Protezioni per la pelle

Creme solari: sono meglio i filtri minerali o quelli sintetici?

Per individuare il cosmetico più adatto a noi non basta scegliere il fattore di protezione

06 Giu 2025 - 05:00
 © Istockphoto

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L’estate è alle porte e le creme solari stanno per trasformarsi nelle nostre compagne quotidiane di tintarella: se già non ne facciamo uso anche in città, le prime esposizioni ai raggi solari le rendono indispensabili, per evitare antiestetiche e dolorose scottature. Se fino a questo momento ci siamo preoccupate semplicemente di individuare il fattore di protezione più adatto al nostro fototipo, è venuto il momento di affrontare un altro tema: alcuni cosmetici contengono filtri sintetici, altri filtri minerali. Che differenza c’è tra i due e quali è meglio scegliere?

FILTRO SOLARE E FATTORE DI PROTEZIONE – Quando acquistiamo una crema solare, la nostra attenzione è catturata subito da un numero indicato in grande e con chiarezza sulla confezione (di solito 20, 30, 50 o 50+). Questa cifra indica il fattore di protezione solare (SPF o Sun Protection Factor) ed esprime l’intervallo di tempo in cui il filtro ci proteggerà dai raggi nocivi. Più è alto il numero, quindi, più a lungo durerà la protezione. Il fattore di protezione esprime dunque la quantità di tempo che impiegheremmo a scottarci rispetto a quanto accadrebbe senza alcun filtro: ad esempio, se la nostra pelle, senza applicare alcuna crema, riesce a sopportare senza arrossarsi un'esposizione di dieci minuti, con una crema a fattore 10 resisterà per 10 minuti moltiplicati per 10, ossia per 100 minuti. Il filtro solare è invece il mezzo attraverso il quale la crema esercita la sua funzione protettiva e può essere di due tipi: minerale (o fisico) oppure sintetico, o chimico. I filtri fisici sono ottenuti dalla frammentazione di minerali naturali e agiscono sulla pelle come una barriera riflettente, schermando i raggi nocivi prima che la raggiungano.  I filtri sintetici, invece, sono sostanze che, grazie a una reazione chimica, scompongono le radiazioni del sole, le inattivano, trattengono l’energia e la rilasciano in parte sotto forma di calore.

FILTRI CHIMICI O MINERALI: QUALE SCEGLIERE - Tutti i filtri presenti nei cosmetici in vendita sono sicuri e clinicamente testati, sia per quanto riguarda i loro effetti sulla pelle e sulla salute, sia per quanto concerne la loro efficacia nel proteggerci dai raggi solari. Possiamo quindi utilizzare entrambi con la massima tranquillità. Non è neppure possibile dire che uno sia meglio dell’altro, se non in base a una preferenza personale di texture e di sensazione che proviamo applicando il prodotto. Se l’idea di spalmarci addosso una sostanza sintetica suscita una certa riluttanza, dobbiamo ricordare che qualsiasi cosmetico, a parte l’acqua, è una sostanza chimica. Vediamo quali sono le caratteristiche degli uni e degli altri, per orientare la nostra scelta.

- I filtri fisici - Esistono solo due ingredienti di filtri solari minerali autorizzati nelle formule cosmetiche: il biossido di titanio e l'ossido di zinco. Queste sostanze agiscono sugli strati più superficiali della pelle e il loro compito è quello di riflettere e, in misura minore, deviare e disperdere i raggi solari dannosi fungendo da barriera fisica. Iniziano ad agire subito dopo l’applicazione, anche se la loro piena efficacia richiede che siano ben assorbiti, anche se non penetrano oltre gli strati superficiali della pelle. Potrebbero lasciare un alone bianco, più evidente specialmente sulle tonalità di pelle più scure e, proprio per il modo in cui agiscono, potrebbe essere necessario applicarli con più attenzione e in maggiore quantità.

- I filtri sintetici - Sono oltre una trentina le sostanze sintetiche che possono essere incluse nelle protezioni solari, tra cui ad esempio, ossibenzone, ottinoxato, ottisalato e avobenzone. Questi ingredienti vengono assorbiti dalla pelle più in profondità rispetto ai filtri minerali, dove agiscono inattivando i raggi dannosi grazie a una reazione chimica. Di solito impiegano dai venti ai trenta minuti per attivarsi: per questo è utile applicare la crema un po' prima di esporsi al sole. Generalmente si trovano in prodotti con una texture più leggera e spesso sono scelti per realizzare formule waterproof, perché non assumono un aspetto lattiginoso in seguito alla sudorazione o al contatto con l’acqua.

COSE DA SAPERE SUI COSMETICI SOLARI – Qualsiasi sia la nostra scelta, ricordiamo che applicare un cosmetico protettivo prima di esporsi al sole è assolutamente indispensabile, qualsiasi sia la nostra carnagione, da quella più chiara alla più olivastra. Nessuna crema solare, inoltre, può garantire una protezione al 100 per 100: per questo occorre moderare i tempi del bagno di sole, evitando le ore più calde della giornata. In caso di arrossamento, è opportuno proteggersi utilizzando, oltre alla crema, anche indumenti che riparino le zone a rischio, ad esempio magliette con le maniche lunghe e cappelli con visiera. I bambini molto piccoli non dovrebbero essere mai esposti ai raggi solari diretti e frequentare la spiaggia solo nelle prime ore del mattino e verso sera, indossando creme a schermo totale, cappellini e vestitini. Non dimentichiamo poi, a tutte le età, di proteggere gli occhi con lenti scure e filtranti di ottima qualità. Qualsiasi sia il filtro solare prescelto, ricordiamoci di applicarlo più volte durante la giornata, soprattutto dopo aver fatto il bagno o aver sudato.

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