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Scontri a Los Angeles e San Francisco: in arrivo un battaglione di marines | Trump difende le sue decisioni: "Non voglio la guerra civile"

Continuano le proteste pro immigrazione: a San Francisco decine di persone sono state arrestate dopo gli scontri con la polizia

10 Giu 2025 - 08:56
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Continuano in California le proteste pro immigrazione: decine di persone sono state arrestate dopo gli scontri con la polizia. A Los Angeles gli arresti sono stati finora almeno 150. Trump difende la sua decisione di schierare la Guardia nazionale: "Non voglio la guerra civile, la città sarebbe stata annientata". Per riportare la calma in città è in arrivo un battaglione di 700 marines. Intanto sono iniziati i colloqui sui dazi a Londra, in campo neutro, fra le delegazioni di Usa e Cina. Lo riporta il Guardian online, riprendendo informazioni rimbalzate dai media cinesi.


"Vediamo a che punto saremo arrivati in quel momento, per ora non è previsto alcun incontro" bilaterale tra la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, e il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, a margine del summit della Nato all'Aja del 24 e 25 giugno. Lo ha detto la portavoce capo della Commissione europea, Paula Pinho, nel corso del briefing quotidiano con la stampa. I negoziati, ribadisce Bruxelles, "sono in corso"



Dopo i duri attacchi dei giorni scorsi il patron di Tesla, Elon Musk, ha condiviso su X lo screenshot di un post di Donald Trump su Truth in cui il presidente americano affermava che il governatore della California Gavin Newsom e la sindaca di Los Angeles Karen Bass "dovrebbero chiedere scusa alla gente di Los Angeles", per gli scontri avvenuti in città. Musk ha anche aggiunto bandiere americane a un post del vicepresidente J.D. Vance in cui si affermava che "il presidente non tollererà rivolte e violenza".


Le proteste contro le politiche migratorie dell'amministrazione Trump stanno mobilitando le autorità anche in altre città statunitensi oltre a Los Angeles e San Francisco. I manifestanti sono scesi in piazza anche ad Atlanta, Seattle, Dallas, Louisville e New York, dove la polizia ha arrestato "diverse" persone, sottolinea la Cnn.


Le proteste contro le politiche migratorie dell'amministrazione Trump stanno mobilitando le autorità anche in altre città statunitensi oltre a Los Angeles e San Francisco, mentre in quest'ultima il bilancio dei manifestanti arrestati è salito ad almeno 150: lo riporta la Cnn. I manifestanti sono scesi in piazza anche ad Atlanta, Seattle, Dallas, Louisville e New York, dove la polizia ha arrestato "diverse" persone, sottolinea l'emittente tv. 


Il battaglione di circa 700 marines Usa, inviati dal presidente Donald Trump in funzione anti-sommossa a Los Angeles, dovrebbero arrivare nelle prossime ore nella città californiana. Lo ha detto il portavoce del Comando settentrionale delle Forze Usa, secondo quanto riporta il New York Times. I soldati arriveranno dalla loro base da Twentynine Palms.


Prime cariche di alleggerimento della polizia di Los Angeles per disperdere i manifestanti pro migranti, dopo che il centro cittadino è stato vietato alle proteste. I dimostranti hanno lanciato alcuni oggetti, mentre gli agenti hanno usato granate stordenti e sparato alcuni proiettili di gomma, secondo quanto accertato all'ANSA sul posto. La folla è arretrata, per ora senza incidenti. 


"Sono appena stato informato che Trump sta dispiegando altri 2mila soldati della Guardia nazionale a Los Angeles. I primi 2mila? Senza cibo né acqua. Solo circa 300 sono schierati: il resto è fermo, inutilizzato, negli edifici federali senza ordini": lo scrive il governatore della California, Gavin Newsom, su X. "Non si tratta di sicurezza pubblica. Si tratta di accarezzare l'ego di un presidente pericoloso. Questo è spericolato. Inutile. E irrispettoso nei confronti dei nostri soldati", accusa Newsom.


Il dipartimento di Stato americano ha ordinato alle sedi diplomatiche in tutto il mondo di "riprendere l'elaborazione" dei visti per studenti e visitatori di scambio dell'Università di Harvard. La mossa arriva dopo che un giudice ha bloccato l'ultimo tentativo del presidente Donald Trump di impedire l'iscrizione degli studenti internazionali al prestigioso ateneo, accusato di essere un covo di antisemitismo.


Circa 100 manifestanti si sono radunati di fronte a un tribunale federale a New York per protestare contro le politiche anti-immigrazione dell'amministrazione Trump e contro le operazioni dell'Agenzia federale per l'immigrazione. Lo scrive il "New York Times", aggiungendo che alcuni manifestanti si sono scontrati sulla polizia presente sul posto. Almeno due persone sarebbero state arrestate. La folla ha intonato a più riprese il coro "No Ice, no Ku Klux Klan, no all'America fascista".


"Folle": così il governatore della California, Gavin Newsom, ha definito la decisione di Donald Trump di mandare i marines a Los Angeles per le proteste contro i raid degli immigrati irregolari.


L'amministrazione Trump ha ordinato a circa 700 marines di recarsi a Los Angeles per supportare le truppe della Guardia Nazionale in seguito alle proteste di questo fine settimana sull'immigrazione. Lo scrive Politico. I marines non parteciperanno alle attività delle forze dell'ordine a meno che il presidente non invochi l'Insurrection Act, che consentirebbe loro di reprimere la violenza, secondo due funzionari della Difesa. Non è chiaro quale ruolo svolgeranno.


Donald Trump ha difeso la sua decisione di dispiegare la Guardia nazionale a Los Angeles contro le proteste per i raid anti-clandestini, convinto di non aver avuto scelta e di aver fatto "la cosa giusta" contro proteste che avrebbero potuto portare a una "insurrezione". "Non voglio una guerra civile", ha detto. 


Donald Trump si è detto pronto a mobilitare più uomini della Guardia nazionale se necessario, contro le proteste violente a Los Angeles per i suoi raid anti-immigrati.


Come preannunciato, la California ha fatto causa all'amministrazione Trump per l'ordine di schierare 2milasoldati della Guardia nazionale a Los Angeles senza il consenso del governatore, una mossa con pochi precedenti che ha aumentato drasticamente le tensioni tra il governo federale e lo Stato a guida democratica, il più popoloso d'America. La causa sostiene che Trump abbia oltrepassato i propri limiti quando ha mobilitato la Guardia nazionale in spregio al governatore della California Gavin Newsom, invocando una legge che consente al presidente di farlo solo sotto la minaccia di un'"invasione" o di una "ribellione" straniera contro il governo degli Stati Uniti.



Donald Trump evoca l'arresto di Gavin Newsom per la sua opposizione all'uso della guardia nazionale contro le proteste per i raid anti immigrati. "Io lo farei", ha risposto ai giornalisti che gli chiedevano se lo zar del confine Tom Homan dovrebbe arrestare il governatore della California.


I manifestanti di Los Angeles sono "agitatori professionali, insurrezionisti": lo ha detto Donald Trump parlando con i reporter.


"Abbiamo preso un'ottima decisione inviando la Guardia Nazionale a gestire le violente rivolte in California. Se non l'avessimo fatto, Los Angeles sarebbe stata completamente annientata". Lo afferma in un post su Truth Donald Trump, per il quale "l'incompetente 'Governatore Gavin Newscum e la 'Sindaca' Karen Bass dovrebbero dire: 'grazie, presidente Trump, sei meraviglioso. Senza di te non saremmo nulla'".


Il sindaco di Los Angeles Karen Bass ha dichiarato che l'afflusso di truppe della Guardia nazionale appare come un "tentativo deliberato" di seminare caos in città, e ha chiesto all'amministrazione Trump di "ridimensionare l'operazione". Intervenendo alla Cnn, Bass ha ribadito che la Guardia Nazionale "non è necessaria" a Los Angeles. "In alcune vie del centro la situazione è pessima", ha ammesso, "ma non c'è una rivolta civile su scala cittadina".



Da venerdì a domenica a Los Angeles sono stati effettuati circa 150 arresti negli scontri tra polizia e manifestanti.


Il Canada raggiungerà l'obiettivo del 2% di spesa per la difesa per la Nato quest'anno. Lo ha annunciato il premier canadese Mark Carney.


Le truppe Usa hanno effettuato i primi fermi nelle aree militari istituite al confine con il Messico nell'ambito della repressione dell'immigrazione clandestina da parte dell'amministrazione Trump. Lo ha reso noto l'esercito americano, mentre Donald Trump schierava le truppe della Guardia nazionale a Los Angeles durante le proteste contro i raid anti migranti irregolari. Le inedite aree militari lungo 418 km di confine tra New Mexico e Texas sono state dichiarate estensioni delle basi militari Usa dal segretario alla Difesa Pete Hegseth, consentendo alle truppe di detenere temporaneamente migranti e altri intrusi civili. 


l governatore della California Gavin Newsom ha confermato a Fox News che farà causa all'Amministrazione Trump per l'impiego della Guardia Nazionale per contenere le proteste pro immigrati. Newsom aveva già anticipato la sua decisione la scorsa notte, denunciando la "federalizzazione della Guardia Nazionale" da parte del presidente.


Colloqui sui dazi al via a Londra, in campo neutro, fra le delegazioni di Usa e Cina. Lo riporta il Guardian online riprendendo informazioni rimbalzate dai media cinesi. A questa attesa sessione negoziale partecipano per Washington tre pezzi da novanta dell'amministrazione di Donald Trump (il segretario del Tesoro, Scott Bessent, quello del Commercio, Howard Lutnick, e Jamieson Greer, rappresentante commerciale americano); mentre la delegazione di Pechino è guidata dal vicepremier He Lifeng.

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