ECONOMICO E GLAMOUR

Il ventaglio: anti-caldo e low cost, è il "must have" dell'estate

Si sta riscoprendo sempre più trendy l'accessorio vintage per antonomasia. Pratico ed ecologico, dà un tocco di stile al look

13 Ago 2025 - 06:28
Il ventaglio "must have" dell'estate: Natalie Portman, la principessa del Galles Kate Middleton ed Eva Longoria © IPA

Il ventaglio "must have" dell'estate: Natalie Portman, la principessa del Galles Kate Middleton ed Eva Longoria © IPA

Il ventaglio sta vivendo un vero e proprio revival in queste giornate di forte caldo. Pratico, economico, ecologico e glamour. Considerato - a torto - un accessorio demodé da anziane signore, è tornato in voga, utilissimo rimedio contro l'afa in città, sui mezzi pubblici, in spiaggia. Poco ingombrante, da tenere pronto in borsetta, è generalmente realizzato in carta, tessuto, legno o pizzo. Associato all'eleganza e alla raffinatezza, dà un tocco di stile a ogni look. Il "must" della sensualità? Spruzzarne la superficie con un po' del proprio profumo preferito. E sventolare dolcemente.

Il ventaglio, storia di un "must have"

 In molte culture è considerato un simbolo di fortuna, potere, buon auspicio. La tradizione lo associa anche al mistero, a comunicazioni segrete, alla protezione. Utilizzato anche dagli uomini, nel corso dei secoli ha assunto anche funzioni sociali, politiche, militari. I ventagli più antichi risalgono all'antico Egitto. Sono, infatti, raffigurati anche sulle pareti della tomba di Tutankhamon. Realizzati con piume e adornati di pietre preziose, erano ritenuti oggetti di grande valore, simbolo di potere. Nell'antica Grecia, invece, venivano utilizzati nei templi, per allontanare gli insetti dagli altari dove venivano posizionate le offerte agli dei.

Altre "patrie" del ventaglio sono il Giappone e la Cina. Nel Medioevo, nel Paese del Sol Levante, veniva usato dal capo dell'esercito per guidare le truppe. Aperto serviva come segnale di adunanza o come ordine di esecuzione da parte dei soldati, chiuso significava invece sorveglianza e protezione. A partire dal Seicento, dal periodo Edo, il ventaglio divenne un accessorio impiegato nella danza e nelle arti marziali.

Dov'è custodito il ventaglio più antico?

 Risale al VII secolo a.C. il ventaglio custodito, invece, in Cina, dove gli veniva attribuita una valenza divina, perché si credeva che tramite il vento prodotto gli dei potessero muoversi nell'aria e attraversare gli oceani. I primi esemplari erano realizzati con piume e legno di sandalo, per profumare l'aria e tenere lontani gli insetti.  

L'arrivo del ventaglio in Europa

 I commerci coloniali provenienti dal Giappone ne permisero l'approdo nel Vecchio Continente. Artigiani inglesi, italiani e francesi lo trasformarono in un oggetto d'arte, decorandolo come un gioiello e personalizzandolo. Raffinato e lussuoso, durante il Rinascimento Caterina de' Medici lo portò in Francia. Nel corso dell'Ottocento, la produzione su larga scala si sviluppò soprattutto in Spagna.

Il linguaggio segreto del ventaglio

 A questo accessorio veniva anche associato un vero e proprio linguaggio in codice. Tenerlo aperto con entrambe le mani significava "è meglio che mi dimentichi". Coprirsi il volto con il ventaglio, "attenzione, ci stanno guardando". Passarlo sugli occhi stava a significare "mi dispiace". Toccarsi gli occhi con il ventaglio chiuso, invece, "quando posso vederti?". Infine, passarlo da una mano all'altra significava "so che stai guardando un'altra".

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