La decisione arriva cinque anni dopo l’uscita dal programma avvenuta con la Brexit
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Il governo britannico guidato da Keir Starmer e l'Unione europea hanno raggiunto un accordo ufficiale per il rientro del Regno Unito nel programma Erasmus, il progetto di scambio studentesco da cui Londra si era ritirata cinque anni fa a seguito della Brexit. La conferma arriva da una dichiarazione congiunta del commissario europeo al Commercio Maros Sefcovic e Nick Thomas-Symonds, ministro per l'Ufficio del gabinetto del governo britannico.
L'intesa, già preannunciata dai vari media le scorse settimane, consentirà agli studenti universitari del Regno Unito di tornare a partecipare alle iniziative del programma Erasmus Plus a partire dall'inizio del 2027. Parallelamente, verrebbe ripristinata anche la possibilità per i giovani europei, inclusi quelli italiani, di svolgere periodi di studio presso gli atenei britannici.
L'associazione del Regno Unito a Erasmus+ nel 2027 offrirà "significative opportunità nei settori dell'istruzione, della formazione, dello sport e della gioventù per i cittadini del Regno Unito e dell'Unione Europea, in particolare per le giovani generazioni - viene riferito nella nota congiunta -. La Commissione Europea e il Regno Unito attendono con ansia che queste opportunità si realizzino. Sono lieti che i termini specifici di questa associazione, comprese le condizioni finanziarie concordate di comune accordo, rappresentino un giusto equilibrio tra i contributi del Regno Unito e i benefici offerti dal programma e aprano la strada alla partecipazione del Regno Unito al programma nel 2027".
"Oggi compiamo ulteriori passi avanti nel nostro rinnovato partenariato strategico Ue-Regno Unito - scrive su X la presidente della Commissione Ursula Von der Leyen. "Abbiamo concluso i negoziati per l'associazione del Regno Unito a Erasmus+ nel 2027 - aggiunge -. Ripristiniamo Erasmus+ per i nostri giovani, aprendo le porte a nuove esperienze condivise e amicizie durature. Abbiamo inoltre concluso i colloqui esplorativi sulla partecipazione del Regno Unito al mercato interno dell'elettricità dell'Ue. Insieme, ci impegniamo a continuare a realizzare il nostro programma comune in tempo per il prossimo vertice Ue-Regno Unito".
Il Regno Unito aveva abbandonato il programma Erasmus cinque anni fa, durante il governo guidato da Boris Johnson, che aveva giudicato eccessivi e sbilanciati i costi a carico di Londra. Nell'ultimo anno di partecipazione, meno di 10mila studenti britannici avevano usufruito degli scambi, a fronte di oltre 55mila studenti europei accolti negli atenei del Paese.
In sostituzione era stato lanciato un programma nazionale di mobilità internazionale, denominato Turing, dal nome del matematico Alan Turing. Lo schema, però, non ha mai raggiunto risultati significativi e il suo futuro appare ora destinato a chiudersi con il rientro nel sistema europeo.
Il rientro nel programma Erasmus rappresenta un ulteriore passaggio nel percorso di riavvicinamento all'Unione europea promosso dal governo laburista di Starmer. Un percorso che, secondo quanto ribadito finora dall'esecutivo, non prevede una revisione della Brexit né una nuova adesione all'Ue, al mercato unico o all'unione doganale.