Flotilla, Israele abborda decine di imbarcazioni verso Gaza
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Il leader Usa si dice pronto ad annientare Hamas se non cederà il controllo della Striscia. Al via i negoziati a Sharm el Sheik, pressing anche su Netanyahu
di Redazione onlineIl conflitto in Medioriente è giunto al giorno 731. Alla vigilia dell’apertura dei negoziati di pace a Sharm el Sheik, Donald Trump lancia un duro avvertimento ad Hamas: “Sarà annientata se rifiuterà di cedere il potere e il controllo di Gaza”. Ma al tempo stesso, il presidente Usa si mostra aperto a eventuali modifiche al piano di pace che porta la sua firma, definendosi ottimista sull’esito del confronto. Le pressioni si concentrano anche sul premier israeliano Benjamin Netanyahu, con cui – secondo Axios – ci sarebbe stata una telefonata tesa dopo la prima apertura di Hamas: “Non capisco perché sei sempre così fottutamente negativo”, avrebbe detto Trump. Intanto Hamas annuncia l’inizio del recupero dei corpi degli ostaggi, mentre Netanyahu ribadisce: “Senza la liberazione di tutti gli ostaggi, il piano non andrà avanti”.
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Il cancelliere tedesco Friedrich Merz "spera che il piano di Gaza funzioni". È quello che ha detto rispondendo all'intervisa sul canale tv ARD. "Sono giornate decisive, se Hamas non si atterrà ai punti del piano l'esercito israeliano andrà avanti come ha fatto finora e questo non sarebbe buono per nessuno, neppure per la parte israeliana", ha affermato, riferendo quanto ha ribadito Benjamin Netanyahu nella telefonata di oggi. "Hamas non ha alcuna possibilità sul piano militare", ha anche sottolineato. Il leader della Cdu vede un ruolo di primo piano per la Germania nella successiva ricostruzione della Striscia. Bisognerà fare in modo che la fame non continui a diffondersi e che si proceda alla ricostruzione il più rapidamente possibile. "È quello che abbiamo offerto". La Germania lo farà insieme ad altri Stati europei. "E la Germania sarà sicuramente in prima linea per aiutare a porre fine alle sofferenze della popolazione locale".