Il carico di responsabilità che alcuni adulti affidano ai figli, trattandoli come se fossero capaci di gestire situazioni complesse, può avere conseguenze importanti: i bambini costretti a “cavarsela da soli” possono sviluppare ansia, senso di inadeguatezza e difficoltà nelle relazioni
© Afp
Il caso del bambino di dieci anni abbandonato all’aeroporto El Prat di Barcellona dai genitori che hanno deciso di partire comunque per le vacanze nonostante il passaporto del figlio fosse scaduto, ha scosso l’opinione pubblica. E ha acceso i riflettori sul tema della iper-responsabilizzazione infantile, ovvero il carico di responsabilità che alcuni adulti affidano ai figli, trattandoli come se fossero capaci di gestire situazioni complesse. Perché, in fondo, cosa ci si aspetta da un bambino lasciato da solo in aeroporto? Che si arrangi? Che capisca? Che trovi una soluzione? Il personale dell'aeroporto che ha raccontato quanto accaduto, ha spiegato che i genitori "hanno chiamato un parente perché andasse a prenderlo", ma dieci anni sono sufficienti perché un bambino capisca e sappia cavarsela nell'attesa?
Quando un bambino viene iper-responsabilizzato diventa depositario, troppo presto, di responsabilità, decisioni o emozioni che dovrebbero restare nelle mani degli adulti. E' diverso dal semplice trascurare: da parte degli adulti è un modo di deresponsabilizzarsi, mascherato da autonomia precoce attribuita al bambino.
L’iper-responsabilizzazione avviene quando un bambino viene spinto a prendere decisioni o a gestire emozioni che, generalmente, appartengono al mondo degli adulti. Secondo uno studio del 2022 pubblicato su Frontiers in Psychology, “quando le aspettative genitoriali superano lo sviluppo emotivo del figlio, si crea uno squilibrio potenzialmente dannoso”. I bambini costretti a “cavarsela da soli” possono sviluppare ansia, senso di inadeguatezza e difficoltà nelle relazioni.
A differenza dell’iperprotezione che soffoca i figli con un controllo eccessivo, l’iper-responsabilizzazione li lascia soli di fronte a problemi che non sono in grado di risolvere. Un report del Child Mind Institute di New York evidenzia come questo atteggiamento possa “creare una falsa immagine di competenza nel bambino, alimentando frustrazione e senso di fallimento quando le difficoltà si rivelano insormontabili”. I genitori che agiscono così non stanno educando alla libertà, ma scaricano sui figli responsabilità che spetterebbero a loro.
I bambini iper-responsabilizzati crescono spesso più “maturi” dei loro coetanei, ma questa maturità ha un prezzo. Secondo alcuni studi pubblicati su PubliMed, i minori sottoposti a carichi emotivi o decisionali precoci sviluppano un rischio maggiore di ansia cronica e depressione in età adulta. Inoltre, uno studio dell’Università della Georgia sottolinea come questi bambini possano sviluppare un’eccessiva dipendenza dal giudizio altrui, legando il proprio valore alla capacità di essere “utili” agli altri. Non solo. Essere trattati come adulti troppo presto può compromettere la capacità di fidarsi degli altri. Come spiega la psicoterapeuta americana Darlene Lancer in un’intervista alla BBC, “i bambini iper-responsabilizzati spesso non imparano a fidarsi degli adulti, perché non li hanno mai visti davvero presenti”.