L'OPERATION PLAN GERMANY

La Germania ha un piano "segreto" di guerra contro la Russia: cosa prevede e quanto è fattibile

L'Operation Plan Germany è stato stilato nel 2022 e descrive scenari logistici che coinvolgono la Nato, cioè il vero esercito comune europeo sotto stretta guida statunitense

di Maurizio Perriello
27 Nov 2025 - 17:50
 © Afp

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Alcuni organi di stampa internazionali, tra cui il Wall Street Journal, hanno lanciato la notizia di un "piano segreto" preparato dalla Germania per affrontare un'eventuale guerra contro la Russia. Come fosse una novità. Iniziamo col dire due cose: questo piano esiste già da un po' (dal 2022, cioè da almeno tre anni e mezzo) ed è molto poco segreto, a quanto pare. Ma veniamo al punto. Il documento classificato del ministero della Difesa tedesco conta più di 1.200 pagine di programmi e scenari logistici che sostanzialmente descrivono come la Nato (e non la Bundeswehr, l'esercito della Germania) dispiegherebbe fino a 800mila soldati e 200mila veicoli militari in territorio tedesco se Mosca dovesse lanciare un attacco al territorio europeo.

Ovviamente i dettagli sensibili del programma sono protetti, questi sì, da segreto. Un portavoce del Comando tedesco ha spiegato che il piano bellico specifica i requisiti che la Bundeswehr e le altre entità statali e civili nell'ambito della difesa dovrebbero rispettare. "Per motivi di sicurezza militare, non possiamo entrare nei dettagli in questa sede e pertanto non possiamo confermare i dati riportati negli articoli".

Infrastrutture e mobilità delle truppe: cosa prevede il piano di guerra tedesco

 L'Operation Plan Germany, abbreviato in Oplan Deu, rappresenta un documento "consultivo" e analitico, non vincolante, reso noto per suggerire al Cremlino che le forze europee (guidate dagli americani) sono più che pronte a dar battaglia. Nei vari capitoli vengono indicati porti, reti ferroviarie, rotte fluviali, e autostrade comunitarie che la Nato utilizzerebbe per ammassare forze lungo il confine orientale. Con particolare attenzione all'autostrada A2, lunga quasi 500 chilometri, che va dalla città occidentale di Oberhausen alla periferia di Berlino, nei pressi della frontiera con la Polonia. Come in ogni stato di guerra, cioè, le infrastrutture civili diventano parte integrante dei piani di difesa di uno schieramento. Esattamente come è già avvenuto durante la Guerra Fredda nella parte occidentale d'Europa controllata dagli Usa. Un ulteriore esempio: già negli scorsi mesi Belgio, Germania e Paesi Bassi avevano concordato di riaprire la storica ferrovia del Reno per migliorare la mobilità militare in Europa, in un contesto di crescenti preoccupazioni per la sicurezza nei confronti della Russia.

Perché l'Operation Plan Germany è stato rilanciato ora?

 Anche la tempistica non è casuale. In un momento in cui gli Stati Uniti, stanchi della loro sovraesposizione su più fronti globali, tentano di congelare la guerra in Ucraina negoziando con la Russia, l'Europa è chiamata a fare la sua parte. Non solo tramite un riarmo che segnala la volontà statunitense di appaltare a noi parte della difesa del continente, ma anche attraverso atteggiamenti e pressioni che dissuadano Mosca da eventuali colpi di testa (o di mano). La propaganda, oramai l'abbiamo capito, è parte integrante di ogni conflitto. Non a caso le fasi che precedono i negoziati o le offensive sono piene zeppe di retorica e minacce. Funzionari tedeschi e ufficiali della Nato hanno ad esempio avvertito che la Russia potrebbe essere in grado (anzi, intenzionata) a colpire l'Europa entro due o cinque anni. Altamente improbabile sul piano tecnico, ma estremamente significativo per tenere compatto e preparato il versante interno.

Germania cuore dell'Europa americana

 "Guardate la mappa", ha detto Tim Stuchtey, direttore del Brandenburg Institute for Society and Security, illustrando il piano tedesco. "Con le Alpi che bloccano il lato sud, le forze Nato dovrebbero attraversare la Germania, indipendentemente da dove possa scoppiare un conflitto". In lingua tedesca la chiamano mittellage, la sindrome di "chi sta in mezzo", di chi si sente accerchiato perché al centro di un continente e circondato da potenziali nemici. Gli autori dell'Operation Plan Germany sottolineano che la Germania sarà davvero il principale snodo di transito delle manovre atlantiche. Tuttavia, decenni di investimenti insufficienti hanno lasciato ponti, ferrovie, porti e autostrade in cattive condizioni. Una grave vulnerabilità che la Russia potrebbe sfruttare attraverso sabotaggi, attacchi informatici e interferenze Gps in tutta Europa.

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