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Dai negoziati a Sharm: "Gli ostaggi forse liberi a inizio settimana" | A Tel Aviv 30mila in piazza per il 7 ottobre

Media: Hamas accetta il disarmo ma rifiuta Tony Blair governatore. A due anni dalla strage del 7 ottobre, gli israeliani commemorano l'anniversario al Nova Festival, nel deserto del Negev, dove furono uccise 1.250 persone e ne furono rapite circa 250

di Redazione online
08 Ott 2025 - 00:30

Il conflitto in Medioriente è giunto al giorno 733. Una fonte a conoscenza dei dettagli delle trattative in corso a Sharm ha dichiarato a Channel 12, l'emittente più importante in Israele, che le autorità "si stanno preparando al rilascio degli ostaggi all'inizio della prossima settimana". Il presidente americano Donald Trump vede una "reale possibilità" di raggiungere un accordo di pace a Gaza in questo momento. Nei colloqui in Egitto, secondo quanto scrive l'agenzia Efe, Hamas avrebbe deciso di consegnare le armi rifiutando però Tony Blair come governatore di Gaza, mentre vorrebbe negoziare la gestione della Striscia con l'Autorità nazionale palestinese. La proposta di pace di Trump, afferma Giorgia Meloni, "apre più di uno spiraglio per la pace". Il presidente del Consiglio poi aggiunge: "È un percorso molto fragile su cui lavorare tutti con forza, e l'Italia c'è". Intanto, a due anni dalla strage del 7 ottobre, gli israeliani commemorano l'anniversario al Nova Festival, nel deserto del Negev, dove furono uccise 1.250 persone e ne furono rapite circa 250. Le famiglie delle vittime si sono recate sul luogo in cui è avvenuto l'attacco osservando un minuto di silenzio.

Israele, 7 ottobre: in centinaia si ritrovano presso il sito del Nova Festival

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