Medioriente, morti e feriti dopo raid su centro aiuti a Gaza
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Secondo la protezione civile della Striscia sotto il controllo di Hamas, 12 persone avrebbero perso la vita in un nuovo attacco israeliano che ha colpito una tenda di sfollati a ovest di Khan Younis
di Redazione onlineLa guerra in Medioriente tra Israele e Hamas e che coinvolge Libano, Siria, Iran e Yemen, è giunta al giorno 607. Starmer ha dichiarato che la Gran Bretagna sta valutando sanzioni contro Israele per la guerra a Gaza in accordo con gli alleati. Il premier britannico ha definito le azioni dello Stato ebraico "spaventose, controproducenti e intollerabili". Intanto la Gaza Humanitarian Foundation ha annunciato che i suoi siti di distribuzione degli aiuti non saranno operativi oggi, per dare il tempo all'organizzazione, sostenuta da Stati Uniti e Israele, di svolgere il lavoro logistico necessario per accogliere folle più numerose. Secondo la protezione civile della Striscia sotto il controllo di Hamas, 12 persone avrebbero perso la vita in un nuovo attacco israeliano che ha colpito una tenda di sfollati a ovest di Khan Younis.
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Giorno dopo giorno "il mondo assiste a scene orribili di palestinesi colpiti, feriti o uccisi a Gaza mentre cercano semplicemente di procurarsi del cibo". Lo ha dichiarato il sottosegretario generale delle Nazioni Unite per gli Affari umanitari e coordinatore per le emergenze, Tom Fletcher, in una nota. Secondo l'alto funzionario Onu, le squadre mediche di emergenza "hanno confermato il trattamento di centinaia di casi di trauma. Solo nella giornata di ieri, decine di persone sono state dichiarate morte negli ospedali dopo che le forze israeliane hanno affermato di aver aperto il fuoco", ha aggiunto. Fletcher ha definito la situazione come il risultato di "una serie di scelte deliberate che hanno sistematicamente privato due milioni di persone dell'essenziale per sopravvivere". Ha quindi ribadito l'appello del segretario generale delle Nazioni Unite, Antonio Guterres, per "indagini immediate e indipendenti", sottolineando che "non si tratta di episodi isolati" e che "i responsabili devono essere chiamati a rispondere". "Nessuno dovrebbe rischiare la vita per nutrire i propri figli", ha affermato Fletcher, chiedendo l'immediata apertura di tutti i valichi, l'ingresso degli aiuti salvavita da ogni direzione e la rimozione di tutte le restrizioni su quantita' e tipologia degli aiuti consentiti. Il coordinatore umanitario ha inoltre chiesto che i convogli Onu non siano soggetti a ritardi o dinieghi e ha ribadito la richiesta per il rilascio degli ostaggi e l'attuazione di un cessate il fuoco. "Abbiamo le squadre, il piano, le forniture e l'esperienza. Dobbiamo essere messi nelle condizioni di operare", ha concluso, ringraziando i numerosi Stati membri che si sono uniti all'appello delle Nazioni Unite.
L'Italia ha una posizione di dialogo con Israele, anche se ha condannato i bombardamenti ai civili, e ritiene che debba fermarsi perché "ormai la guerra contro Hamas è stata vinta". Lo ha detto il ministro degli Esteri Antonio Tajani, intervenuto all'evento organizzato a Roma da Il Messaggero, intitolato "L'Italia si trasforma, una sfida capitale. "Siamo amici sia di Israele che dell'Autorità nazionale palestinese", ha affermato Tajani, ricordando l'impegno delle forze dell'ordine in Cisgiordania e l'assistenza alle forze di polizia dell'Anp. Il ministro ha tuttavia respinto l'ipotesi di chiudere le relazioni diplomatiche con Israele: "questo significherebbe non poter garantire l'assistenza umanitaria. Senza azione politica non si può fare azione umanitaria", ha detto. "Chiudere le relazioni diplomatiche significa non avere interlocutori al momento di portare in Italia i bambini palestinesi", ha spiegato il ministro. "Siamo l'unico Paese che è riuscito a far entrare un convoglio delle Nazioni Unite", ha sottolineato.
Gaza è peggio dell'inferno sulla Terra. È quanto ha detto la presidente del Comitato internazionale della Croce rossa, Mirjana Spoljaric, in un'intervista alla Bbc rilasciata presso la sede del Cicr a Ginevra. Spoljaric afferma che l'umanità sta fallendo e gli Stati non stanno facendo abbastanza per porre fine alla guerra, alle sofferenze dei palestinesi e per liberare gli ostaggi israeliani. Nell'intervista denuncia che i palestinesi sono stati privati della dignità umana e che il diritto internazionale umanitario è stato svuotato. Quello che sta accadendo a Gaza, ha affermato, supera ogni standard legale, morale e umano accettabile.
Il ministero della Difesa israeliano ha dichiarato che le esportazioni di armi hanno raggiunto il massimo storico di oltre 14,7 miliardi di dollari nel 2024. "Israele ha raggiunto il picco storico nelle esportazioni di armi nel 2024, segnando il quarto anno consecutivo da record nell'ambito degli accordi di difesa", si legge in una nota il ministero, che supervisiona e approva le esportazioni delle industrie di difesa israeliane. La maggior parte - il 56,8 per cento - degli accordi firmati erano "mega-accordi" del valore di almeno 100 milioni di dollari ciascuno, ha affermato il ministero, aggiungendo che i "risultati operativi" nella guerra di Gaza hanno trainato la domanda.
Il premier britannico Keir Starmer ha dichiarato che la Gran Bretagna sta valutando sanzioni contro Israele per la guerra a Gaza in accordo con gli alleati. Starmer rispondendo durante il Question Time ai Comuni alla domanda di una deputata laburista, che ha parlato di "una macchia nera per l'umanità" riferendosi alla nuova escalation israeliana nella Striscia, ha definito le azioni dello Stato ebraico "spaventose, controproducenti e intollerabili". Il primo ministro ha poi ribadito la ferma opposizione di Londra "all'espansione delle operazioni militari e alla violenza dei coloni, nonché al blocco degli aiuti umanitari".
"Noi siamo favorevoli a riconoscere la Palestina, ma la Palestina prima deve esistere, perché oggi esistono due Palestine, una è Gaza e l'altra è la Cisgiordania. Bisogna fare dei passi in avanti verso la riunificazione della Palestina, poi dar vita a un processo, a un riconoscimento mutuo Palestina-Israele e viceversa. Non mi pare che le dichiarazioni fatte dalla Spagna abbiano portato a un cambiamento della situazione. Noi siamo sempre pronti a discutere di tutto, ma serve anche prudenza per evitare che le scelte possano provocare effetti negativi". Lo ha detto il vicepremier Antonio Tajani a Rai Radio1. Sull'ipotesi di sospendere l'accordo di associazione europea con Israele, Tajani ha detto che "questo non ha nulla a che vedere con il riconoscimento della Palestina. Ci sono delle scelte che rischiano di essere controproducenti. Il dialogo con Israele non deve essere interrotto, perché altrimenti non si può svolgere alcuna azione umanitaria, peraltro già molto complicata in quel territorio martoriato che è la Striscia di Gaza".
La protezione civile della Striscia di Gaza ha annunciato oggi la morte di 12 persone, tra le quali donne e bambini, in un attacco israeliano a ovest di Khan Younis. "Almeno 12 persone, fra le quali diverse donne e bambini, sono state uccise nel corso di un attacco di un drone israeliano stamani, su una tenda per gli sfollati nei pressi della scuola Al-Innawi", ha dichiarato alla France Presse il portavoce della protezione civile, Mahmoud Bassal.
Il Consiglio di sicurezza dell'Onu andrà al voto alle 22 ora italiana su una risoluzione che chiede il cessate il fuoco e l'accesso umanitario a Gaza, ma dovrebbe scontrarsi con un nuovo veto americano, il primo della nuova amministrazione Trump. L'ultimo testo, che chiedeva il cessate il fuoco, fu bloccato a novembre da Joe Biden. La risoluzione "chiede un cessate il fuoco immediato, incondizionato e permanente" e la liberazione incondizionata degli ostaggi. Vista la "catastrofica situazione umanitaria" nel territorio palestinese, il documento chiede la revoca "immediata" delle restrizioni all'ingresso degli aiuti umanitari a Gaza.
La Guida suprema iraniana, l'ayatollah Ali Khamenei, ha dichiarato che la proposta statunitense fatto al suo Paese per raggiungere un accordo sul nucleare va contro agli interessi dell'Iran. "La proposta presentata dagli americani è al 100% in contrasto con lo slogan 'noi possiamo'", ha dichiarato Khamenei, facendo riferimento ai principi cardine della Rivoluzione islamica del 1979 sull'indipendenza del Paese. "L'Iran non aspetta la luce verde degli Usa per prendere decisioni", ha aggiunto.
"La politica di Netanyahu rischia di far crescere generazioni di terroristi che colpiscono gli amici di Israele in tutto il mondo". A dirlo, in un'intervista alla Stampa, è il ministro della Difesa, Guido Crosetto che sottolinea come la sua posizione di condanna verso Netanyahu sia la "stessa della presidente del Consiglio, del ministro degli Esteri, del governo. Nonché di Sergio Mattarella, nelle cui parole ci riconosciamo tutti".
La Gaza Humanitarian Foundation ha annunciato che i suoi siti di distribuzione degli aiuti oggi non saranno operativi per permettere di svolgere le attività logistiche necessarie per accogliere un maggior numero di persone. Lo riporta il Times of Israel. In questo modo, l'esercito israeliano avrà anche il tempo di preparare percorsi di accesso più sicuri ai siti, prima della ripresa delle operazioni giovedì. Intanto, un portavoce dell'Idf ha avvertito i palestinesi che il passaggio sulle strade che portano ai siti di distribuzione sarà vietato nel frattempo, poiché queste vie sono considerate zone di combattimento.
L'Iran è aperto a basare un accordo sul nucleare con gli Stati Uniti sull'idea di un consorzio regionale per l'arricchimento dell'uranio, a patto che esso abbia sede nel Paese. Lo ha dichiarato ad Axios un alto funzionario di Teheran. Il consorzio regionale per l'arricchimento è un elemento chiave della proposta presentata sabato dall'inviato della Casa Bianca, Steve Witkoff, all'Iran. Si tratta di un tentativo di conciliare la posizione del presidente Donald Trump, secondo cui all'Iran non può essere consentito di arricchire l'uranio, con l'insistenza di Teheran sul fatto che l'arricchimento sul suo territorio debba continuare. "Se il consorzio opera all'interno del territorio iraniano, potrebbe meritare di essere preso in considerazione. Tuttavia, se dovesse avere sede al di fuori dei confini del Paese, è certamente destinato a fallire", ha dichiarato l'alto funzionario iraniano.
L'esercito israeliano ha annunciato che i suoi "caccia hanno colpito armi appartenenti al regime siriano nell'area della Siria meridionale"in seguito ai razzi lanciati verso il territorio israeliano.
Le Forze di difesa israeliane hanno affermato di aver condotto una serie di attacchi aerei nel sud della Siria, spiegando di "aver colpito armi appartenenti al regime", dopo che martedì notte due razzi erano stati lanciati verso il lato israeliano delle Alture del Golan. Lo riporta Times of Israel.
L'esercito israeliano ha lanciato una serie di attacchi nel sud della Siria, riporta una Ong, dopo il lancio di razzi dalla Siria verso il Paese.
Il ministero degli Esteri siriano afferma di "non aver rappresentato e non rappresenterà una minaccia per nessuna parte nella regione" e di impegnarsi a contenere gli attori non statali armati nella Siria meridionale. La dichiarazione arriva dopo che Israele ha denunciato che due razzi sono stati lanciati contro il suo versante delle alture del Golan dalla Siria meridionale e ha attribuito l'attacco al governo siriano.
I partiti della coalizione Haredi minacciano di uscire dalla maggioranza che sostiene il governo di Israele se la proposta di legge che esenta gli ultra-ortodossi dal prestare servizio nell'esercito non andrà avanti. Lo scrive il quotidiano israeliano Haaretz. Il rabbino Moshe Hillel Hirsch, che guida la fazione lituana dell'alleanza Ebraismo della Torah Unito, ha avvertito che se non ci saranno progressi significativi nell'approvazione della bozza, ordinerà ai suoi rappresentanti di dimettersi dall'esecutivo guidato da Benjamin Netanyahu.
"Le forze armate yemenite sono pienamente in grado di lanciare attacchi missilistici e con droni contro obiettivi strategici all'interno dei territori palestinesi occupati, in qualsiasi momento e in qualsiasi condizione". Lo ha dichiarato il ministro della Difesa Houthi, Mohammad Nasser al-Atifi, citato dall'emittente Al Mayadeen.