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Pasqua: streghe, falò e campane volanti, tante tradizioni curiose

Oltre a uova e colombe, la festa porta con sé molte usanze che possono sembrare bizzarre

Pasqua: curiosità e usanze dal mondo

Paese che vai, Pasqua che trovi. Come accade spesso con le feste più importanti dell’anno, ogni cultura ha un proprio modo di celebrare la ricorrenza, anche utilizzando simboli diversi. Se in Italia le differenze sono soprattutto di genere gastronomico, in Europa fioriscono usanze molto diverse, nelle quali entrano in campo personaggi che ai nostri occhi possono sembrare decisamente sorprendenti. Scopriamo chi sono e come sono legarti alla festa.

Le radici della festa – Per comprendere la simbologia pasquale occorre conoscere le radici culturali di questa festa che porta con sé l’idea di rinascita e di nuovo inizio. Per chi è cristiano, è la domenica in cui Cristo risorge dalla morte alla vita, mentre per gli Ebrei è il giorno in cui il popolo, finalmente libero dalla schiavitù in terra di Egitto, si incammina verso la Terra Promessa. La notte prima della partenza, concessa dal Faraone dopo la strage dei primogeniti annunciata da Mosé, il popolo ebreo si riunì nelle case dopo aver contrassegnato la porta con il sangue di un agnello o di un capretto, consumati poi per cena. Da qui nasce la tradizione di includere questa carne nel menù pasquale. L’uovo è largamente presente in tutte le tradizioni europee, come segno di inizio di una nuova vita. 

 

Gli alberi di Pasqua – In Germania, in Polonia, e in alcune regioni della Francia, in particolare in Alsazia, c’è la consuetudine di adornare alberi, piante e facciate delle case con composizioni di uova colorate, come si fa per consuetudine con l’abete natalizio. I villaggi fanno a gara per le decorazioni più belle: e anche l’interno delle case si riempie di composizioni bellissime, spesso create dalle mani dei bambini. 

 

La caccia alle uova – Il coniglietto pasquale è un piccolo simpatico personaggio molto amato soprattutto nell’Europa Nord Orientale. Simbolo di fertilità e di buon augurio primaverile, porta doni a tutti i bambini: questi però devono prima dare la caccia alle uova che la bestiolina dispettosa ha disseminato per tutto il giardino.

 

Le streghette svedesi – Un’usanza molto comune in Svezia, ma diffusa in tutta la Scandinavia, è quella delle påskkärring, ossia le streghette di Pasqua. Le bambine, la mattina della festa, si travestono da streghe, con tanto di scopra e lentiggini sulle guance, e vanno di casa in casa in cerca di dolcetti, un po’ come accade a Halloween. L’usanza risale al medioevo, quando si riteneva che nei giorni pasquali le streghe migrassero verso le Montagne Blu, per convegni infernali con il diavolo in persona. Le streghette hanno lo scopo di esorcizzare le paure dei bambini, ma in molti luoghi è ancora viva la tradizione di accendere grandi falò votivi, per tenere lontane queste malefiche figure. 

 

In Russia, il pic nic sulla tomba – Anche se a noi la semplice idea può far rizzare i capelli in testa, in Russia la domenica di Pasqua vige la tradizione di recarsi al cimitero per consumare un pic nic in piena regola sulla tomba del parente più prossimo. Il centro delle celebrazioni pasquali è la cittadina di Sagorsk, a nord della capitale e sede del Pope di Mosca, il più importante di tutta la Russia. La sera si consuma invece un tradizionale banchetto, stavolta in casa e in famiglia, con carne, pesce, funghi e dolci tradizionali. 

 

L’acqua di sorgente – È una tradizione diffusa soprattutto nei Paesi Slavi, Polonia, Ungheria, Repubblica Ceca: qui vige l’usanza per i ragazzi spruzzano con acqua di sorgente le ragazze che passano per strada. La consuetudine risale ad antichi riti legati alla fertilità. 

 

Viva il giallo! – La Danimarca ha scelto questo colore per festeggiare la Pasqua e lo fa con notevole convinzione: per un giorno tutto è decorato di giallo, con uova dipinte, candele, tessuti e rami fioriti. 

 

Le campane volanti – In Francia è consuetudine raccontare ai bambini una leggenda secondo cui, nel giorno del Venerdì Santo, quando le campane vengono legate perché non suonino fino al momento della Resurrezione del Signore, esse in realtà spiccano il volo per dirigersi a Roma: torneranno la mattina di Pasqua e i piccoli sono invitati a scrutare il cielo per avvistare il loro ritorno. Mentre i bambini sono assorbiti dall’osservazione, i genitori hanno il tempo di nascondere le uova di cioccolato che i piccoli saranno invitati a trovare subito dopo. 

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