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Tintarella: al mare o in montagna prendi il sole in sicurezza

Prendere il sole è piacevole e lʼabbronzatura ci regala un aspetto più salutare, ma occorre proteggersi per evitare seri danni cutanei

Tintarella: al mare o in montagna prendi il sole in sicurezza - foto 1
istockphoto

Ormai lo sappiamo tutti: una esposizione al sole eccessiva e senza protezione può essere estremamente pericolosa.

Secondo le statistiche, i tumori cutanei sono in continuo aumento. Anche se non ce ne accorgiamo, rimanere al sole troppo tempo e senza le adeguate precauzioni, può causare patologie molto gravi. Ecco quel che occorre sapere per evitare di far danni.

Pro e contro: prendere il sole può essere salutare, ma anche pericoloso, quindi la parola d'ordine è equilibrio. Il sole fa bene alle ossa perché aiuta la sintesi della vitamina D, giova all'umore e regala un colorito sano. D'altra parte, occorre ricordare che l'invecchiamento cutaneo e i tumori della pelle sono legati a un'esposizione senza precauzioni. Est modus in rebus, ovvero esiste una misura in ogni cosa, diceva il poeta latino Orazio... e aveva ragione!

Sempre più frequenti: i tumori della pelle sono sempre più frequenti, soprattutto tra la popolazione maschile: i melanomi sono i maggiori responsabili della mortalità tra i tumori cutanei, rappresentando la seconda causa di morte nei soggetti tra i 30 e i 40 anni. Secondo l'Organizzazione Mondiale della Sanità, infatti, ogni anno nel mondo si registrano 232.000 nuovi casi di melanoma e tra le cause principali prevale proprio l'esposizione scorretta ai raggi UV, sempre più aggressivi.

Attenzione ai piccoli: le scottature da sole e l'eccessiva esposizione ai raggi UV sono le principali cause dell'insorgenza di patologie cutanee. Spesso sottovalutiamo anche l'impatto che il sole può avere sui più piccoli, magari nel passeggino mentre facciamo la spesa sostando tra una bancarella e l'altra. La regola, oltre che l'indicazione della Comunità Europea, è di utilizzare creme e filtri solari in tutte le stagioni dell'anno. Ognuno di noi, fin da piccolo, ha la pelle costellata di nei che nella maggioranza dei casi non rappresentano un pericolo per la salute, ma se non si osservano semplici regole, questi possono trasformarsi in veri e propri tumori. "I nei sono formazioni di per sé benigne, ma vanno tenuti sempre sotto controllo e protetti anche nell'esposizione al sole”, commenta il professor Marco Alloisio, presidente di Lilt (Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori) di Milano.

Mai senza protezione: nonostante i numeri siano allarmanti, la strada verso la prevenzione è ancora in salita. Secondo gli ultimi dati disponibili solo 1 italiano su 2 si protegge quando è in spiaggia; e tra essi solo il 42% sceglie un fattore protettivo alto (50 SPF) mentre quasi il 70% continua imperterrito ad esporsi al sole nelle ore più calde. In tema di prevenzione, anche in questo caso, le donne sono le più virtuose, spinte forse dal tema del precoce invecchiamento cellulare e della prevenzione delle rughe: la grande maggioranza utilizza sempre la crema solare, mentre gli uomini sono decisamente meno attenti, visto che meno della metà di loro si ricorda di applicarla.

Stessa spiaggia, stessa protezione? come detto, la prima e più semplice misura per la prevenzione dei tumori cutanei, compreso il melanoma, è la protezione della pelle dal sole. In particolare, i soggetti con la pelle chiara dovrebbero adoperare uno stile di vita che minimizzi l'esposizione totale al sole, soprattutto durante l'infanzia e/o l'adolescenza. Ecco cosa suggerisce il dipartimento di Oncologia Medica - Melanoma del San Raffaele di Milano: oltre alle creme a protezione solare, debbono essere associate altre misure di base, quali evitare l'esposizione al sole durante le ore centrali della giornata (11-15), un'adeguata protezione (soprattutto per i soggetti con pelle chiara), l'uso di protezioni che coprano adeguatamente il capo, il collo e il dorso come cappelli e magliette oppure la ricerca dell'ombra sotto ombrelloni, alberi o edifici, e in ultimo anche l'uso degli occhiali da sole. Da dimenticare assolutamente i trattamenti di abbronzatura artificiale, ormai banditi in molti paesi stranieri e vietati sotto i 18 anni.

L'importanza dell'alimentazione: per preparare la pelle all'esposizione l'alimentazione gioca un ruolo fondamentale: bisogna mangiare una giusta quantità di frutta e di verdura ogni giorno e bere molta acqua. Per favorire l'abbronzatura, è possibile fare una bella scorta di betacarotene e licopene, sostanze che stimolano in maniera naturale la produzione di melanina, anche a tavola: sì a carote, peperoni e soprattutto ai pomodori, che sono ricchi di licopene e sono magnifici antiossidanti. Andando verso i mesi più caldi, aggiungiamo albicocche, susine, melone, pesche e cocomero: buoni e preziosi, mai rimanere senza.