La classifica stilata dalla Uil misura l'impatto delle tasse su due livelli di reddito, a 20.000 e a 40.000 euro annui, nelle diverse città italiane
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Sono Salerno e Roma le città nelle quali si pagano più addizionali Irpef se si ha un reddito da 40.000 euro, subito seguite da Avellino e Napoli: tutte sopra i 1.400 euro di prelievo. Per i redditi bassi, attorno ai 20.000 euro l'anno, è invece Vibo Valentia a vincere lo scettro del caro addizionali. A fare i conti nelle tasche dei cittadini, misurando il livello dell'Irpef regionale e comunale, è la Uil che ha stilato varie classifiche per regioni e comuni, misurando l'impatto su due livelli di reddito: a 20.000 e a 40.000 euro.
Nella classifica tra grandi città forte il contrasto tra i romani a basso reddito e i milanesi che pagano meno della metà perché non hanno Irpef comunale. Il divario tra le due grandi metropoli rimane ancora altissimo anche a 40.000 euro: ai 1.542 euro versati dai romani si contrappongono i 916 versati da chi abita a Milano.
Considerando tutte le città capoluogo di provincia, per la fascia di reddito pari a 20.000 euro le dieci più onerose sono: Vibo Valentia (686 euro); Salerno (627 euro); Avellino e Napoli (607 euro); Roma (606 euro); Frosinone, Latina e Rieti (586 euro); Viterbo (576 euro) e Perugia (570 euro). Per la fascia di reddito pari a 40.000 mila euro, l'ordine cambia leggermente: Salerno risulta essere la città più onerosa con 1.468 euro seguita da Roma (1.452 euro); Avellino e Napoli (1.428 euro); Frosinone, Latina e Rieti (1.412 euro); Viterbo (1.394 euro); Benevento e Caserta (1.348 euro).
"Ribadiamo che il sistema fiscale del nostro Paese deve essere lo strumento principale per affermare condizioni di equità e di solidarietà necessarie a irrobustire la coesione sociale nazionale", commenta il segretario confederale della Uil, Santo Biondo, aggiungendo che "lo studio abbiamo evidenziato importanti disomogeneità territoriali che, in un quadro di fiscalità nazionale non marcatamente progressivo, rischiano di amplificare le disuguaglianze sociali ed economiche, tra persone, territori e generazioni".
Le addizionali Irpef sono imposte locali che si aggiungono all'Imposta sul reddito delle persone fisiche. Sono suddivise in due componenti: regionale e comunale. La loro funzione è finanziare i servizi pubblici offerti da Regioni e Comuni. L'importo viene calcolato in percentuale sul reddito imponibile, secondo le aliquote stabilite ogni anno dagli enti territoriali. In pratica, chi paga l'Irpef deve versare anche queste addizionali, che variano in base al luogo di residenza e al livello di reddito.