Flotilla, Israele abborda decine di imbarcazioni verso Gaza
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La Casa Bianca: "Sulla pace vogliamo procedere velocemente". Quindici italiani della Flotilla rientrano in patria da Atene. In Egitto si lavora ai negoziati sul piano Trump. Le Idf continuano a bombardare diverse zone della Striscia
di Redazione onlineIl conflitto in Medioriente è giunto al giorno 731. Donald Trump smentisce che ci siano stati momenti di tensione tra lui e Benjamin Netanyahu per l'accordo su Gaza. "Non è vero, è stato molto positivo", ha detto il presidente americano aggiungendo che Hamas sta acconsentendo a punti "molto importanti". Proseguono intanto i negoziati di pace per Gaza sul piano di Trump a Sharm el Sheikh. La Casa Bianca spinge affinché si chiudano in fretta le trattative con un esito positivo. L'esercito israeliano continua a bombardare in diverse zone della Striscia, non solo a Gaza City, nonostante la richiesta del presidente americano di fermare i raid. I 15 italiani della Flotilla rimasti in Israele sono decollati alla volta di Atene per rientrare in Italia. Sono tutti in ottime condizioni fisiche.
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Secondo Donald Trump, Greta Thunberg "ha un problema di gestione della rabbia. Penso che dovrebbe consultare un medico. Per essere così giovane è davvero arrabbiata".
Donald Trump ha ribadito di essere fiducioso sulla possibilità di raggiungere un accordo definitivo per mettere fine alla guerra nella Striscia di Gaza. Parlando ai giornalisti nello Studio Ovale, il presidente americano si è detto "abbastanza sicuro che ci sarà un accordo".
"Hamas sta acconsentendo a cose molto importanti". Lo ha detto Donald Trump, parlando dei negoziati in corso. "Stiamo procedendo molto bene".
Donald Trump smentisce che ci siano stati momenti di tensione tra lui e Benajmin Netanyahu per l'accordo su Gaza. "Non è vero, è stato molto positivo", ha detto il presidente Usa parlando nello Studio Ovale.
Papa Leone XIV ha nuovamente contattato la parrocchia di Gaza. Come riferito dal parroco padre Gabriel Romanelli, il Pontefice ha "mandato un messaggio" in cui "assicura preghiere per la pace" e ha impartito la benedizione.
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"Spero che entro la prossima settimana si arrivi a una prima intesa - cessate il fuoco, rilascio degli ostaggi e aiuti umanitari per Gaza. La possibilità c'è". Lo ha detto il ministro degli Esteri tedesco, Johann Wadephul, avvertendo però che "molti dettagli restano da negoziare". Wadephul ha esortato Hamas a cogliere l'occasione e a liberare subito tutti gli ostaggi: "Se vogliono il bene dei palestinesi, devono agire ora". Sul rischio che l'accordo fallisca, ha ricordato che gli Stati Uniti hanno garantito a Israele il pieno sostegno per eventuali azioni successive, mentre la Germania è pronta a valutare "altri scenari" se il piano dovesse naufragare.
"Il presidente vuole il cessate il fuoco e il rilascio degli ostaggi a Gaza, l'amministrazione sta lavorando duro per far andare avanti le cose il più velocemente possibile, ora sono in corso colloqui tecnici" in Egitto: lo ha detto la portavoce della Casa Bianca, Karoline Leavitt, ribadendo che "vogliamo procedere molto velocemente".
Il premier israeliano Benjamin Netanyahu ha approvato direttamente le operazioni militari all'inizio del mese scorso contro due imbarcazioni facenti parte della Flotilla diretta a Gaza con aiuti umanitari e sostenitori filo-palestinesi, tra cui l'attivista svedese per il clima Greta Thunberg: la notizia viene data da Cbs News in esclusiva, citando due funzionari dell'intelligence americana. Secondo le fonti, l'8 e il 9 settembre le forze israeliane hanno lanciato droni da un sottomarino e sganciato ordigni incendiari sulle imbarcazioni ormeggiate al largo del porto tunisino di Sidi Bou Said, provocando un incendio.
Lubna Tuma, legale dell'associazione Adalah che rappresenta gli attivisti che hanno partecipato alla Global Sumud Flotilla, ha riferito che 150 persone sono ancora detenute nella prigione israeliana di Ktziot. Ha aggiunto che 40 di loro hanno iniziato uno sciopero della fame. "Alcuni hanno dichiarato di preferire che il loro cibo venga dato alla popolazione di Gaza", ha riferito la legale durante una conferenza stampa in diretta oggi, trasmessa dagli account Instagram di Adalah e della Flotilla. Altri si rifiutano anche di bere acqua "fino a quando non saranno fornite cure mediche a tutti i detenuti", ha aggiunto.
"Sembra evidente che la guerra perpetrata dall'esercito israeliano per sconfiggere i miliziani di Hamas non tiene conto che ha davanti una popolazione per lo più inerme e ridotta allo stremo delle forze, in un'area disseminata di case e di palazzi rasi al suolo: basta vedere le immagini aeree per rendersi conto di che cosa sia Gaza oggi". Lo ha affermato il segretario di Stato vaticano, card. Pietro Parolin, in una intervista ai media vaticani. Il numero uno della diplomazia vaticana ha anche puntato il dito contro la comunità internazionale definita "purtroppo impotente" con "i Paesi in grado di influire veramente" che fino ad oggi non fatto molto "per fermare la carneficina in atto". Una comunità internazionale che "certamente può fare molto di più rispetto a ciò che sta facendo. Non basta dire che è inaccettabile quanto avviene e poi continuare a permettere che avvenga. - ha fatto notare Parolin - C'è da porsi delle serie domande sulla liceità, ad esempio, del continuare a fornire armi che vengono usate a discapito della popolazione civile. Purtroppo, lo abbiamo visto, - ha concluso - finora le Nazioni Unite non sono state in grado di fermare quanto sta accadendo".
Il ministero degli Esteri israeliano ha dichiarato all'AFP che 138 attivisti della Global Sumud Flotilla sono ancora sotto custodia israeliana. Poco prima Israele aveva annunciato che 171 attivisti di varie nazionalità erano stati espulsi in Grecia e Slovacchia.
Sono all'attenzione della Procura di Roma gli esposti presentati nei giorni scorsi dagli attivisti e parlamentari italiani che erano a bordo delle imbarcazioni della Global Sumud Flotilla e fermati dalle autorità israeliane in prossimità delle coste di Gaza. In base a quanto si apprende gli incartamenti, in cui si ipotizza anche il reato di sequestro di persona, sono ora oggetto di valutazione e analisi da parte degli inquirenti, coordinati dal procuratore Francesco Lo Voi. Non è escluso che, una volta definito il fascicolo, anche dal punto di vista della competenza, possano essere ascoltati in Procura i partecipanti alla missione come persone informate sui fatti.
Massima attenzione a Roma in vista del secondo anniversario dell'attacco di Hamas del 7 ottobre, che ricorre martedì. Sotto la lente, per garantire la massima sicurezza, l'area del Ghetto e tutti gli altri luoghi in città riconducibili a Israele e alla cultura ebraica.
"I 15 italiani della Flotilla rimasti in Israele stanno decollando in questo momento alla volta di Atene per rientrare in Italia. Sono tutti in ottime condizioni fisiche. Ringrazio tutto il nostro personale per il grande lavoro di assistenza svolto, sono fiero di guidare il ministero degli Esteri". Lo scrive su X il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani.
Secondo fonti di Gaza, l'Idf sta continuando a bombardare in diverse zone della Striscia, non solo a Gaza City, nonostante la richiesta del presidente Usa di fermare i raid.
Al Jazeera riporta che almeno 7 persone sono state uccise, tra cui tre persone che cercavano aiuti, dagli attacchi israeliani a Gaza dall'alba.
Continuano le mobilitazioni in scuole e università con alcuni istituti che vengono 'disoccupati' - come il Cavour a Roma nei giorni scorsi - e altri che vengono occupati come il Tullio Levi Civita stamane o organizzano assemblee, sit in, pranzi sociali. "Torino, Genova, Roma, Pisa, Napoli: oggi 6 ottobre decine di scuole occupano in una sola giornata, è partito lo tsunami delle occupazioni studentesche… blocchiamo tutto!", affermano i ragazzi di Osa e Cambiare rotta.
Il capo dei negoziatori di Hamas, Khalil al-Hayya, incontra stamattina al Cairo i negoziatori di Egitto e Qatar prima dei colloqui indiretti con Israele in programma a Sharm El-Sheikh: è quanto riporta la stampa israeliana citando fonti dell'organizzazione palestinese. Secondo le fonti l'obbiettivo dei negoziati è di "fissare la data per una tregua temporanea", nonché di creare le condizioni per l'applicazione della prima fase del piano di pace, in cui 47 ostaggi israeliani detenuti a Gaza saranno rilasciati in cambio di centinaia di prigionieri palestinesi.
A due anni dallo scoppio della guerra contro il movimento islamista palestinese Hamas nella Striscia di Gaza, le autorita' israeliane hanno diffuso un nuovo bilancio complessivo delle perdite militari e civili. Secondo quanto riportato da "Channel 12", il ministero della Difesa, l'Istituto nazionale di previdenza e l'associazione Eran (Assistenza psicologica di emergenza) hanno reso noti "numeri senza precedenti" riguardanti vittime, feriti e persone affette da disturbi post-traumatici. Dal 7 ottobre 2023, data di inizio del conflitto, sono morti 1.152 militari e membri delle forze di sicurezza israeliane, di cui il 42 per cento con meno di 21 anni. Tra le vittime figurano 1.035 membri delle Forze di difesa israeliane (Idf), 100 agenti della polizia, nove appartenenti allo Shin Bet e otto dello Shabas (il servizio carcerario).
"Un clima di speranza si percepisce. Anche i media locali qui si mostrano speranzosi, ma con misura. Il fatto è che ci sono tante difficoltà, tanti punti interrogativi. C'è ancora tanto da fare. Tanto. Però questa è una possibilità che non si era mai vista prima". Così il cardinale Patriarca di Gerusalemme, Pierbattista Pizzaballa, in un'intervista al Corriere della Sera.
Il servizio penitenziario israeliano (Ips) ha informato gli avvocati di Adalah dell'intenzione di espellere lunedì circa 170 partecipanti alla Global Sumud Flotilla, senza fornire dettagli come nomi, nazionalità o destinazioni. Lo rende noto il team legale internazionale che assiste gli attivisti detenuti in Israele. "Questo fa seguito all'espulsione di circa 170 partecipanti avvenuta sabato e domenica - aggiungono gli avvocati di Adalah - la maggior parte dei quali è stata trasferita in aereo a Istanbul, mentre gruppi più piccoli sono stati portati in Italia e Spagna".
L'attivista svedese Greta Thunberg , sarà liberata oggi ed espulsa da Israele verso la Grecia in un gruppo di 70 componenti della della Global Sumud Flotilla (GSF). Lo ha ha annunciato la GSF attraverso X. "Greta Thunberg sarà liberata domani. Arriverà in Grecia", aveva scritto la GSF sul social X domenica sera.
Prendono il via oggi i negoziati di pace per Gaza sul piano di Trump a Sharm. I team tecnici si incontreranno in Egitto, per esaminare e chiarire i dettagli finali. Il primo ministro israeliano Netanyahu ha tenuto nella serata di ieri una lunga riunione per preparare la squadra negoziale.
"Mi è stato detto che la prima fase (dei negoziati su Gaza) dovrebbe essere completata questa settimana, e sto chiedendo a tutti di agire velocemente. Continuerò a monitorare questo 'conflitto' che dura da secoli. Il tempo è essenziale o seguirà un massacro, qualcosa che nessuno vuole vedere!": lo scrive Donald Trump su Truth.
"Ci sono state discussioni molto positive con Hamas e con Paesi di tutto il mondo (arabi, musulmani e tutti gli altri) questo fine settimana, per liberare gli ostaggi, porre fine alla guerra a Gaza e, cosa più importante, finalmente ottenere la tanto desiderata pace in Medio Oriente. Questi colloqui sono stati molto proficui e stanno procedendo rapidamente. I team tecnici si incontreranno nuovamente lunedì, in Egitto, per esaminare e chiarire i dettagli finali": lo scrive Donald Trump su Truth.
Il cancelliere tedesco Friedrich Merz "spera che il piano di Gaza funzioni". È quello che ha detto rispondendo all'intervisa sul canale tv ARD. "Sono giornate decisive, se Hamas non si atterrà ai punti del piano l'esercito israeliano andrà avanti come ha fatto finora e questo non sarebbe buono per nessuno, neppure per la parte israeliana", ha affermato, riferendo quanto ha ribadito Benjamin Netanyahu nella telefonata di oggi. "Hamas non ha alcuna possibilità sul piano militare", ha anche sottolineato. Il leader della Cdu vede un ruolo di primo piano per la Germania nella successiva ricostruzione della Striscia. Bisognerà fare in modo che la fame non continui a diffondersi e che si proceda alla ricostruzione il più rapidamente possibile. "È quello che abbiamo offerto". La Germania lo farà insieme ad altri Stati europei. "E la Germania sarà sicuramente in prima linea per aiutare a porre fine alle sofferenze della popolazione locale".