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Marianna Accardo: "Il segreto del successo? Originalità, dedizione e tantissimo impegno"

Marianna Accardo, fondatrice di Bikini Lovers, racconta la sua storia a Tgcom24

Giovanissima imprenditrice, appassionata di moda da sempre, Marianna Accardo ha fondato Bikini Lovers, una linea di costumi da bagno di grande successo e amatissima dalle celebrities

Marianna Accardo, fondatrice di Bikini Lovers

Marianna, siamo nel pieno della stagione estiva: è il momento di parlare di costumi da bagno.
Sono la mia passione. Tra l’altro sono davvero impegnatissima con l’apertura dei negozi monomarca di Bikini Lovers, il mio brand: dopo quello di Roma, è stata la volta di Napoli, Alassio, Milano e Firenze.
 
La moda è sempre stata nel tuo cuore.
Sono sempre stata affascinata dal mondo del fashion, ma non avevo conoscenze dirette in quel settore. Per questo motivo, ho comunque studiato, laureandomi in farmacia. Tuttavia, mentre facevo lo stage, nel  2011 decisi di dare corpo ai miei sogni: i costumi da bagno mi sono sempre piaciuti moltissimo e in fondo sono meno complicati da realizzare rispetto a una collezione di abbigliamento. Iniziai a disegnare i bikini pensati per ragazze come me, della mia età (all’epoca avevo 25 anni) e che fossero una via di mezzo tra quelli più popolari e quelli molto ricercati e costosi: tutti in taglia unica, perfetti per vestire donne giovani dalla 38 alla 42. Li feci realizzare e, non disponendo di una rete distributiva, decisi di venderli online avvalendomi di una piattaforma gratuita facendomi io stessa le foto perché non potevo pagarmi una modella.
 
Fu un successo.
Sì, del tutto inaspettato, anche perché nessuno credeva nella vendita online per costumi da bagno. Quando ho iniziato mentre tutte le persone del settore che conoscevo e che potevano aiutarmi mi chiudevano la porta in faccia, ho potuto contare sul supporto di Stefano, che oggi è mio marito e socio, di Ilaria, una mia amica, che ancora oggi lavora per Bikini Lovers come manager, e della mia famiglia. Mi lanciai e andò bene: la collezione andò a ruba e i bikini furono venduti nel giro di brevissimo tempo. Nel successivo mese di dicembre realizzai una nuova capsule, anche quella andata sold out subito. Per promuovere il mio prodotto all’epoca usavo Facebook e così anche le mie clienti, che magari poi condividevano le foto: avevo creato un rumore social che mi aiutò moltissimo, al punto che mettevo le collezioni in pre-order e le terminavo nel giro di una notte: ci sono persone che hanno aspettato anche due mesi per avere uno dei miei bikini. Nel giro di soli sei mesi ho anche dovuto aprire una srl, perché il giro di affari non mi consentiva di restare in un regime dei minimi: insomma, una nuova azienda e oggi, dopo meno di dieci anni da quel momento, ho potuto vedere lo spot pubblicitario di Bikini Lovers in TV sulle reti Mediaset, aprire cinque negozi monomarca nei centri delle principali città italiane e rivendere in boutique nazionali ed internazionali dove il brand è affiancato a marchi del lusso.
 
Dopo Facebook anche Instagram: i tuoi bikini sono amati anche dalle celeb.
Tra il mix di eventi fortunati c’è stata anche la condivisione di foto da parte di personaggi famosi, penso a Belen Rodriguez, Melissa Satta, Alessia Marcuzzi, che hanno indossato i capi Bikini Lovers e ne hanno condiviso gratuitamente le immagini, contribuendo a far crescere l’interesse nei confronti del brand. Instagram è senza dubbio una vetrina importantissima. Se penso che la prima modella per il mio brand sono stata io e che oggi le testimonial del brand sono modelle di fama internazionale sono veramente molto orgogliosa: vedere i miei bikini indossati da star internazionali come le sorelle Kardashian o Bella Hadid è una enorme soddisfazione.
 
Come nasce un costume da bagno?
Dietro quei piccoli pezzetti di stoffa vi è un grande lavoro e personalmente ho puntato sulle stampe. Ammetto che io stessa, prima di affacciarmi al mondo imprenditoriale, mi chiedevo come mai potessero arrivare a costare anche molto: adesso posso dire che non si può capire effettivamente quanto una serie di processi possano incidere nel prezzo di un costume. Per esempio, io produco tutto in Italia e naturalmente vi sono macchine, personale, affitti, packaging: insomma, un mondo. Quanto ai volumi, inizialmente producevo tre collezioni all’anno in edizioni limitate per garantire esclusività ed evitare che in spiaggia le mie clienti potessero trovarsi ad indossare lo stesso costume.
 
Tu ti occupi di tutto il processo produttivo.
Quando ho cominciato mi sono occupata di tutto, quindi conosco ogni dettaglio dell’attività, dall’ideazione al confezionamento… sono arrivata a fare tra 400 e 500 pacchetti al giorno! Ho sempre avuto le idee chiare e, pur essendo sempre stata molto cauta, sentivo che sarebbe andata bene. Sono grata a tutto il team di persone che lavorano per la mia azienda, poter contare su persone che si dedicano e impegnano come se l’azienda fosse loro mi fa sentire estremamente fortunata. Mi piace comunque avere tutto sotto controllo e anche adesso che abbiamo aperto i negozi monomarca sono presente in ogni aspetto dell’attività, dal layout nel punto vendita alla formazione delle ragazze.
 
Tuttavia, non hai trascurato la famiglia.
In questi anni di sacrifici mi sono dedicata totalmente al lavoro, ma mi sono sposata e ho due splendidi bambini: Carlos, sei anni, e Leonardo, di quattro. Gestire casa e ufficio non è semplice, ma per fortuna le nonne sono presenti e mi hanno dato grande aiuto; è comunque molto dura, i miei bambini sono il mio pensiero costante anche quando sono sommersa dalle cose da fare.
 

Un consiglio alle ragazze che volessero abbracciare un progetto imprenditoriale?
Bisogna dare un’impronta di originalità ed evitare di iniziare copiando gli altri. Inoltre, bisogna avere dedizione, perché nessuno ti aiuta, e credere in sé stessi per realizzare i propri sogni e poi naturalmente tanto, tantissimo impegno e sacrificio: io a 26 anni non andavo in discoteca, ma al lavoro dalle nove del mattino fino alle dieci di sera.
 

Perché Bikini Lovers piace così tanto?
Le ragazze che comprano i nostri costumi non possono più smettere perché fanno un corpo più bello: posso dire che creano dipendenza!

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