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Dolci di Pasqua: sulla linea “pesano” di più uova o colomba?

I dessert della tradizione sono molto ricchi di zuccheri e grassi, con un certo impatto sulla bilancia

Le delizie che fanno impazzire il palato... e la bilancia!

Paese che vai, prelibatezza pasquale che trovi. L’Italia delle tradizioni pasticcere sforna in occasione della Pasqua una lunga serie di dolci tradizionali, con ricette diverse da regione a regione e tutte, purtroppo, accomunato dalla generosa presenza di creme, zuccheri e grassi. Questo da un lato genera dolci di irresistibile bontà, dall’altro trasforma i fine pasto e le merende in vere e proprie bombe caloriche. Complice il poco movimento a cui ci costringono le restrizioni anti-pandemia, tutto ciò rischia di trasformarsi in chili di peso, pronti ad annidarsi nei punti critici della nostra figura, che poi ci toccherà smaltire con grande fatica. Per essere almeno consapevoli di quanto ci aspetta, ecco una breve carrellata dei più celebri dolci della tradizione, con il loro apporto calorico approssimativo. 

LE UOVA DI CIOCCOLATO – Non c’è Pasqua senza uovo, almeno per onorare la tradizione. Il cioccolato, lo sappiamo tutti, ha un elevato tasso calorico, qualunque sia la sua varietà: 100 grammi di uovo al fondente contengono oltre 500 calorie; poche di più se il cioccolato è al latte o bianco. Va invece peggio se sono presenti le nocciole, ad esempio nel gianduia o nel nocciolato: in questo caso le calorie superano le 600. Che dire? Assaggiamone un pezzetto e consoliamoci con la sorpresa. 

 

LA COLOMBA – Insieme alle uova di cioccolato è simbolo stesso la festa pasquale. La ricetta contiene uova, burro, zucchero, oltre ad arance candite e mandorle, presenti nell’impasto o nella deliziosa glassa che ricopre il dolce. Il bilancio calorico può superare le 400 calorie per una fetta da 100 gr, e va molto peggio se sono presenti creme, coperture e farciture varie: in questo caso la conta delle calorie può superare le 500. Una prelibatezza che farà le gioie del nostro palato, ma che ci farà litigare con la bilancia, a meno di attenersi a una porzione simbolica. 

 

LA PASTIERA - Non va meglio con la pastiera napoletana, dolce tipico pasquale ma ormai proposto in tutti i mesi dell'anno. Anche qui grassi e zuccheri fanno la parte del leone dato che la ricetta prevede tra gli ingredienti ricotta, grano, pasta frolla, latte, burro, uova, canditi. Tutto questo “costa” oltre 400 calorie per porzione da 100 gr. Anche in questo caso la strategia è limitarsi a una fettina (senza fare il bis).  

 

LA CASSATA SICILIANA – Bellissima da vedere e deliziosa da mangiare, la cassata siciliana è una prelibatezza che racchiude in sé tutto lo spirito della Sicilia, con i suoi profumi, colori, sapori e perfino un tocco di esuberanza e di barocco. Tutto questo, però, può arrivare a “pesare” oltre 500 calorie per 100 grammi di bontà: il dolce è infatti a base di pan di spagna, marzapane e glassa di zucchero, oltre ad essere decorata con frutta candita ed elementi di zucchero. 

 

LA PASTA DI MANDORLE E il MARZAPANE – Anche questa delizia arriva dalla Sicilia e dal Sud Italia in generale: a Pasqua viene spesso proposto sotto forma di piccole figure che rappresentano agnellini o coniglietti.  Il marzapane è una pasta dolce a base di zucchero, farina di mandorle e albume d’uovo. Cento grammi di questa delizia apportano 450 calorie: per fortuna, il sapore intensamente dolce soddisfa il palato anche in piccole quantità e ci rende felici con un piccolo assaggio. 

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