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Razzi dalla Siria, Israele accusa il leader Jolani: "Risponderemo"

Israele colpisce ancora i centri di distribuzione aiuti: 24 morti. Guterres: "Serve un'indagine immediata"

di Redazione online
03 Giu 2025 - 22:18

La guerra in Medioriente tra Israele e Hamas e che coinvolge Libano, Siria, Iran e Yemen, è giunta al giorno 606. Dopo il lancio di razzi dalla Siria verso Israele il ministro della Difesa Israel Katz ha puntato il dito contro il nuovo leader di Damasco Ahmad al Sharaa (Al Jolani), "direttamente responsabile di ogni minaccia e lancio di razzi contro lo Stato di Israele". "La piena risposta arriverà presto", ha  minacciato Kat. Almeno 24 palestinesi sono stati uccisi stamani a un punto di distribuzione di aiuti umanitari. I raid israeliani anche nei giorni scorsi avevano preso di mira civili in attesa di cibo e medicine, tanto da spingere il segretario generale Onu Antonio Guterres a chiedere "un'indagine immediata e indipendente su questi eventi" affinché i responsabili "siano chiamati a risponderne", L'esercito israeliano ha intanto annunciato l'espansione dell'offensiva terrestre a Gaza. Il capo di stato maggiore Eyal Zamir ha ordinato ai militari di operare in nuove aree della Striscia. Media palestinesi confermano l'avanzata a Khan Younis.

Medioriente, morti e feriti dopo raid su centro aiuti a Gaza

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In seguito al lancio di razzi dalla Siria verso Israele il ministro della Difesa Israel Katz ha puntato il dito contro il nuovo leader di Damasco Ahmad Al Sharaa (Al Jolani), "direttamente responsabile di ogni minaccia e lancio di razzi contro lo Stato di Israele". "La piena risposta arriverà presto", ha minacciato Katz, aggiungendo che Israele "non permetterà un ritorno alla realtà del 7 ottobre". Lo riportano i media israeliani. 


Le forze di sicurezza di Israele (Idf) hanno fatto sapere di aver intercettato un missile proveniente dallo Yemen e lanciato dal gruppo filo-iraniano degli Houthi. 


In Spagna "Il ministero della Difesa ha disposto la revoca dei contratti" per l'acquisizione di materiale bellico sviluppato con tecnologia israeliana "e sta studiando come sostituire il programma". Lo ha confermato la portavoce del governo, Pilar Alegria, evidenziando che "l'obiettivo" del governo iberico "è la conclusione delle forniture di armi da Israele". L'annullamento dei contratti riguarda la revoca della licenza a un'azienda israeliana per fabbricare in Spagna sistemi di missili anticarro Spike LR2 destinati all'esercito di terra, secondo fonti della Difesa riprese dall'emittente pubblica Tve. Il contratto, per un valore di 285 milioni di euro, aggiudicato all'azienda Pap-Tecnos, filiale spagnola della compagnia israeliana Rafael Advanced defense System, per un valore di circa 285 milioni di euro, fu annunciato dal governo spagnolo il 3 ottobre 2023, pochi giorni prima dell'attacco di Hamas a Israele, che ha provocato l'offensiva a Gaza.


L'esercito israeliano ha dichiarato che sta svolgendo una indagine su un incidente avvenuto oggi in cui le sue forze hanno sparato "colpi di avvertimento" contro la popolazione di Gaza nei pressi di un centro di assistenza, uccidendo 27 persone secondo la Croce Rossa. "Stamattina, le forze (israeliane) hanno sparato colpi di avvertimento a circa mezzo chilometro dall'area di distribuzione degli aiuti, verso i sospetti che si stavano avvicinando in modo da mettere a repentaglio l'incolumità dei soldati. L'incidente è oggetto di indagine e anche in questo caso scopriremo la verità", ha dichiarato il portavoce dell'esercito.



L'Iran non abbandonerà il tavolo dei negoziati sul nucleare con gli Stati Uniti. Lo ha detto la portavoce del governo iraniano Fatemeh Mohajerani, citata dall'agenzia di stampa "Tasnim", nel corso di una conferenza stampa. "Tutti gli scenari sono sul tavolo. Siamo preparati ad affrontare qualsiasi situazione e il governo non esita ad attuare i suoi piani. Pur preservando i propri interessi nazionali, l'Iran non lascerà il tavolo dei negoziati", ha affermato Mohajerani. 


L'Onu afferma che gli "attacchi mortali" intorno ai siti di aiuti a Gaza sono "crimini di guerra". Oggi per il terzo giorno la protezione civile di Gaza, controllata da Hamas, ha denunciato almeno 27 morti durante la distribuzione di aiuti a Rafah. L'Idf ha ammesso spari su "sospetti". "Gli attacchi letali contro civili che cercano di accedere a misere quantità di aiuti alimentari a Gaza sono immorali" e inaccettabili, ha denunciato oggi l'Alto Commissario delle Nazioni Unite per i diritti umani Volker Türk. "Gli attacchi diretti contro i civili costituiscono una grave violazione del diritto internazionale e un crimine di guerra", ha insistito in una dichiarazione pubblicata a Ginevra.


Almeno dieci palestinesi sono stati uccisi dai raid israeliani nella Striscia di Gaza questa mattina, secondo l'agenzia di stampa Wafa citata dal Guardian. Tra le vittime, secondo quanto riportato, ci sono anche due bambini, uccisi in un attacco contro un'abitazione che ospitava sfollati a Khan Yunis.


Si aggrava il bilancio della strage di palestinesi avvenuta stamani a un punto di distribuzione di aiuti umanitari. Le vittime, uccise da fuoco israeliano, sono 24, secondo quanto riporta Haaretz, citando autorità sanitarie di Gaza. Decine di persone sono rimaste ferite. Le vittime attendevano la distribuzione di aiuti umanitari nella zona di Muwasi, a Rafah, nella parte meridionale della Striscia di Gaza, quando sono state investite dagli spari delle Forze di difesa israeliane.


La Protezione civile di Gaza gestita da Hamas ha annunciato l'uccisione di almeno 15 persone questa mattina nel sud del territorio palestinese da parte dell'esercito israeliano. "Almeno 15 persone sono state uccise e decine sono rimaste ferite quando le forze di occupazione israeliane hanno aperto il fuoco con carri armati e droni su migliaia di civili che si erano radunati dall'alba vicino alla rotonda di Al-Alam, nella zona di Al-Mawasi, a nord-ovest di Rafah", ha affermato il portavoce della Protezione civile, Mahmoud Bassal. 


"Non permetteremo alcun arricchimento dell'uranio nell'ambito di un potenziale accordo" con l'Iran. Lo ha assicurato il presidente americano Donald Trump sul suo social network Truth, mentre Washington e Teheran negoziano sul programma nucleare di Teheran. Il messaggio del presidente degli Stati Uniti arriva dopo che il sito web Axios ha rivelato che l'ultima proposta avanzata dagli americani sabato ha consentito agli iraniani di effettuare un arricchimento limitato dell'uranio, cosa che il governo statunitense ha sempre escluso.


È salito ad almeno 45 morti il bilancio delle persone uccise oggi negli attacchi israeliani sulla Striscia di Gaza. Lo riferiscono fonti mediche ad Al Jazeera. La maggior parte delle vittime si è verificata nel nord di Gaza, tra cui sei bambini, morti dopo che una casa è stata bombardata a Jabalya.

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