Allenarsi anche solo il sabato e la domenica protegge il benessere di cuore e polmoni e aiuta a restare sani
© Istockphoto
Dedicarsi al fitness e all’allenamento solo nel weekend: una volta chi faceva così era chiamato “sportivo delle domenica”, con una vena di sarcasmo neppure troppo sottile. Oggi invece gli atleti del fine settimana sono definiti pomposamente “weekend warriors”, ovvero i “guerrieri del weekend” e la loro consuetudine si sta rivelando di tutto rispetto. Comunque vogliamo chiamarli, la sostanza non cambia: si tratta di persone che conducono una vita per lo più poco attiva durante i giorni lavorativi ma che, nel fine settimana, inforcano scarpe e tuta da ginnastica e fanno sport, anche molto intenso. Spesso raggiungono in quei soli due giorni l’intero obiettivo di 150 minuti di attività fisica settimanale suggerito dall’Organizzazione Mondiale della Sanità per mantenersi in buona salute. E, con una certa sorpresa, la scienza dà loro ragione: anche se l’ideale è mantenere un’attività fisica regolare e costante, anche questo approccio non è scorretto e presenta quasi gli stessi vantaggi.
LA SCIENZA E I “GUERRIERI DEL WEEKEND” - L'espressione "weekend warriors" per indicare gli sportivi della domenica è stata coniata da un gruppo internazionale di ricercatori, tra cui esperti americani, inglesi, brasiliani, cileni, cinesi, svedesi, norvegesi, spagnoli e di altri Paesi ancora, e comparsa sulla rivista accademica "JAMA" (Journal of the American Medical Association). L’espressione si rifà al famoso film del ’79 “I guerrieri della notte” di Walter Hill: come questi mitici personaggi ingaggiavano epiche battaglie nelle notti del Bronx, così i "weekend warriors", ovvero i guerrieri del weekend, si scatenano nello sport e nell'attività fisica solo nel fine settimana. La scienza dimostra che questa consuetudine ha comunque effetti benefici sulla salute e sull'aspettativa di vita: due ricerche in particolare, pubblicate a breve distanza una dall'altra, una sul "Journal of the American Heart Association" dai ricercatori cinesi dell’università di Guangdong, e l’altra su "Nature Scientific Report" dagli studiosi dell’Università di Yangzhou e condotte su quasi 270mila persone, confermano i risultati di lavori precedenti sulla validità di questo approccio all’attività fisica. In effetti, sostengono gli studiosi, non occorre neppure "guerreggiare" più di tanto: la quota di esercizio fisico considerato ottimale è sempre quello indicato dall'OMS: 150 minuti di esercizio moderato o 75 di attività intensa. In pratica: basta una camminata di un'ora e mezzo a passo veloce da ripetere il sabato e la domenica, oppure una corsa di 45 minuti in entrambi i giorni, oppure ancora una pedalata in bicicletta a 15 chilometri all'ora di velocità. Le alternative? Andare a ballare con gli amici, fare un'escursione in montagna o, semplicemente, pulire la casa da cima a fondo e andare a fare la spesa senza utilizzare l'auto. Insomma, qualsiasi movimento vale, purché lo di faccia.
LO SPORT È TUTTA SALUTE - Dato che il lavoro e gli impegni quotidiani possono rendere difficile raggiungere l'obiettivo dei 150 minuti settimanali di attività fisica, fare sport almeno il sabato e la domenica può essere una buona soluzione. Una ricerca australiana, condotta un paio d'anni fa da Emmanuel Stamatakis della University of Sydney e pubblicata sulla rivista Jama Internal Medicine, ha confrontato il rischio di morte dei "guerrieri del weekend" con quello di sedentari, di coloro che fanno sport ma in modo non sufficiente e con gli sportivi regolari. È emerso che, rispetto ali inattivi, chi fa sport in quantità insufficiente presenta comunque un rischio di morte per tutte le cause ridotto del 31%; chi fa sport solo nel weekend o un giorno solo a settimana ha un rischio ridotto del 30%; mentre chi fa sport regolarmente ha un rischio ridotto del 35%. Per quanto riguarda l e malattie cardiovascolari, sempre rispetto a chi non fa alcuna attività, coloro che sono solo parzialmente attivi hanno comunque un rischio ridotto del 37%, i "guerrieri del weekend" del 41% come pure chi fa sport con regolarità. Infine, per i tumori, rispetto ai sedentari si riscontra una riduzione del rischio di morte rispettivamente del 14%, del 18% e del 21%. Insomma, fare un po' di sport, anche solo il sabato e la domenica è una buona soluzione.
LE CAUTELE NECESSARIE – La portata di queste scoperte ha in parte stupito gli stessi studiosi, i quali si aspettavano che l'attività fisica, per dispensare i suoi benefici alla buona salute, dovesse essere praticata in modo regolare. Resta però confermato che lo sforzo fisico concentrato in breve tempo può presentare maggiori rischi per il benessere dei muscoli, i quali sono sollecitati in modo più intenso e spesso in assenza di preparazione adeguata. Secondo alcuni studi, i "weekend warriors" corrono un maggior rischio di infortuni e di lesioni muscolari, anche se i benefici sono comunque superiori ai rischi potenziali. Per limitare al minimo la possibilità di incappare in un infortunio, soprattutto per i “guerrieri” che hanno superato gli “anta” si raccomanda sempre di iniziare ad allenarsi con gradualità, senza strafare. Altrettanto indispensabile è sottoporsi a una visita medica accurata con elettrocardiogramma, per accertarsi di essere in buona salute, come del resto è richiesto per l'iscrizione in qualsiasi palestra. Tra le altre precauzioni, è bene non trascurare un buon riscaldamento prima di cominciare il workout e un po' di stretching alla fine, per allungare i muscoli e decontrarli dopo lo sforzo.
TUTTI I GIORNI È SEMPRE MEGLIO - Essere uno sportivo della domenica è quindi lo stesso che allenarsi tutti i giorni? Non proprio. Gli studi rivelano che chi fa sport tutti i giorni ottiene una migliore perdita di grasso e maggiori vantaggi a per la salute cardiovascolare, accompagnata da maggiore forza fisica, flessibilità e, non ultimo, migliore benessere mentale, I "weekend warriors", invece, per quanto ottengano una efficace riduzione dei grassi, hanno risultati meno validi negli altri vantaggi. L'ideale sarebbe trovare un equilibrio tra i due stili di allenamento, ma se questo proprio non è possibile, resta valida l'indicazione dell'OMS: va bene qualsiasi forma di movimento, qualsiasi attività e nei momenti che preferiamo. Basta muoversi.