il caso

Crisi di mezza età per Raoul Bova? Cosa cercano gli uomini dopo i 50 anni?

Una fase in cui spesso l'individuo si confronta con la consapevolezza del tempo che passa, mette in discussione scelte fatte, ruoli familiari e professionali, e può sentire un senso di vuoto o insoddisfazione latente

27 Lug 2025 - 17:13
 © Ansa

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Raoul Bova lo aveva già fatto al cinema: era il 2008 quando interpretava in "Scusa ma ti chiamo amore" un pubblicitario quarantenne che si innamora di una diciassettenne. Una storia romanzata, certo, ma che invita a riflettere. L'attore, dopo una lunga relazione con Rocío Muñoz Morales (più giovane di lui di 17 anni e conosciuta sul set nel 2012), è finito al centro del gossip per alcuni messaggi scambiati con una modella di 23 anni. Un copione che sembra scritto in serie: uomo maturo, compagna giovane, cambiamento improvviso. Ma cosa c'è dietro questa dinamica che i media semplificano come "crisi di mezza età"?

Che cos'è davvero la crisi di mezza età

 Coniata dallo psicoanalista Elliott Jaques nel 1965, la crisi di mezza età è definita come un periodo di transizione che si verifica tra i 35 e i 55 anni. Non tutti la attraversano, ma secondo alcune ricerche circa il 26% delle persone dichiara di averla vissuta. In questa fase l'individuo si confronta con la consapevolezza del tempo che passa, mette in discussione scelte fatte, ruoli familiari e professionali, e può sentire un senso di vuoto o insoddisfazione latente.

Perché alcuni uomini cambiano partner (e scelgono donne molto più giovani)

 Nel caso degli uomini, la crisi di mezza età può manifestarsi anche con un marcato bisogno di conferme: virilità, desiderabilità, rilevanza sociale. Il legame con una partner molto più giovane può diventare, simbolicamente, un modo per sentirsi ancora "vivi" e più "giovani". Si tratta di una dinamica complessa: in parte fisiologica, perché entrano in gioco anche l'andropausa e la riduzione di testosterone, e in parte culturale perché l'uomo, soprattutto quello di successo, circondato da donne giovani resta un modello ancora fortemente radicato. 

Secondo alcuni studi, poi, la crisi di mezza età è spesso una reazione a una perdita di senso. Cambiare partner, lavoro, aspetto fisico o luogo in cui vivere diventa una strategia per ristabilire un equilibrio identitario. Ma non sempre funziona.
 

I segnali da non sottovalutare

 Cambiamenti improvvisi nel look. Decisioni impulsive (come comprare una moto o, addirittura, cambiare o lasciare il lavoro, tendenza all'irritabilità o al ritiro sociale, calo della libido: sono solo alcuni dei sintomi comuni segnalati dagli psicologi. Spesso, più che una crisi appariscente, si tratta di una "disgregazione" silenziosa, che si consuma nell'insoddisfazione e nella paura del tempo che passa.

Come affrontarla senza rovinare tutto (compresa la reputazione)

 Non esiste una soluzione unica, ma gli esperti concordano su alcuni strumenti utili per affrontare questo passaggio in modo costruttivo. Il primo è la consapevolezza: bisogna capire che la mezza etàè una fase naturale, non di un fallimento. Fondamentale, poi è l'importanza della cura di sé (dieta, movimento, sonno, gestione dello stress) e della rete sociale: amici, colleghi, professionisti della salute mentale. Chiedere aiuto agli esperti, infatti, è un valido aiuto per migliorare la capacità di far fronte ai cambiamenti. 

Crisi o rinascita?

  La crisi di mezza età, dunque, deve essere considerata una forma di crisi o c'è la possibilità di viverla come rinascita? Il caso di Raoul Bova può invitare a riflettere. Perché questa fase della vita può essere un'occasione per ridefinire le proprie priorità, riconnettersi con desideri veri, e scegliere, finalmente, una direzione che non sia solo una reazione al tempo che passa. Perché a cinquant'anni non si è finiti. Si cambia, se serve. Ma con lucidità.
 

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