Dopo il post di Valeria Campagna anche l’eurodeputata Alessandra Moretti e la deputata democratica Lia Quartapelle hanno rivelato di essere state vittime dello stesso tipo di violenza online
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Quanti gruppi o siti "Mia moglie" ci sono in Rete o sui social? La domanda sorge spontanea dopo la denuncia di Valeria Campagna, consigliera comunale a Latina e vice segretaria dem del Lazio. La donna ha scoperto la pubblicazione non autorizzata di scatti personali, sia in contesti pubblici che privati, accompagnati da commenti sessisti e offensivi sin dal 2024: "Sono schifata, arrabbiata e delusa".
I commenti violenti e sessisti arrivano da tutta Italia, compresa la stessa città d'origine della donna, presa di mira con giudizi offensivi e predatori. Nel suo lungo post Valeria Campagna ha voluto sottolineare come questo non sia un caso isolato, ma un fenomeno che tocca molte donne e che mina il diritto alla libertà e al rispetto: "Io la chiamo col suo nome: cultura dello stupro. Becera, vomitevole, inaccettabile. Una cultura che legittima e giustifica la violenza, che ridicolizza chi denuncia, che colpevolizza le vittime invece di chi agisce. Figlia di una cultura patriarcale che normalizza l’idea che il corpo delle donne sia da possedere".
Valeria Campagna ha scoperto le foto per caso. "Non solo immagini in costume, ma momenti della mia vita pubblica e privata. - ha aggiunto - Sotto, commenti sessisti, volgari, violenti. Alcuni addirittura parlano di me dal vivo. Oggi sono schifata, arrabbiata, delusa. Ma non posso tacere. Perché questa storia non riguarda solo me. Riguarda tutte noi. Riguarda il nostro diritto di essere libere, rispettate, di vivere senza paura".
Nel suo messaggio pubblico, la consigliera ripercorre la vicenda: "Tutto è partito da un post del 2024: Vicesegretaria del Pd Lazio, trovo sia veramente fisicata questa ragazza. Davvero tanta roba. Che ne pensate?. Da lì, per mesi, una discussione aggiornata ogni volta che spuntava una mia nuova foto “interessante”. Non è un caso isolato. Ho trovato un’intera sezione dedicata a me, nella parte sulle donne in politica. Alcuni commenti parlano del mio corpo dal vivo. Significa che sono persone che mi conoscono, che si sentono autorizzati a parlare di me come fossi roba loro".
Anche l’eurodeputata Alessandra Moretti ha rivelato di essere stata vittima dello stesso tipo di violenza online, con foto e trasmissioni televisive usate senza permesso per alimentare una community di commentatori offensivi. Moretti ha presentato denuncia e ha lanciato un appello affinché tutte le donne reagiscano: "La battaglia contro la violenza di genere sia comune alle donne e agli uomini, perché il problema della violenza è dei maschi e noi ne siamo vittime. Vanno chiusi e vietati questo genere di siti che istigano allo stupro e alla violenza. Invito tutte e tutti a denunciare in massa".
"Come molte altre donne, sono stata vittima di abuso online attraverso la pubblicazione non autorizzata su un forum porno. Ho deciso di reagire presentando denuncia, non solo per me ma soprattutto per tutte le altre donne vittime di questa violenza" ha dichiarato in un post sui social la deputata democratica Lia Quartapelle, che si aggiunge alle denunce di Valeria Campagna e Alessandra Moretti.