Per perdere peso

NEAT: come bruciare calorie anche senza fare sport

L’acronimo indica le attività che attivano la termogenesi senza essere associate all’attività sportiva

13 Mag 2025 - 05:00
 © Istockphoto

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Bruciare calorie senza sfinirsi di allenamenti in palestra, ma semplicemente sfruttando una serie di attività della vita quotidiana, capaci di consumare energia: tutto questo è il NEAT, un acronimo che significa Non-exercise activity thermogenesis, traducibile in italiano come termogenesi da attività non associabile all'esercizio fisico. In parole semplici: si tratta di tutte quelle azioni che comportano del movimento, e quindi un certo dispendio di energia, ma che non sono riconducibili allo sport. Si tratta di azioni anche molto semplici e banali, di cui a volte non siamo neppure consapevoli, come gesticolare mentre parliamo o camminare avanti e indietro durante una conversazione telefonica. Dato che implicano un certo dispendio energetico, possiamo sfruttarle per tenere sotto controllo il peso.

NEAT: CHE COS’È – Tutte le nostre attività comportano un certo consumo di energia, anche quelle che compiamo senza esserne consapevoli, come la respirazione, la digestione, la regolazione della temperatura corporea. Queste funzioni, legate al funzionamento del nostro organismo, appartengono al cosiddetto metabolismo basale: anch’esse “costano” una certa quota di energia, di solito il 60-70% del dispendio energetico totale quotidiano, consumato anche in condizioni di riposo, ad esempio, mentre dormiamo. Il NEAT, invece, raccoglie tutto ciò che facciamo quando svolgiamo attivamente un compito o un’azione, che si tratti di camminare verso l’ufficio, digitare dei dati sulla tastiera di un computer, rassettare la casa o gesticolare facendo il tifo davanti alla tv per la nostra squadra di calcio preferita: insomma, tutto quello che facciamo nella giornata, a parte lo sport, che ci rende vivi, attivi e indipendenti apparitene alla sfera del NEAT e comporta un dispendio energetico, maggiore o minore a seconda di quanto ci muoviamo energicamente, ma che comunque è maggiore di quando non ci immaginiamo, arrivando ad assorbire fino a un ragguardevole 20% del consumo calorico giornaliero. Gli scienziati che si occupano di NEAT possono essere specializzati in diverse aree del sapere, tra cui le scienze motorie, la nutrizione, la medicina dello sport, il metabolismo, la perdita e la gestione del peso. Tutti sono concordi nel sottolineare il fatto che l'attività fisica non sportiva contribuisce in modo importante al dispendio calorico giornaliero e quindi al bilancio energetico generale: aumentare consapevolmente le attività non sportive significa quindi rendere più facile il controllo del peso.

STARE SEDUTI È NOCIVO QUANTO FUMARE – Uno degli scienziati in prima linea nello studio della termogenesi non sportiva è James Levine, dottore di ricerca e autore di diversi articoli scientifici, il quale ha anche coniato il termine NEAT. La sua ricerca ha dimostrato che questo consumo può variare sensibilmente da soggetto a soggetto, a seconda del peso, dell'età e del sesso della persona. Le persone magre, ad esempio, tendono ad avere una NEAT più elevata rispetto alle persone obese anche quando svolgono la stessa quantità di esercizio fisico programmato. Questo avviene per svariate ragioni: le persone obese o sovrappeso tendono infatti a muoversi spontaneamente in misura inferiore alle persone magre perché le attività come camminare o salire le scale a piedi risultano per loro più faticose e meno attraenti. Inoltre, l'obesità può ridurre la sensibilità all'insulina, l’ormone che regola i livelli di zucchero nel sangue, rendendo più difficile per il corpo usare l'energia. Inoltre, l’obesità può compromettere il metabolismo, rendendo più difficile per il corpo bruciare calorie anche durante attività fisica, che si tratti di sport o di attività non strutturate come camminare o stare in piedi. Il nemico numero uno della buona forma è, secondo Levine, lo stare seduti, che lo studioso paragona, quando a effetti nocivi, addirittura al vizio del fumo: il semplice fatto di stare in piedi porta il nostro corpo a consumare il doppio delle calorie rispetto allo stare seduti. Secondo uno studio della National Academy of Sports Medicine, una persona di 68 kg di peso consuma circa 102 calorie all’ora stando seduta alla scrivania; se invece lavorasse stando in piedi, ne consumerebbe circa 174, ovvero 72 calorie all’ora in più. Per questo bisognerebbe, nelle attività sedentarie, utilizzare una scrivania regolabile, in modo da lavorare senza sedersi. Se questo non è possibile, ci si deve per lo meno alzare ogni ora, per sgranchirsi e fare qualche passo avanti e indietro.  

LA NEAT PER PERDERE PESO – Se il nostro obiettivo è perdere peso, aumentare il dispendio energetico attraverso  la termogenesi delle attività non sportive è un’ottima soluzione. Oltre a un regime alimentare ipocalorico che, senza essere troppo spartano, riduca il nostro introito di 300 calorie al giorno, e a un’attività sportiva strutturata che porti a un dispendio di 200 calorie al giorno, sfruttare ogni occasione per muoversi può fare la differenza e aiutarci a perdere peso più in fretta. Ad esempio, una passeggiata di mezz’ora al posto dell’auto per andare in ufficio, oppure salire regolarmente le scale invece di usare l’ascensore, o ancora giocare in modo attivo con i propri figli o trasformare le pulizie di casa in mini-allenamenti mirati può portare a bruciare fino a 500 calorie al giorno in più. In un regime alimentare sano e controllare questo significa arrivare a perdere anche mezzo chilo a settimana in più.

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