Ci fidiamo di un algoritmo?

“Mi ha lasciato perché l’ha detto l’IA”: quando ChatGPT diventa un consigliere sentimentale

Il caso di Luca Onestini e Aleska Genesis solleva un interrogativo: stiamo delegando all'intelligenza artificiale decisioni intime? E, soprattutto, ci fidiamo più di un algoritmo che del nostro intuito?

06 Ago 2025 - 21:27
 © Tgcom24

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E' bastata una domanda rivolta all’intelligenza artificiale per porre fine a una relazione. Aleska Genesis, ex compagna di Luca Onestini, avrebbe infatti chiesto a ChatGPT se fosse il caso di continuare la storia con l’ex volto del Grande Fratello. La risposta? Negativa. E da lì sarebbe arrivata la rottura. Se la vicenda può sembrare grottesca, o almeno grottescamente simbolica, solleva in realtà un interrogativo serio: stiamo delegando alle IA decisioni troppo intime? E, soprattutto, ci fidiamo più di un algoritmo che del nostro intuito?

Quando l’IA prende decisioni al posto nostro

 Negli ultimi mesi, si è registrato un crescente fenomeno di "overreliance on AI", cioè un affidamento eccessivo ai suggerimenti delle intelligenze artificiali per guidare scelte personali. Non si tratta più solo di chiedere all’IA consigli pratici su come superare un problema oppure organizzare una vacanza, ma di interrogarla su questioni profondamente umane: “Lo amo davvero?”, “Devo lasciarlo?”, “Sto sbagliando lavoro?”, “Sono una buona madre?”.

Questo comportamento ha un nome scientifico: "automation bias". Secondo un’analisi pubblicata da Microsoft Research, le persone tendono ad accettare le indicazioni di un sistema automatizzato, anche quando sono errate o prive di contesto, perché percepite come oggettive o più razionali rispetto al giudizio umano.

Altri casi simili: l’amore (e le crisi) guidate dall’algoritmo

 La stampa estera ha già documentato episodi analoghi. Vogue ha raccontato che il 57% dei giovani adulti statunitensi preferisce chiedere consiglio a un’IA anziché a un amico per risolvere problemi sentimentali. In un altro caso, riportato dal Scottish Sun, una donna ha utilizzato ChatGPT per analizzare ogni messaggio ricevuto dal partner e determinare se fosse “tossico” o meno. Alla fine, ha troncato la relazione proprio su suggerimento dell’IA.

Il confine tra supporto digitale e dipendenza psicologica, dunque, diventa sempre più sottile. Alcuni utenti si spingono a costruire relazioni affettive fittizie con l'IA o a non riuscire più a prendere decisioni senza un confronto con l’algoritmo.

Quando ChatGPT diventa consigliere sentimentale

 Ma come si comporta l'IA nel ruolo di consigliere sentimentale? Come un vero e proprio esperto del settore. Basta iniziare la conversazione con una domanda: "È la donna/l'uomo della mia vita?", "Sarà un giorno il mio/la mia partner?". Domanda alla quale l'IA darà non solo una risposta ma anche una serie di consigli su come troncare una relazione o, al contrario, come conquistare una persona: dal giusto approccio alla possibilità di creare l'occasione perfetta. Starà poi a noi dare il giusto peso alle parole di ChatGPT. E, probabilmente, ricordarci che il cuore segue vie che l'intelligenza artificiale non conosce.

IA psychosis: quando il rapporto con l’intelligenza artificiale diventa patologico

 I rischi di affidarsi completamente a ChatGPT non mancano. Un’indagine del Time ha evidenziato l’emergere di un fenomeno estremo: la cosiddetta IA psychosis. In alcuni casi clinici, l’interazione prolungata e intensa con l'intelligenza artificiale ha favorito l’insorgere di deliri, ansia e pensieri dissociativi. Si tratta spesso di soggetti vulnerabili, che vedono nell’IA un rifugio o un’autorità incontestabile. La soluzione? Tornare a fidarsi di più di noi stessi.

L’IA è uno strumento, non un oracolo

 L’intelligenza artificiale può essere un alleato formidabile. Ma dev’essere trattata come uno strumento di supporto, non come una fonte assoluta di verità. Il rischio maggiore è la perdita di fiducia e della capacità di decidere: quando l’utente smette di interrogarsi e si limita a eseguire quanto suggerito da un software, cede una parte importante della propria autonomia.

Nei rapporti umani, questa dinamica può portare a esiti surreali o tragici. Come lasciare un partner perché “lo ha detto l’IA”. Ma anche restare in una relazione sbagliata per lo stesso motivo.

Dieci regole per una relazione sana e duratura

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