Anche la reazione più spontanea, ossia grattare il punto del morso, in realtà peggiora la situazione
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Le zanzare sono le grandi nemiche delle sere d’estate: basta una cena in giardino o una serata sul terrazzo per attirare insetti molesti, capaci di guastare la festa. E se poi lasciamo le finestre aperte e la luce accesa, i voli fastidiosi possono continuare per tutta la notte, impedendo il riposo. Anche utilizzando repellenti, zampironi e candele alla citronella, qualche morsicatura è inevitabile, soprattutto se facciamo parte di quella categoria sfortunata di persone che sembra attirare le zanzare in modo speciale. Che cosa possiamo fare, quando siamo stati pizzicati, per attenuare il prurito e per evitare che si formino antiestetiche cicatrici? E ancora: come ci dobbiamo comportare se l’insetto che ci ha punto non è una comune zanzara e occorre far intervenire un medico?
CHE COSA ACCADE QUANDO UNA ZANZARA CI MORDE – Grattare il punto di morsicatura è la prima reazione che tutti abbiamo, anche gli esperti ci invitano a resistere al prurito e a non farlo. Quando una zanzara ci pizzica, inietta una certa di quantità di saliva nel nostro corpo attraverso una speciale proboscide, la parte del corpo simile a un ago. Quella saliva contiene un anticoagulante che mantiene attivo il flusso sanguigno della "vittima”, in modo che l'insetto possa aspirare una quantità di sangue sufficiente per un pasto abbondante, capace di fornire l'energia che gli servirà a deporre poi le uova. Sarebbe proprio questa saliva a contenere le tossine che rendono i morsi pruriginosi. Il dottor Bobbi Pritt, direttore del Laboratorio di Parassitologia Clinica presso la Mayo Clinic e portavoce del College of American Pathologists, ha affermato che il prurito è legato alla risposta immunitaria della "vittima" alla saliva dell'insetto: dopo la puntura l'organismo rilascia un'ondata di istamine e leucotrieni, particolari molecole coinvolte nelle reazioni infiammatorie e allergiche. La reazione varia da persona a persona e da insetto a insetto, motivo per cui alcuni soggetti producono solo una leggera protuberanza pruriginosa, mentre altri sviluppano gonfiore e dolore anche significativi.
PERCHÉ DOVREMMO EVITARE DI GRATTARE UNA PUNTURA DI INSETTO - Indipendentemente dall’intensità della reazione che abbiamo se veniamo morsi da un insetto, i medici concordano sul fatto che dovremmo evitare di grattare il “pizzico”. Sulla nostra pelle, infatti ci sono molti tipi diversi di batteri, tra cui anche alcuni nocivi, come lo stafilococco e lo streptococco: la maggior parte sono innocui, ma, spiega Pritt, "se abbiamo una ferita aperta, ad esempio se ci grattiamo intensamente, potremmo effettivamente far scivolare i batteri dalla pelle in quella piccola ferita e contrarre un'infezione". In casi rari, ma da non escludere completamente, possono svilupparsi conseguenze anche gravi. Un altro buon motivo per cui è bene evitare di grattarsi è che questa azione può inviare lievi segnali di dolore al cervello, il quale rilascia serotonina e aumentare la sensazione di prurito. A questo punto l'organismo rilascerà più istamina e questo renderà il morso ancora più pruriginoso. Per le stesse ragioni occorre evitare di schiacciare con le unghie o manipolare il punto di morso in qualsiasi modo.
CHE COSA POSSIAMO FARE PER AVERE SOLLIEVO – Un morso di zanzara non trattato in alcun modo di solito smette di dare fastidio nel giro di poco tempo, ma in qualche caso può impiegare fino a una settimana. Ci sono però alcune cose che possiamo fare per trovare sollievo. Innanzi tutto è bene lavare delicatamente la lesione con acqua e sapone: tecnicamente una puntura di zanzara è una piccola ferita, per cui è bene tenere la parte ben pulita per rimuovere i batteri dell’area vicina al morso per prevenire un'infezione. Si può trovare sollievo dal prurito applicando del ghiaccio per circa 10 minuti circa, che con la sua azione può ridurre sia il fastidio, sia l’infiammazione, il dolore e il gonfiore. Il ghiaccio non va applicato direttamente sulla pelle, per evitare ustioni da freddo, ma interponendo un telo pulito. Successivamente possiamo utilizzare una crema antiprurito o antistaminica, che lenirà il fastidio e ci eviterà di graffiare il punto del morso, interrompendo anche il circolo vizioso “gratta e prurito”. Se non abbiamo una crema adatta a disposizione, possiamo crearne una utilizzando un cucchiaio di bicarbonato di sodio mescolato con un po' d'acqua fino a ottenere una pasta densa da applicare sul morso e lasciare in posa per circa 10 minuti prima di risciacquare.
QUANDO È NECESSARIO RICORRERE AL MEDICO – Purtroppo d’estate non circolano solo le zanzare, ma una molteplicità di insetti alcuni dei quali possono lasciare morsi anche molto dolorosi e addirittura pericolosi, tali da richiedere l’intervento del medico. Inoltre, se è vero che la maggior parte delle punture di insetti sono innocue, alcune possono essere pericolose se non trattate adeguatamente, specie se abbiamo un'allergia non diagnosticata a un particolare veleno o se l'insetto è portatore di malattia. Quando veniamo punti occorre prestare attenzione ad alcuni sintomi: se avvertiamo la sensazione che la gola si stia chiudendo, dolore toracico, battito cardiaco accelerato persistente, vertigini e vomito, occorre recarsi d’urgenza al pronto soccorso perché è possibile che stiamo sviluppando una reazione allergica importante o uno shock anafilattico, per il quale dobbiamo essere soccorsi con prontezza. Occorre essere visitati dal medico con una certa urgenza anche se il dolore del morso è intenso e sei compaiono dolore intenso, gonfiore e lividi. Serve il medico anche se il morso o la puntura si sono trasformati in una ferita aperta che fatica a guarire e che può sviluppare un’infezione.
Per evitare queste spiacevoli conseguenze, la prevenzione è sempre la strategia migliore: evitiamo i luoghi particolarmente infestati dagli insetti, utilizziamo un repellente, proteggiamo la casa e gli ambienti in cui soggiornano i bambini piccoli con le zanzariere.