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Ultimo aggiornamento: 2 mesi fa
Speciale Il conflitto in Medioriente

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Gaza, Macron annuncia che la Francia riconoscerà lo Stato palestinese | Msf: "Malnutrito un quarto dei bimbi e delle donne incinte"

Oltre 220 deputati britannici chiedono che il Regno Unito riconosca la Palestina. Tajani: "Sì allo Stato palestinese se loro riconosceranno Israele"

di Redazione online
25 Lug 2025 - 19:20
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© Italy Photo Press
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Il conflitto in Medioriente è giunto al giorno 658. Sono entrati a Gaza 161 camion di aiuti dall'Egitto. Dopo l'annuncio di Emmanuel Macron dell'imminente riconoscimento dello Stato di Palestina, Antonio Tajani dice che "noi siamo per i due popoli e due Stati, ma il riconoscimento del nuovo Stato palestinese deve avvenire in contemporanea con il riconoscimento da parte loro di Israele". La mossa di Macron è arrivata dopo il ritiro della delegazione israeliana dai negoziati di Doha, che vanno quindi verso il fallimento. Nel frattempo, la situazione a Gaza rimane pesantissima. Msf fa sapere a Gaza è malnutrita una donna incinta su quattro, come anche un bambino su quattro. 



L'esercito israeliano ha annunciato che un missile lanciato dallo Yemen è stato intercettato, dopo aver attivato le sirene in diverse aree del sud di Israele e della Cisgiordania.


Gli attivisti - tra cui due italiani - della nave Handala di Freedom Flotilla, che si sta dirigendo verso Gaza "con rischi di sicurezza elevati per i civili a bordo legati alla guerra", sbarcheranno nel weekend al porto israeliano di Ashdod. "A seguire, le autorità locali attiveranno le procedure previste dalla normativa israeliana in materia di rimpatrio". Lo riferiscono fonti qualificate. 


Il premier britannico Keir Starmer ha lasciato intendere che il Regno Unito non riconoscerà a breve lo Stato palestinese. Tale riconoscimento "dovrà far parte di un piano più ampio che porti, in ultima analisi, a una soluzione a due Stati e a una sicurezza duratura per palestinesi e israeliani".


ltre 220 deputati britannici, di nove partiti diversi, hanno inviato una lettera al premier laburista Keir Starmer e al ministro degli Esteri David Lammy affinché il Regno Unito riconosca formalmente lo Stato palestinese. L'iniziativa bipartisan, partita dalla deputata della maggioranza Sarah Champion, riguarda più di un terzo dei componenti della Camera dei Comuni e arriva dopo l'annuncio del riconoscimento fatto dal presidente francese Emmanuel Macron a fronte della "catastrofe umanitaria" a Gaza causata dal blocco degli aiuti da parte di Israele.


La polizia israeliana ha rilasciato lo sceicco Muhammad Hussein, Gran Mufti di Gerusalemme e della Palestina, dopo averlo arrestato all'interno del complesso della moschea di Al-Aqsa nella Gerusalemme Est occupata e averlo tenuto in custodia per diverse ore. Lo scrive Anadolu citando fonti e funzionari locali. Dopo il suo rilascio, la Commissione Palestinese per gli Affari dei Detenuti ha dichiarato in un comunicato che a Hussein è stato vietato l'ingresso nella moschea di Al-Aqsa fino a domenica ed è stato convocato per ulteriori interrogatori lo stesso giorno.


Quasi un terzo della popolazione di Gaza "non mangia da giorni", ha dichiarato l'agenzia di aiuti alimentari delle Nazioni Unite, il World Food Program, affermando che la crisi ha raggiunto "nuovi e sorprendenti livelli di disperazione". Quasi una persona su tre non mangia da giorni. La malnutrizione è in forte aumento, con 90mila donne e bambini che necessitano urgentemente di cure. Il World Food Program aveva già lanciato l'allarme per un "rischio critico di carestia" a Gaza. Si prevede inoltre che tra maggio e settembre 470mila persone dovranno affrontare una "fame catastrofica", la categoria più critica secondo la classificazione della Fase Integrata della Sicurezza Alimentare delle Nazioni Unite.


Nella Striscia di Gaza è in corso "una catastrofe umanitaria" che "deve finire subito". Lo affermano Gran Bretagna, Francia e Germania a conclusione di una telefonata fra i leader Keir Starmer, Emmanuel Macron e Friedrich Merz. L'appello appare una risposta indiretta alle affermazioni del governo d'Israele secondo cui a Gaza non ci sarebbe una carestia, a dispetto delle denunce dell'Onu e di molte organizzazioni internazionali.


Il riconoscimento dello Stato palestinese da parte di Emmanuel Macron "non ha alcun peso". Lo ha detto Donald Trump, sottolineando che il presidente francese "è a posto, è un giocatore di squadra. Ma ecco la buona notizia: quello che dice non conta. Non cambierà nulla".


Benjamin Netanyahu ha dichiarato che Israele, insieme ai suoi alleati americani, sta "attualmente valutando opzioni alternative" per ottenere il ritorno degli ostaggi trattenuti a Gaza ed eliminare Hamas nella Striscia. Il primo ministro ha sottolineato che Hamas rappresenta "un ostacolo al raggiungimento di un accordo per il rilascio degli ostaggi", affermando che l'inviato statunitense Steve Witkoff "ha ragione". 


Nove palestinesi sono morti di fame a Gaza nelle ultime 24 ore: lo afferma il ministero della Salute della Striscia, gestito da Hamas.


L'Idf afferma che consentirà ai Paesi stranieri lanci di cibo su Gaza, ma insiste sul fatto che non c'è carestia nella Striscia. Lo riporta Haaretz. Il coordinatore israeliano delle attività governative nei territori, riporta il Times of Israel, ritiene che la situazione umanitaria nella Striscia di Gaza "continua a essere difficile e impegnativa", ma non si registra una carestia diffusa, contrariamente a quanto afferma Hamas.


Tra la giornata di ieri e l'alba di oggi, 161 camion di aiuti umanitari sono entrati nella Striscia di Gaza dall'Egitto, attraverso il valico di Zikim e quello di Kerem Shalom. Lo riporta l'emittente "Al Qahera News". Il convoglio ha incluso spedizioni di farina, latte per neonati e generi alimentari. Dal 7 ottobre 2023, sono entrati a Gaza più di 35.000 camion carichi di oltre mezzo milione di tonnellate di aiuti umanitari.


Hamas nega che i negoziati di Doha sul cessate il fuoco nella Striscia di Gaza siano falliti ed esprime "sorpresa" per le dichiarazioni "negative" di ieri del negoziatore americano Steve Witkoff. Lo riporta la Bbc citando una dichiarazione di un alto dirigente della fazione islamico-radicale palestinese che conferma le attese di una ripresa dei colloqui nella capitale del Qatar in un un imprecisato giorno della settimana prossima. Non senza ribadire "l'impegno" della fazione per "superare gli ostacoli" e giungere a "un cessate il fuoco permanente".


L'agenzia di stampa palestinese Wafa riporta che le forze israeliane hanno arrestato oggi il Gran Muftì di Gerusalemme e della Palestina, il predicatore della moschea di Al-Aqsa sceicco Mohammad Hussein, all'interno dei cortili della moschea nella Gerusalemme occupata. Lo rende noto il Dipartimento per le dotazioni islamiche, secondo cui lo sceicco Muhammad Hussein è stato arrestato dopo la preghiera del venerdì ed è stato portato alla Porta Mughrabi della Città Vecchia di Gerusalemme.


Il governo federale tedesco non intende riconoscere lo Stato palestinese in tempi brevi, secondo quanto dice il portavoce di Berlino Stefan Cornelius dopo la scelta di Parigi "Il riconoscimento dello Stato palestinese è ancora considerato uno dei passi finali verso il raggiungimento della soluzione a due Stati. La sicurezza di Israele è la massima priorità per il governo federale. A questo proposito, il governo non prevede di riconoscere uno Stato palestinese a breve termine", ha dichiarato Cornelius ai giornalisti. 


"L'Italia è per la soluzione due popoli e due Stati ma il riconoscimento del nuovo Stato palestinese deve avvenire in contemporanea con il riconoscimento da parte loro dello Stato di Israele. A noi interessa la pace, non la vittoria di uno sull'altro e siamo il Paese al mondo che ha accolto il maggior numero di rifugiati da Gaza". E' quanto ha detto il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani, aprendo il Consiglio Nazionale di Fi. "Non possiamo più accettare - ha detto - carneficine e carestia. E' giunto il momento di arrivare a un immediato cessate il fuoco. Noi siamo amici di Israele ma a Israele lo abbiamo detto". 


I team di Medici Senza Frontiere (Msf) stanno accogliendo un numero crescente di pazienti malnutriti nelle cliniche a Gaza, mentre loro stessi lottano per trovare cibo a sufficienza. Durante gli screening effettuati la scorsa settimana presso le strutture di Msf su bambini di età compresa tra i 6 mesi e i 5 anni e su donne incinte e che allattano, il 25% dei pazienti era malnutrito. Nella clinica di Msf a Gaza City, il numero di persone registrate per malnutrizione è quadruplicato da maggio. 


Il giornalista Adam Abu Harbid sarebbe stato ucciso in un attacco aereo israeliano sulla tenda della sua famiglia nella zona di Yarmouk, nel centro di Gaza City. Lo hanno riferito fonti mediche all'agenzia di stampa palestinese Wafa, aggiungendo che i figli di Abu Harbid hanno riportato ferite di varia entita' a seguito del bombardamento. Secondo il sindacato dei giornalisti palestinesi, le forze israeliane hanno ucciso 229 giornalisti dall'inizio della guerra nella Striscia di Gaza il 7 ottobre 2023. 


"Gli Stati Uniti respingono fermamente il piano" del presidente francese "Emmanuel Macron di riconoscere uno Stato palestinese all'Assemblea generale delle Nazioni Unite", afferma Marco Rubio. "Questa decisione sconsiderata non fa che alimentare la propaganda di Hamas e ostacola la pace. E' uno schiaffo in faccia alle vittime del 7 ottobre", aggiunge il segretario di Stato americano su X.


Hamas ha dichiarato di essere "sorpresa" dalle affermazioni dell'inviato speciale della Casa Bianca Steve Witkoff, il quale ha annunciato di aver deciso di richiamare la delegazione americana dai negoziati di Doha. L'organizzazione ha risposto alle accuse di Witkoff, secondo cui mancherebbe la volontà di giungere a un accordo per il cessate il fuoco a Gaza. In una dichiarazione diffusa su Telegrame ripresa da Al Jazeera, Hamas ha affermato di aver mostrato "un impegno sincero per il successo degli sforzi dei mediatori" volti a raggiungere un accordo. L'organizzazione ha inoltre dichiarato che i mediatori hanno accolto con favore la sua posizione "costruttiva e positiva". "Il movimento ribadisce il proprio impegno a portare a termine i negoziati e a parteciparvi in modo da contribuire a superare gli ostacoli e raggiungere un accordo per un cessate il fuoco permanente", ha sottolineato.

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