L'Onu: "In due mesi uccisi mille palestinesi che cercavano cibo". Appello di 25 Paesi, tra cui l'Italia: "La guerra deve finire subito". Il patriarca Pizzaballa: "Tutto ciò non è giustificabile"
di Redazione onlineIl conflitto in Medioriente è giunto al giorno 656. Israele ha condotto nuovi raid su Gaza, colpendo anche un edificio che ospitava sfollati: i morti sono almeno 15, tra cui sei bambini. Papa Leone XIV afferma che Gaza è uno dei luoghi di guerra in cui si potrebbe recare, ma anche che "non è necessariamente la formula per ottenere la pace". Il Parlamento israeliano, la Knesset, discuterà e probabilmente approverà domani una mozione a favore dell'annessione della Cisgiordania. Alcuni rappresentanti di alto livello di Israele e Damasco si riuniranno giovedì per tentare di raggiungere un accordo per mettere fine alle violenze nel Sud della Siria, con la mediazione degli Stati Uniti. L'Agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati palestinesi (Unrwa) stima che almeno "mille persone affamate sono state uccise a Gaza mentre cercavano aiuti alimentari" dalla fine di maggio. "Tutto questo è ingiustificabile e inaccettabile", ha detto il cardinale di Gerusalemme Pierbattista Pizzaballa.
Un gruppo di giornalisti dell'Afp lancia l'allarme sulle condizioni in cui si trovano i colleghi che lavorano a Gaza, affermando che "senza un intervento immediato, gli ultimi reporter presenti a Gaza moriranno". Afp, Associated Press e Reuters hanno tutte squadre operative nella Striscia, un territorio devastato dalla guerra dove Israele generalmente vieta l'ingresso ai reporter stranieri. Secondo i giornalisti di Afp, uno dei fotografi presenti a Gaza ha scritto nel fine settimana che non ha più le forze per continuare a lavorare per i media. Le malattie, il pericolo dei bombardamenti e, in misura crescente, la fame rappresentano problemi urgenti.
Almeno 15, tra cui sei bambini, sono rimaste uccise in un nuovo attacco israeliano contro un edificio che ospitava sfollati palestinesi a nord-ovest di Gaza City. Lo riporta Al Jazeera, citando una fonte dell'ospedale al-Shifa.
Alcuni rappresentanti di alto livello di Israele e Siria si riuniranno giovedì per tentare di raggiungere un accordo per mettere fine alle violenze nel Sud del Paese, con la mediazione degli Stati Uniti. Si tratterà del primo incontro tra i rappresentanti dei due Paesi dopo la crisi scattata la settimana scorsa a Suwayda.
Il Parlamento israeliano, la Knesset, discuterà e probabilmente approverà domani una mozione a favore dell'annessione della Cisgiordania. La proposta è stata avanzata da tre parlamentari: Simcha Rothman e Dan Illouz, esponenti della coalizione di governo, e Oded Forer, del partito di opposizione di destra Yisrael Beytenu. Le mozioni in agenda non hanno "implicazioni pratiche e non avranno impatti sullo status legale della Cisgiordania".
L'inviato della Casa Bianca per il Medioriente, Steve Witkoff, si è recato nella regione. L'auspicio è il raggiungimento di un cessate il fuoco e un accordo tra le parti per un corridoio umanitario "il prima possibile".
"Io a Gaza? Veramente ci sono tanti luoghi dove io personalmente vorrei recarmi. Bisogna incoraggiare tutti a lasciare le armi, il commercio che c'è dietro ogni guerra e il traffico delle armi. Le persone diventano solo strumenti senza valori noi dobbiamo insistere sulla dignità di ogni essere umano. Cristiani, musulmani: tutti sono figli di Dio". Lo ha dichiarato Papa Leone XIV.