I look - accuratamente selezionati dallo stesso Giorgio Armani - resteranno esposti fino all'11 gennaio 2026. Raccontano la varietà di temi e codici che rendono inconfondibile il suo lavoro: la rilettura della sartorialità, il senso unico della decorazione, la predilezione per i colori neutri ma mai piatti, l’amore per la ricchezza inaspettata di lavorazioni, trattamenti e ricami, segni di un estro misurato che si rivela poco a poco, e cambia la definizione stessa di sobrietà. I manichini, invisibili, lasciano che i corpi siano solo evocati dagli abiti, in continuità con i progetti espositivi realizzati in precedenza. Il signor Armani "veniva di notte, lui e noi, personale della Pinacoteca, a fare le prove delle luci da puntare sugli abiti. Quando è mancato, abbiamo continuato a venire di notte. Volevamo che tutto fosse perfetto come lo avrebbe voluto lui", ha svelato Chiara Rostagno, Vicedirettrice della Pinacoteca di Brera.