Si stima una spesa media di 200 euro, in linea con lo scorso anno. Il 62% degli italiani pronti ad approfittare. Per i consumatori i consigli di Confcommercio: attenzione ai prezzi iniziali e conservare sempre lo scontrino
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I saldi estivi 2025 prendono il via in gran parte d’Italia sabato 5 luglio, con una durata prevista di 60 giorni che porterà le svendite fino al 3 settembre. Sebbene la gestione del calendario sia demandata alle singole regioni, quest’anno c'è stata una notevole uniformità nelle date di partenza su tutto il territorio nazionale, con solo Trento e Bolzano che posticiperanno la data d'inizio.
"L’invito è a cogliere l’occasione per sostenere il piccolo commercio e le attività che animano i nostri centri urbani", aveva annunciato nei giorni scorsi Alessio Piana, consigliere regionale per lo Sviluppo economico e il Commercio della Regione Liguria, dove i saldi dureranno fino al 18 agosto.
Già addirittura 6 connazionali su 10 hanno pianificato i prossimi acquisti e sono pronti ad approfittare degli sconti. Il budget medio previsto è di circa 218 euro a persona, che scende a 136 euro per chi non lavora. La fascia di spesa più comune è però quella attorno ai 100 euro, scelta da un intervistato su quattro. A dirlo è un sondaggio Confesercenti-Ipsos, che parla di un giro d'affari di circa 3,5 miliardi di euro. Una cifra che sale sensibilmente se consideriamo come, tra offerte anticipate e pre-saldi fuori dalle regole, già 6,5 milioni di persone avrebbero fatto compere usufruendo di sconti. Questo nonostante, secondo quanto stabilito dalle regole regionali sul commercio, resta il divieto per tutte le regioni di effettuare vendite promozionali nei 30 giorni precedenti l’inizio dei saldi, una norma che si applica anche agli outlet e impedisce ogni forma di pubblicità anticipata di condizioni vantaggiose.
Confcommercio, intanto, fornisce alcune raccomandazioni ai consumatori: è fondamentale verificare il prezzo iniziale, controllare la trasparenza delle percentuali di sconto applicate e conservare lo scontrino, indispensabile per eventuali cambi o reclami. "I saldi rappresentano ancora oggi un’importante opportunità per i clienti e un passaggio strategico per il commercio al dettaglio", ricorda Federico Pieragnoli, direttore generale di Confcommercio Livorno.