato che 100mila bambini di età non superiore ai due anni, tra cui 40mila neonati, rischiano di morire entro pochi giorni a causa di un "imminente disastro umanitario senza precedenti" provocato da Israele. Lo riporta Al Jazeera. Questa situazione è dovuta alla "totale mancanza di latte per bambini e di integratori nutrizionali, alla continua chiusura dei valichi e all'impedimento dell'ingresso dei più semplici rifornimenti di base", si legge in un comunicato. 


Un neonato, Hud Arafat, è morto a Gaza per grave malnutrizione e mancanza di latte artificiale. E' quanto affermano fonti mediche, citate da Wafa. Con la morte del piccolo sale a tre il numero dei bambini morti di fame e malnutrizione nelle ultime 24 ore, portando il bilancio totale delle vittime per fame a Gaza a 124. Fonti mediche hanno affermato che 84 bambini sono tra le vittime della mancanza di cibo nella Striscia, riporta Wafa. 


Il numero di morti per fame a Gaza in quest'ultima settimana sta per eguagliare il numero di morti per fame registrato nella Striscia dall'inizio delle ostilità, il 7 ottobre 2023: lo ha detto alla Cnn il presidente della ong Refugees International, Jeremy Konyndyk. 


Nell'ultima giornata l'Aeronautica militare israeliana ha colpito oltre 100 "obiettivi terroristici" in tutta la Striscia di Gaza. Lo rendono noto le forze di difesa israeliane in una nota su Telegram. Tra gli obiettivi colpiti, prosegue la nota, "cellule terroristiche, tunnel da combattimento, infrastrutture militari, postazioni di lancio di missili anticarro e depositi di armi".


Sebbene il lancio di aiuti per via aerea sulla Striscia di Gaza possa essere utile, le Nazioni Unite affermano che i lanci aerei "sono il modo più costoso e inefficiente" per far arrivare gli aiuti nella zona, definendo la mossa una "distrazione dall'inazione" del governo israeliano. Lo riporta la Bbc riferendo dell'apertura di Israele a questa modalità di aiuto umanitario.


Almeno 25 palestinesi sono stati uccisi dalle forze israeliane a Gaza dall'alba di oggi, tra cui 13 mentre aspettavano gli aiuti umanitari: lo hanno riferito fonti mediche ad Al Jazeera. 


Quasi una persona su tre nella Striscia di Gaza rimane per giorni senza mangiare. Lo denuncia il Programma alimentare mondiale (Pam) delle Nazioni Unite, aggiungendo che nella Striscia "la malnutrizione è in aumento, con 90mila donne e bambini che hanno urgente bisogno di cure". Nonostante gli sforzi fatti finora, si legge sul sito dell'agenzia, la quantità di aiuti alimentari consegnati rappresenta "ancora una minima parte di ciò di cui una popolazione di oltre due milioni di persone ha bisogno per sopravvivere". Il Pam sottolinea che "l'accesso a prodotti freschi e nutrienti essenziali come frutta, verdura, carne, pesce e latticini richiede il ripristino dei carichi commerciali a Gaza".


"L'ho detto varie volte, anche in Parlamento", così come "l'ho detto alla stessa autorità palestinese e a Macron: io credo che il riconoscimento dello Stato di Palestina, senza che ci sia uno Stato della Palestina, possa addirittura essere controproducente per l'obiettivo. Se qualcosa che non esiste viene riconosciuto sulla carta, il problema rischia di sembrare risolto quando non lo è". Lo ha affermato la premier Giorgia Meloni in una dichiarazione a "Repubblica".


L'Idf ha distrutto decine di migliaia di aiuti umanitari, tra cui ingenti quantità di cibo destinato ai residenti di Gaza, che si sono deteriorati e sono scaduti dopo essere rimasti in attesa per molte settimane sul lato palestinese del valico di Kerem Shalom. Lo afferma l'emittente israeliana Kan citando fonti militari. Secondo le fonti, la quantità di forniture distrutte è stimata in oltre mille camion. 

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