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Il magico viaggio di Babbo Natale: i numeri di una notte speciale

Come fa Santa Klaus a produrre tanti giocattoli, confezionarli perfettamente e, soprattutto, trasportali in sola una notte con slitta e renne?

Il magico viaggio di Babbo Natale: i numeri di una notte speciale - foto 1
Istockphoto

Babbo Natale è una creatura davvero magica.

Dopo aver letto a tempo di record milioni di letterine, è in grado di fabbricare, confezionare e soprattutto consegnare in una sola notte una quantità incredibile di pacchetti regalo, senza perdere un colpo e senza fare confusione tra i diversi richiedenti: il tutto con una slitta volante, trainata da semplici renne. Come fa? Alzi la mano il genitore che non si mai sentito fare una di queste domande dal proprio figlio, non appena diventa appena più grandicello. La risposta, asciugando di nascosto una goccia di sudore freddo, è sempre la stessa: Babbo Natale è speciale e un po’ magico: ha i suoi misteri e vanno rispettati, altrimenti potrebbe decidere di non fermarsi. Di solito, il rischio di restare senza regali è sufficiente a spegnere nei bambini ogni curiosità, ma a beneficio degli adulti, c’è chi si è divertito a fare i conti sul viaggio di Babbo Natale, scoprendo alcune cose davvero curiose.

LA PRODUZIONE DEI GIOCATTOLI

 Come fa Babbo Natale a costruire i giocattoli chiesti dai bambini di tutto il mondo in meno di un mese? I bambini, infatti, cominciano a scrivere le loro letterine verso l’inizio di dicembre: anche immaginando che Babbo Natale cominci molto per tempo con la produzione di alcuni “pezzi classici” come trenini, bambole e videogiochi, la maggior parte del lavoro deve essere svolto all’ultimo momento. Qui la risposta è facile: gli elfi sono folletti instancabili, che amano il loro lavoro e si divertono a farlo. Non per niente, incontrandoli in uno dei tanti villaggi di Babbo Natale, sono sempre indaffaratissimi, ma sorridenti e canterini. 

I DESTINATARI DEI DONI

 Come fa Babbo Natale a essere sempre informato sulle case in cui c’è un bambino buono in attesa di lui, compresi i cambi di indirizzo, gli spostamenti per le vacanze e i guasti al camino che potrebbero rendere più difficile entrare in casa? Risposta: qui entrano in gioco una schiera di aiutanti e cominciare dall’elfo sulla mensola, l’elfo pupazzo che, appena entrato in una casa e battezzato con un nome, diventa magico e vola tutte le notti al Polo Nord a fare rapporto e poi torna il mattino successivo (a proposito: attenzione a non toccarlo, altrimenti perde i suoi poteri). E poi, chissà: Babbo Natale probabilmente ha imparato a servirsi della tecnologia e sfrutta la rete di satelliti in orbita intorno alla terra, o magari le nostre tracce elettroniche lasciar dai cellulari e dalle nostre ricerche su Google. Una generazione fa aveva come guida solo le lucine degli alberi di Natale allestiti in ogni casa, e anche quelle funzionavano benissimo. 


I REGALI

Il trasporto e la consegna dei regali è il punto più difficile da spiegare. Possiamo immaginare che Babbo Natale sfrutti i vantaggi offerti dalla linea del cambio di data, quella linea immaginaria che passa nei pressi dello stretto di Bering, e cominci le sue consegne viaggiando prima verso Ovest e poi verso Est. In questo modo avrebbe due notti, invece che una soltanto, per consegnare i suoi doni. Ma anche in questo modo, resta il lavoro titanico di portare a destinazione una vera montagna di regali. Calcolando che la popolazione mondiale ha superato gli otto miliardi e immaginando che la famiglia media è composta da quattro persone, Babbo Natale dovrebbe effettuare oltre 10mila consegne al secondo per accontentare tutti. Per fare un confronto, in base a uno studio di qualche anno fa, il servizio postale degli Stati Uniti ne effettua circa la metà (ovvero 5mila al secondo) utilizzando oltre 600mila dipendenti. Inutile quindi lasciare uno spuntino sul tavolo per Santa Klaus e per le renne: difficilmente il poveretto avrà tempo di fermarsi per apprezzare questo gesto così gentile. Un aiuto potrebbe però venire dalla fisica quantistica e dalla teoria della relatività: Albert Einstein ha mostrato che il tempo scorre in modo diverso a seconda dell’accelerazione del sistema di riferimento in cui ci si pone. Forse non sarà proprio il caso di Babbo Natale, ma addentrarsi in una spiegazione scientifica complessa scoraggerà ogni piccolo dall'insistere con le domande e noi saremo salvi, almeno fino a Natale prossimo.

QUANDO ARRIVA BABBO NATALE: LA SLITTA E LE RENNE

 Un altro punto dolente sta nelle dimensioni e nel peso del sacco di Babbo Natale. Immaginando che ogni bimbo riceva almeno un dono del peso di mezzo chilo, il carico della slitta sarebbe di oltre 200mila tonnellate, a cui sommare il peso della slitta e quello, non indifferente, di Babbo Natale stesso. Considerando che una renna terreste riesce a spostare circa 130 chili, la slitta volante avrebbe bisogno, per muoversi nella notte della Vigilia, del traino di qualcosa come 100mila animali. Ma le renne di Babbo Natale sono magiche, si dirà, e in 12 con Rudolf in testa si fa tutto il lavoro.  Di solito questa è la spiegazione che risponde a ogni domanda. Se così non è, forse è arrivato il momento di affrontare con il nostro bambino il tema della realtà di Babbo Natale. Ma, se riusciamo, rimandiamo la questione il più possibile: dopo, la magia del Natale non sarà più la stessa. 

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